Ginnastica artistica, un anno di successi per l'Asd Artistica Aretusea

Una società giovanissima ma che si è già affermata come realtà concreta e in continua escalation sportiva. L’Asd Artistica Aretusea ha concluso una stagione ricca di successi e risultati sportivi di rilievo. Le ginnaste siracusane si sono distinte, anche conquistando diversi podi, in ambito regionale e nazionale. Il momento conclusivo è stato uno spettacolo che ha visto protagoniste 140 ginnaste, dai 4 ai 15 anni di età, e più di mille spettatori in una nota location di contrada Isola. Da un lato il palco, dall’altra una scenografia naturale straordinaria, con il Porto Grande ed Ortigia sullo sfondo. Così, su un palco di 120mq, si sono esibite tutte le allieve.
“ Tu chiamale se vuoi… emozioni”, il titolo dello spettacolo allestito, tributo ad uno dei più grandi cantautori italiani, Lucio Battisti. Voce narrante, musiche, scenografie e coreografie hanno creato un’atmosfera coinvolgente.
Le insegnanti, Ilenia Pellegrino, Tina Scarso, Emilie Tabacco, Magdalena Villareal, Carla De Caro, Martina Cantone,con la partecipazione della coreografa Cristiana Fontana, hanno dato spazio alle principali emozioni che albergano, spesso contrastanti, nel profondo dell’essere umano, con confini, a volte, davvero sottili tra l’una e l’altra. Sono stati così rappresentati: rabbia e coraggio, tristezza e felicità, ansia e sicurezza, il piacere e il disgusto e infine l’odio, poi sopraffatto dall’amore . “Uno spettacolo nello spettacolo- commentano Ilenia Pellegrino e Tina Scarso- che siamo sicuri abbia dato spunti di riflessione, non solo al pubblico ma anche alle nostre ginnaste.

La nostra è una disciplina fatta di emozioni contrastanti. Non sempre, si gioisce, seppur dopo allenamenti estenuanti. Talvolta i risultati stentano ad arrivare cosi’, inevitabilmente, la rabbia, l’ansia, la tristezza diventano travolgenti. Fondamentale è il ruolo di noi istruttrici: fare in modo che il coraggio la sicurezza prendano il sopravvento perché “se non riesci oggi, riuscirai domani! Ciò che conta è rialzarsi sempre”.