Siracusa. Il giallo delle schede sparite dal Tribunale, il dipendente respinge ogni sospetto
Mentre i deputati regionali siracusani si accapigliano su temi vari (in carica o decaduti? elezioni suppletive si o no?) in città procedono con riserbo le indagini sul caso delle schede sparite dal tribunale.
In attesa di eventuali avvisi di conclusione delle indagini, pare che le attenzioni degli inquirenti si siano concentrate su di un uomo. Dipendente di Palazzo di Giustizia, poco meno di sessant’anni, molti di questi trascorsi proprio nei corridoi dell’archivio del tribunale di cui – di fatto – avrebbe svolto funzioni di responsabile, ma senza un preciso incarico.
L’interrogatorio sarebbe avvenuto tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio. Davanti agli uomini di Polizia Giudiziaria, delegati dal pm, l’uomo si sarebbe dichiarato estraneo ad ogni accusa. Pare abbia ammesso di aver commesso una leggerezza: “ho buttato le schede perchè erano rovinate”, avrebbe spiegato nei novanta minuti circa di colloquio con gli inquirenti.
L’uomo si sarebbe anche difeso asserendo che se avesse davvero voluto distruggere “tutte le prove” non avrebbe lasciato verbali consultabili. Sarebbero, poi, emerse prove documentali che attesterebbero un intervento di spurgo collegabile a quella perdita che sarebbe alla base della “sparizione” delle schede. Tutti elementi al vaglio della Procura che sui fatti in questione sta muovendosi con grande attenzione.