Storie & Scoperte dall'antichità. Il siracusano Kleomenes e l'invenzione della pubblicità
Si potrebbe definire la prima pubblicità dell’antichità. Ed è un piccolo grande segreto sotto gli occhi di tutti. Basta fare una passeggiata nel cuore di Ortigia e, precisamente, in via dell’Apollonion: la stradina che si apre da largo XXV Luglio, adiacente la chiesetta di San Paolo.
Siamo davanti ai resti del Tempio di Apollo che è il più antico edificio templare interamente costruito in pietra di tutto l’Occidente greco. Ma questo imponente monumento, di cui oggi restano le grandi colonne e il pavimento su cui si ergeva maestoso, nasconde appunto un’altra curiosità. Basta guardare bene la scalinata di accesso al Tempio, che era sul lato opposto a quella che vediamo da Largo XXV Luglio, per notare una iscrizione greca che corre lungo lo scalino e nella quale si legge che “Kleomenes, figlio di Knidiedas, dedicò al Apollo il tempo e innalzò i colonnati, opere belle”.
Un’epigrafe che ha scatenato gli storici sin dalla sua scoperta e che oggi svela una interessante lettura: Kleomenes, infatti, non fu l’architetto che realizzò il tempio dedicandolo al dio Apollo, bensì il committente che pagò l’opera. Dunque un imprenditore che si fece pubblicità firmando la sua stessa opera pubblica.
Isabella Di Bartolo