Operazione Alcatraz, spaccio di droga nel carcere di Augusta: arrestate 11 persone

Come il noto penitenziario americano, è stata ribattezzata Alcatraz l’operazione della Dda di Catania che ha sgominato un’organizzazione dedita al traffico di hashish all’interno del carcere di Augusta. Undici persone sono state arrestate, nove in carcere mentre per due degli indagati sono stati disposti i domiciliari.
La droga – e in alcuni casi anche dei telefonini – entravano nell’istituto di pena insieme a detenuti al rientro da permessi premio, oppure nascosti in involucri di patatine da persone in visita dall’esterno. Ma i sistemi erano vai, anche pannolini per bambini o brick di succhi di frutta lasciati in appositi cestini dei rifiuti da dove venivano recuperati da chi sapeva cosa fare.
L’indagine hanno preso le mosse dalle dichiarazioni di alcuni detenuti che hanno permesso, attraverso una serie di accertamenti e servizi di controllo, di risalire e ricostruire l’organizzazione ed il traffico di droga in carcere. Un’attività tecnica condatta dal Gico del nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Catania e dal nucleo Investigativo regionale di Palermo della Polizia penitenziaria.
Sono stati arrestati e condotti in carcere il 39enne Ignazio Ferrante, Michele Ferrante (60), Andrea Marino (46), Domenico Misia (36), Giuseppe Misia (25), Angela Palazzotto (48), Valentina Romito (32), Andrea Scafidi (32) e Carmelo Valentino (52). Disposti invece i domiciliari per Giuseppe Arduo (26 anni) e Clotilde Maranzano (61) anni. Il provvedimento restrittivo è stato eseguito tra Sicilia, Calabria e Friuli Venezia Giulia.
Secondo le risultanze d’indagine, a capo dell’organizzazione vi sarebbero stati i detenuti Andrea Marino e Ignazio Ferrante. Per l’accusa, il primo “avrebbe impartito dal carcere direttive” a complici all’esterno su “quantitativi, tipologia, prezzi e modalità di pagamento della droga, coordinando le successive fasi di introduzione clandestina e cessione ad altri detenuti”. Il secondo, si legge nelle carte dell’inchiesta, “avrebbe curato l’approvvigionamento, il confezionamento, il trasporto e l’ingresso dello stupefacente” nella struttura carceraria, coadiuvato da sei complici. Ferrante, secondo l’indagine, avrebbe così “sfruttato” la sua mansione di addetto alle pulizie per recuperare, con vari stratagemmi, droga e telefonini dai rifiuti.
Il traffico di droga all’interno del carcere di Augusta era fiorente. Il prezzo di un panetto di hashish, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, si attestava tra i 1.500 e i 2.000 euro. Per il pagamento, si sarebbe fatto ricorso a carte prepagate nella disponibilità di complici all’esterno, in particolare la madre e la compagnia di Ferrante e la compagna di Marino. Le tre donne si sarebbero quindi occupate della “contabilità” dell’organizzazione.
Durante le indagini, per tre persone è scattato l’arresto in flagranza per spaccio. Sono stati sequestrati, in diversi momenti, 15 panetti di hashish e diversi telefoni cellulari.
L’attività criminale veniva gestita anche attraverso i cellulari introdotti in carcere. Dotati di sim intestate a persone inesistenti, erano – secondo la Dda – “strumento fondamentale per le quotidiane comunicazioni con l’esterno”.




Inaugurato il nuovo mercato ittico di Siracusa, adesso al lavoro per la gestione

Inaugurazione molto partecipata, questa mattina, del nuovo mercato ittico di Siracusa. Ad affollare la struttura, riaperta dopo 20 anni e che svolgeva un ruolo economico importante per la città, erano soprattutto i rappresentanti delle associazioni che operano nel mondo della pesca e che vedono così finalmente soddisfatta una loro richiesta.
​Il compito di tagliare il nastro è toccato al sindaco Francesco Italia. Accanto a lui, il vice sindaco Edy Bandiera: fu lui, ha sottolineato il sindaco, «a fare in modo che fosse assegnato il finanziamento quando era assessore regionale ed è toccato a lui, nella veste di assessore comunale alle Attività produttive, seguire il completamento dei lavori e riconsegnare oggi il mercato ittico a Siracusa». Presenti, inoltre, il presidente del consiglio comunale, Alessandro Di Mauro, l’assessore regionale all’Agricoltura e pesca, Salvatore Barbagallo, il dirigente generale del Dipartimento regionale pesca mediterranea, Alberto Pulizzi, il deputato nazionale Luca Cannata, assessori, consiglieri comunali e rappresenti delle forze dell’ordine. La benedizione è stata impartita da padre Massimo Di Natale, parroco del vicino Pantheon.
​Si tratta di un mercato di moderna concezione, pensato per operare di giorno e di notte senza pause ed attrezzato anche per l’asta telematica del pescato e per la lavorazione e la vendita dei prodotti trasformati. Si estende su un’area di 1.500 metri quadrati più altri 600 all’esterno. La gestione sarà affidata a un soggetto terzo con bando pubblico, così come previsto dal Documento unico di programmazione.
​«Non c’era momento più propizio – ha detto il sindaco Italia – che tenere questa inaugurazione in coincidenza del G7 Agricoltura e Pesca. L’attesa per questa struttura è testimoniata dalle presenze di oggi e fa molto piacere vedere tantissimi operatori locali del settore perché il nostro augurio è che la gestione resti a Siracusa. Per tale ragione, li abbiamo invitati a fare squadra, a mettersi insieme unendo forze e competenze così che il loro progetto possa essere vincente e sostenibile».
​Il vice sindaco Bandoera vede nel mercato ittico un’opportunità per l’economia siracusana. «Questo luogo – ha affermato – al di là degli aspetti storici e culturali, è soprattutto un’infrastruttura strategica per la nostra marineria e per tutto il settore. Per 20 anni i nostri pescatori sono stati costretti a recarsi altrove con danni anche economici. Questo, invece, è un mercato moderno, che consentirà, con l’asta telematica, di proiettare il nostro pescato nei mercati di tutta Italia. È facile pensare che ci saranno acquirenti disposti a pagare prezzi più alti, perché il nostro è un pesce qualità, e che così il faticoso lavoro dei pescatori potrà essere meglio remunerato. Un immobile – ha concluso Bandiera – che qualche anno fa ha rischiato di essere oggetto di speculazione oggi torna ad essere produttivo».
​Il nuovo mercato ittico di Siracusa è stato finanziato per poco meno di tre milioni di euro dalla Regione Siciliana con fondi Feamp dell’Unione Europea. Di questi, 1,7 milioni sono stati spesi per un profondo restauro edilizio, 750 mila circa il costo dell’impiantistica. La struttura è stata interamente cablata, dotata di un sistema di videosorveglianza e di un fotovoltaico da 50 chilowatt. Particolare attenzione, hanno detto i tecnici, è stata posta all’impianto antincendio.
​Il mercato è dotato di 6 celle frigorifere, diverse per dimensioni e per capacita di raffreddamento, di carrelli, banconi e attrezzature, funzionali alle diverse attività che vi saranno svolte, e può produrre fino a 2 tonnellate al giorno di ghiaccio. La lavorazione, la trasformazione e la commercializzazione del pesce saranno effettuate ciascuna in vani dedicati e già attrezzati. La vendita del pescato, oltre che all’ingrosso e al dettaglio, avverrà tramite aste telematiche. Per garantire questa possibilità, oltre alle dotazioni tecniche, è già disponibile un sito Internet che sarà riempito di contenuti dal futuro gestore.
​Il mercato ittico potrà restare aperto 24 ore su 24. La vendita all’ingrosso si svolgerà fino alle 7, poi si passerà a quella al dettaglio e al commercio dei prodotti gastronomici e lavorati. Inoltre i progettisti hanno previsto la possibilità di somministrare cibi preparati a base di pesce. Per questo c’è una zona bar e cucina e spazi che possono essere utilizzati per la consumazione dei piatti: una terrazza e un’area esterna su via del Porto Grande con impianti idrico ed elettrico.
​Gli uffici stanno perfezionando il bando per la gestione che, dopo i necessari passaggi amministrativi, sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea.
Foto di Michele Pantano




Expo 2024, l’Università “Kore” ai microfoni di Siracusanews e FMITALIA: due nuovi corsi di laurea in arrivo a Siracusa

La sesta giornata di Expo2024 si è aperta con l’intervista dei professori Paolo Scollo del Dipartimento di Medicina e Chirurgia, e di Dario Ticali del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Enna “Kore”.
Intervistati da Mimmo Contestabile e Ottavio Gintoli, i docenti hanno parlato di innovazione e tecnologie, e del ruolo che le Università oggi ricoprono non solo come poli di istruzione ma come veri e propri motori di ricerca e sviluppo. Nello specifico, hanno illustrato la visione strategica e le ambizioni dell’ateneo ennese, con un focus sui progetti di ricerca nel settore della medicina e dell’ingegneria.
Un’importante novità per il nuovo anno accademico, così come annunciato nel corso della diretta ai microfoni di Siracusanews ed FMITALIA, è l’avvio di due corsi di laurea nella sede di Siracusa: Scienze della formazione primaria e Tecnologie per il costruito e la sostenibilità ambientale, le cui lezioni si terranno a Palazzo Pupillo, in Piazza Archimede, nel cuore di Ortigia.
Un segnale che testimonia il dinamismo e la capacità della Kore di adattarsi a un panorama in continua trasformazione e di rispondere concretamente alle esigenze del territorio così come alle sfide del futuro.




Expo Divinazione, “oltre centomila visitatori”. Allo studio un appuntamento biennale

“In questi primi giorni dell’Expo legata al G7 Agricoltura di Siracusa, più di centomila persone hanno visitato gli stand delle imprese, dell’università, delle scuole e dei centri di ricerca presenti sull’isola di Ortigia. Questo è il primo G7 dell’agricoltura che vede la partecipazione dei giovani dai Paesi membri per discutere delle criticità future legate all’agricoltura e alla pesca”. Così il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervistato questa mattina ad Agorà, trasmissione Rai.
Il buon riscontro ottenuto anche da parte delle organizzazioni di categoria e dagli espositori presenti a Siracusa, hanno convinto il Ministero a studiare la possibilità di trasformare Divinazione in un appuntamento stabile, con cadenza biennale, sempre a Siracusa e sempre dedicato al mondo dell’agricoltura nazionale.
Sono oltre 280 gli spazi espositivi diffusi su tutto il centro storico, con circa 600 operatori coinvolti. Ogni giorno convegni ed appuntamenti dedicati alle eccellenze del Made in Italy, alle produzione ed alle nuove tecnologie.
Oggi intanto via al G7 Agricoltura con il Forum Africa. “E anche in questo caso si tratta di una novità. È fondamentale – ha detto Lollobrigida su Agorà – collaborare per garantire la sicurezza alimentare e dare ai paesi africani l’opportunità di raggiungere l’autosufficienza alimentare. Le nostre imprese, inoltre, possono aprire nuovi mercati e creare opportunità. Questo G7 è diverso: è un luogo aperto, dove discutere insieme e raggiungere obiettivi concreti”.




Siracusa in clima G7, nuova mobilità in Ortigia: Ztl stringente e stretta sulla sosta

Entrano in vigore quest’oggi nuove misure per la mobilità in Ortigia, il centro storico di Siracusa. Si alzano i livelli di sicurezza per l’avvio del G7 Agricoltura e, di conseguenza, diventa zona rossa l’area attorno al Castello Maniace. Altre novità riguardano l’estensione della ztl e gli spazi di sosta. Vediamo il dettaglio.
La Ztl in Ortigia sarà in vigore dalle 9,30 alle 6,30 del giorno successivo. Dunque potranno accedere in quelle ore solo i residenti e gli autorizzati.
Dalle ore 7 di oggi 26 settembre e fino alle ore 24 del 28 settembre 2024, è disposta l’istituzione del divieto di transito veicolare nelle vie: Riva della Posta, Via del Forte Casanova e Via E. Giaracà, nel tratto interposto tra via Trieste e Riva della Posta. In via Trieste senso unico di marcia con direzione piazza Pancali. Torna aperto alla circolazione veicolare il tratto di via Trento tra piazza Pancali e via Lanza e il tratto di piazza Pancali tra via Trieste e via Trento.
I veicoli in uscita da Ortigia dovranno effettuare il seguente percorso: Riva N. Sauro, Via Trieste, Piazza Pancali, Ponte Umbertino.
I veicoli in entrata verso Ortigia dovranno percorrere: Ponte Umbertino, Piazza Pancali, Via Trento.
Attenzione però, dal 26 al 29 settembre, dalle ore 14 alle ore 2 del giorno successivo, il Ponte Umbertino sarà chiuso al traffico in entrata verso Ortigia. I veicoli in transito su Riva della Darsena, giunti in corrispondenza dell’intersezione con il Ponte Umbertino, avranno l’obbligo di svoltare a sinistra per corso Umberto o proseguire dritto per via Luigi Greco Cassia.
Sempre dalle 7 di oggi e fino alle ore 2 del 30 settembre, sarà chiusa al traffico la via Castello Maniace, fatta eccezione per il trasporto pubblico urbano che non effettuerà la fermata di piazza Federico di Svevia.
Dunque, in via Santa Teresa, sarà in vigore l’inversione del senso unico di marcia con direzione Lungomare d’Ortigia. I veicoli in transito su via Castello Maniace, giunti in corrispondenza di via Santa Teresa, avranno l’obbligo di svoltare a sinistra per quest’ultima. I veicoli in transito su via San Martino, giunti all’incrocio con via Santa Teresa, avranno l’obbligo di svoltare a sinistra e dirigersi verso il lungomare.
Infine, dalle ore 14 del 26 settembre alle ore 2 del 30 settembre 2024, sarà vietata la sosta nell’area in cui insiste il parcheggio privato a pagamento della Marina.




Divinazione Expo 2024, nuovi scenari per l’agricoltura del futuro

Nell’ambito del programma dell’European Region of Gastronomy oggi pomeriggio alle 17.30, nella sala Borsellino di Palazzo Vermexio, ci sarà il convegno a cura dell’assessorato regionale all’Agricoltura dal titolo Le produzioni agroalimentari di eccellenza. Sicilia Regione europea della gastronomia 2025. L’incontro si aprirà con i saluti del presidente della Regione Renato Schifani, del sindaco di Siracusa Francesco Italia, del rettore dell’Università di Palermo Massimo Midiri, del rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo, del rettore dell’Università di Messina Giovanni Spatari, del rettore dell’Università di Enna Kore Francesco Tomasello, del dirigente di Agri commissione europea Leonardo Nicolìa e dell’assessore all’Agricoltura della Regione Veneto Federico Caner. L’introduzione del convegno è affidata all’assessore per l’Agricoltura, lo Sviluppo rurale e la Pesca mediterranea della Regione Salvatore Barbagallo. Durante il convegno, che sarà moderato dal giornalista di Antenna Sicilia Luca Ciliberti, sono previsti gli interventi di Paola Dugo dell’Università di Messina, di Alessandra Gentile dell’Università di Catania, di Baldo Portolano dell’Università di Palermo, di Ligia Juliana Dominguez Rodriguez dell’Università Kore di Enna e di Vincenzo Russo dello Iulm di Milano. Le conclusioni saranno affidate al ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.
“È stato un anno particolarmente difficile in Sicilia a causa della siccità, che ha sconvolto tutti i piani degli agricoltori e ha comportato per noi la ricerca di soluzioni nuove”. È stato il capo di gabinetto dell’assessorato regionale all’Agricoltura Calogero Foti a illustrarle durante il convegno – dal titolo L’agricoltura nel mondo che verrà: complessità di nuovi scenari, nuove politiche e strumenti per la difesa del reddito e di territori che rientra nel programma dell’European Region of Gastronomy – organizzato nello stand della Regione siciliana a Divinazione Expo 2024, in piazza Duomo a Siracusa. Un dibattito, moderato dalla direttora di MeridioNews Claudia Campese, a cui hanno partecipato il direttore dell’unità operativa del Sias Luigi Pasotti; Fabian Capitano, docente di Economia agraria all’Università Federico II di Napoli; Enrico Trombetta, vice-responsabile per l’Italia e il Sud-est europeo di Aon Spa; Nicola Lasorsa di Ismea e il direttore del settore Agribusiness di Aon Spa Luca Giletta.
«Oltre al sostegno economico – ha sottolineato Foti nel corso del dibattito – bisogna indirizzarsi a un nuovo modo di fare agricoltura: con agricoltori che riescano a fare sistema, a collaborare tra loro e a formarsi meglio per utilizzare nuovi tipi di applicazioni. Dobbiamo rivolgere la nostra agricoltura al futuro». Ed è proprio su questo che l’assessorato regionale guidato da Salvatore Barbagallo sta lavorando. «Ci stiamo impegnando in un’analisi del rischio dei territori – assicura il capo di gabinetto – per fare in modo che gli agricoltori abbiano consapevolezza di tutti gli strumenti che sono a loro disposizione».
Un impegno fondamentale in un momento in cui la Sicilia sta facendo i conti con un nuovo tipo di rischio climatico. «Soffriamo le conseguenze di una delle siccità più gravi degli ultimi cinquant’anni – ha fatto notare Luigi Pasotti, agronomo che dirige l’unità operativa di Catania del Servizio informativo agrometeorologico siciliano (Sias) – Era dal 2002 che non pioveva così poco». Alla mancanza di pioggia, si sovrappone un importante aumento delle temperature. «Una combinazione che ha provocato notevoli problemi a diverse produzioni in tutta l’Isola». Dai cereali al foraggio fino alle viti e agli ulivi. «Temperature così alte limitano pure la possibilità di accumulare acqua negli invasi», ha spiegato Pasotti sottolineando che, proprio per questo, l’agricoltura siciliana avrà a che fare con questi disagi anche quando torneranno le piogge.
Un problema collettivo, non confinato alla sola categoria agricola, come ha spiegato Fabian Capitano: «I rischi non riguardano solo l’agricoltura, che è comunque il settore primario che attiene alla sopravvivenza delle persone e, per questo, più aiutato dal settore, ma riguardano anche la perdita dell’identità dei territori». Un problema particolarmente presente al Sud, dove lo stumenti assicurativo – tra quelli disponibili per far fronte ai rischi – non è mai decollato. «Il settore assicurativo è stato sviluppato per tanti anni nelle aree del Nord Italia ed è una cultura che è rimasta confinata lì», continua il docente. Un limite che «ha comportato la quasi non assicurazione in tutte le regioni del Centro-Sud. Eppure a questa politica della gestione del rischio – ha dichiarato Capitano – le Regioni partecipano in proporzione al bilancio. Questo significa che la Sicilia versa nelle casse della misura nazionale circa 34 milioni di euro l’anno». Una cifra importante che stenta ancora a essere investita nei territori del Meridione.
«Oltre ai rischi del clima, bisogna considerare anche il contesto economico e la necessità di infrastrutture». Sono questi i primi risultati di un progetto volto a identificare le vulnerabilità dell’agricoltura siciliana legata ai cambiamenti climatici e le possibili soluzioni che la Regione ha affidato a Aon Spa, una società di consulenza in gestione dei rischi. Una situazione complessa con almeno tre possibili soluzioni, secondo lo studio i cui risultati definitivi si avranno a fine anno. «Accordi quadro assicurativi che rispondano alle necessità degli agricoltori – ha illustrato Trombetta – poi le difese attive da mettere in campo sia da parte degli agricoltori che della Regione; e, infine, nuove tecnologie di monitoraggio che garantiscano interventi tempestivi».
E di «necessità di semplificare» ha parlato invece Nicola Lasorsa, che si occupa di gestione del rischio in Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), un ente di diritto pubblico per l’erogazione di servizi finanziari, assicurativi e informativi alle imprese agricole. «La necessità è quella di semplificare almeno due aspetti: i contratti assicurativi, che vanno adattati all’attuale contesto; e l’accesso al credito e ai contributi regionali, nazionali ed europei per gli investimenti agricoli».
E a parlare di un nuovo strumento, più flessibile e adatto alle realtà agricole del Sud Italia è stato Luca Giletta, direttore del settore Agribusiness in Aon Spa: «Oltre alla classica polizza multirischio, abbiamo studiato un contratto snello, di poche pagine, basato sui ristori e volto alla tutela dei costi sostenuti dagli agricoltori anziché sulla resa. L’idea è di avere un iter semplice che stabilisca il nesso causa-effetto dell’evento climatico con il danno, modulato in lieve, medio e alto, permettendo ristori rapidi».




G7 Agricoltura di Siracusa, con il Forum Africa si apre l’atteso vertice internazionale

Con il Forum Africa in programma oggi si apre ufficialmente il G7 Agricoltura di Siracusa. Da oggi e fino al 2, i rappresentanti dei sette Paesi più industrializzati si confronteranno al Castello Manica sui temi dell’agricoltura e della pesca. Grandi le attese, per decisioni coraggiose che possano spianare il terreno verso soluzioni non più rinviabili su cambiamento climatico e sostenibilità, in particolare.
Il Forum Africa G7 è in programma alle 15, presso il teatro comunale di Siracusa. L’appuntamento vuole rilanciare il dialogo internazionale tra i Paesi dell’Unione Africana e i ministri dell’Agricoltura del G7. Annunciata, tra gli altri, anche la presenza del viceministro per gli Affari Esteri, Edmondo Cirielli.
La mattina si apre però alle ore 09.30 con il convegno ‘Riunione di una rappresentanza delle organizzazioni agricole dei Paesi G7 della World Farmers Organisation’, a Palazzo Vermexio.
A seguire, il convegno a cura di Origin Italia e Fondazione Qualivita dal titolo ‘Indicazioni geografiche italiane: uno strumento per la cooperazione internazionale’. Sono attesi tra gli altri il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, il presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi e il Direttore Generale della FAO, Qu Dongyu.
La giornata istituzionale si concluderà alle 18.00 presso piazza del Duomo dove si esibirà la Polizia di Stato con il Concerto della Fanfara.
Intanto, alla spicciolata arrivano a Siracusa le delegazioni internazionali che animeranno la ministeriale sui temi dell’agricoltura e della pesca.




Pantalica sito Unesco, dal MiC finanziamento per nuova segnaletica e servizi

Il ministero della Cultura ha approvato e finanziato per 178mila euro il nuovo progetto presentato dall’amministrazione comunale di Siracusa e redatto dall’assessorato alla Cultura. Punta ad una nuova azione di valorizzazione del sito Unesco Siracusa Pantalica. Alla sua stesura hanno collaborato Guido Meli e Giada Cantamessa, referenti del ministero della Cultura.
“Ancora una volta riusciamo ad utilizzare i contributi messi a bando dalla legge sui siti Unesco italiani. Si tratta del completamento di un precedente progetto, anche esso approvato e finanziato, con il quale il sito avrà la giusta valorizzazione materiale e immateriale, attraverso una serie di strumenti: una nuova cartellonistica innovativa e completa; tre lapidi Unesco da posizionare agli ingressi della città e di Pantalica; un pulmino turistico che percorrerà il suggestivo tracciato storico da Siracusa alla Necropoli; un’imbarcazione che consentirà la visita dal mare dell’Heritage di Siracusa e la vista dei fondali anche ai soggetti portatori di disabilità; una app per promuovere sia il Sito che i suoi eventi; una pubblicazione dedicata agli studenti per spiegare e raccontare l’importanza del sito Unesco; due convegni internazionali”, spiegano il sindaco Francesco Italia e l’assessore alla cultura, Fabio Granata.




Corrado il bagnino eroe, sfida i marosi per salvare un turista a Fontane Bianche

Con un gesto eroico di raro coraggio, il ventunenne avolese Corrado Salemi ha salvato la vita ad un turista inglese in vacanza nel siracusano. E’ successo tutto nella tarda mattinata di ieri quando la moglie dell’uomo in evidente difficoltà in acqua, ha iniziato a correre per tutta la spiaggia libera di Fontane Bianche, urlando e sbracciandosi per chiedere aiuto. Bagnino al vicino Lido Camomilla, Corrado ha notato la scena e – senza pensarci due volte – si è lanciato subito in mare.
Dopo alcune bracciate, è riuscito a raggiungere il turista che annaspava tra le onde anche a causa di condizioni meteomarine non semplici. Come da procedura, ha utilizzato il famoso salvagente oblungo “baywatch”. Ma l’uomo, in preda al panico, ha cominciato invece ad aggrapparsi al giovane Corrado, spingendolo più volte sott’acqua per rimanere lui a galla.
Allo stremo delle forze, il bagnino 21enne è riuscito a completare il salvataggio. E mentre il turista, una volta a riva, riprendeva la sua giornata come se nulla fosse (e allontanandosi, ndr), per Corrado sono arrivati i soccorsi con l’ambulanza medicalizzata del 118. A causa della tanta acqua inghiottita, è stato infatti necessario trascorrere delle ore al Pronto Soccorso di Avola, dove è rimasto sino a quando i parametri si sono normalizzati. E questa mattina, è tornato a lavoro nella sua postazione al lido.
“Ringrazio Dio per poter ancora abbracciare mio figlio. Ci ha reso orgogliosi con questo suo gesto”, le parole di Donatella, mamma di Corrado. “Faticavo a respirare, c’erano onde alte e ho bevuto molta acqua. A un certo punto vedevo tutto grigio, ma per fortuna è andata bene”, sintetizza invece proprio il bagnino eroe. “Ho preso il brevetto a luglio”, racconta prima di confidare che “questo è il mio primo salvataggio”. E se dovesse accadere di nuovo? “Mi lancerei subito in acqua”. Complimenti, Corrado.




Inaugurato G7 Giovani Hackathon, Lollobrigida: “Opportunità di dialogo per il futuro del settore”

Inaugurato questo pomeriggio , presso il Siracusa International Institute a Ortigia, il G7 Giovani Hackathon l’evento che riunisce studenti di scuole agrarie, insegnanti e giovani agricoltori in rappresentanza dei Paesi G7, organizzato dall’Italia nell’ambito della Presidenza del G7 Agricoltura 2024.
“Voi siete il presente noi il passato, le vostre domande sono preziose per trovare le risposte per il futuro” a dirlo il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida nel corso del suo intervento.
Sul palco anche la sherpa del G7 Agricoltura Graziella Romito e Federica Celestini Campanari, Commissaria straordinaria dell’Agenzia italiana per la gioventù.
“Ringrazio Graziella Romito e il ministro per lo Sport Andrea Abodi che pure non essendo presente ci tiene alla riuscita di questo evento, ringrazio il sindaco di Siracusa, Francesco Italia per averci ospitato in una città straordinaria come questa, ringrazio gli studenti e i docenti perché questo G7 è un luogo dove riflettere, proporre e dialogare per il futuro tenendo ben presenti quali sono le nostre tradizioni”.
Durante la sessione di lavoro della ministeriale del G7 Agricoltura del 27 settembre, gli studenti avranno l’opportunità di presentare direttamente ai Ministri dei Paesi presenti le proprie conclusioni.




Studenti pendolari, finalmente i bus: torna Ast solo a Floridia si prosegue con Interbus

Dopo settimane impossibili per il trasporto degli studenti pendolari, rimasti senza bus soprattutto a Buccheri, Palazzolo, Canicattini, Sortino e Solarino, arriva finalmente la soluzione. “L’assessorato alle infrastrutture della Regione Sicilia ritira l’atto impositivo che affidava il servizio dei trasporti alle concessionarie private, torna la gestione dei trasporti di linea e studenti all’AST per la provincia di Siracusa, eccetto per il comune di Floridia”, spiega il presidente della IV Commissione Territorio Ambiente e Mobilità, Giuseppe Carta (Mpa). “Una decisione che semplifica il servizio pubblico del trasporto e che riporta serenità dopo questo periodo di disagi e servizi a singhiozzo”, aggiunge.
La componente siracusana dell’Ast si è subito attivata per assicurare la disponibilità a mettere su strada un numero di autobus sufficiente a garantire il servizio, accelerando alcune manutenzioni e tirando così fuori dall’officina i mezzi.
“Oggi la firma del decreto in Regione, da domani (26 settembre) riprende il servizio a guida Ast anche in provincia di Siracusa”, assicura Paolo Amenta, sindaco di Canicattini e presidente di Anci Sicilia. “Risolti i disagi di questi giorni degli studenti pendolari rimasti senza bus dell’Ast e quindi impossibilitati a raggiungere i vari istituti scolastici in provincia di Siracusa”, conferma Amenta che come presidente Anci Sicilia aveva sollecitato soluzioni celeri per il problema.
“Se si fa gioco di squadra, arrivano i risultati. Ma è importante anche ritrovare nel nostro territorio la capacità di programmare i servizi per tempo, per non arrivare impreparati”, ricorda Giuseppe Carta.