Siracusa. Tari, 11 milioni e mezzo di credito. Task force del Comune per far pagare le tasse
Un credito di 11,5 milioni di euro circa. Lo vanta il Comune di Siracusa nei confronti dei cittadini che si sono visti recapitare le bollette Tari. C’è tempo fino a dicembre per incassare il dovuto, prima che si possa parlare di evasione. E proprio sul fronte della lotta all’evasione arrivano le principali novità del settore fiscalità locale.
La prima è la costituzione di una task force dedicata esclusivamente all’accertamento dell’evaso ed alla riscossione dei tributi, attraverso gli incisivi strumenti messi a disposizione dal programma Riscontro. Come primo risultato, l’incremento dell’azione di verifica ed accertamento. Per l’Imu (dal 2014 al 2017), ad esempio, è superiore al 61% rispetto al volume della stessa attività a luglio dello scorso anno. Quanto alla Tari, incrementato del 30% il numero di accertamenti per evasione totale e/o elusione della tassa. Su 56 mila 177 contribuenti, il dovuto sarebbe pari a 25 milioni 718 mila euro. Il bollettato ammonta a 19 milioni e 700 mila euro. L’incassato, a 8 milioni 115 mila euro, pari, quindi, al 41, 19 per cento.
Ma dalla imposta di soggiorno alla pubblicità, passando per il suolo pubblico, il Comune accelera su accertamenti e riscossione. Pagare le tasse per garantire più servizi e maggiore qualità della vita e per provare negli anni a diminuire il pesantissimo carico fiscale sugli onesti. Questa la linea del Comune di Siracusa: dalla tolleranza, al pugno duro. Impopolare ma necessario. E’ sul tema delle entrate che si gioca gran parte della delicatissima partita dissesto-non dissesto.