Brucia la provincia di Siracusa, da Cavagrande alla Valle dell'Anapo: è emergenza piromani
Le ultime giornate sono state drammatiche sul fronte incendi. Brucia la provincia di Siracusa con il forte, fortissimo sospetto che dietro la stragrande maggioranza dei rovinosi roghi vi sia la mano dell’uomo. Canadair ed elicotteri continuamente in voli, da Cavagrande alla Valle dell’Anapo ma si moltiplicano anche gli incendi lungo le strade di collegamento, dal capoluogo al resto della provincia. Straordinaria la mobilitazione di Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Corpo Forestale. Ma i piromani partono in clamoroso vantaggio. La situazione peggiore nelle ultime ore nella Valle dell’Anapo: ettari di biodiversità andati distrutti, nel versante tra Ferla e Cassaro.
La Prefettura di Siracusa non ha perso tempo e già nel pomeriggio di ieri ha convocato, in via d’urgenza, il Centro Coordinamento Soccorsi con la partecipazione dei vertici delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale, della Protezione Civile regionale e in stretto raccordo con i sindaci interessati.
Riunione necessaria per il coordinamento delle attività in relazione a numerosi incendi verificatisi contestualmente nei comuni di Cassaro, Lentini, Floridia, Augusta, Canicattini, Avola e Siracusa.
In ragione della vastità dei territori interessati dai roghi, anche in zone impervie, sono stati attivati due canadair inviati dal Centro operativo aereo unificato (COAU) del Dipartimento nazionale della Protezione Civile e un elicottero del Corpo Forestale. Evacuate diverse abitazioni più vicine al fronte di fuoco. Disposta ieri anche la chiusura di un tratto della SS194, il cui traffico è stato dirottato su percorsi alternativi. Negli ultimi due giorni è stata interessata dagli incendi una superficie non boscata di oltre 200 ettari.
Ma adesso serve un sistema di prevenzione efficace perchè delle annunciate misure regionali anti-incendio si è visto veramente poco di attuato.