Stagione Inda, in scena Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Fotinì Peluso, Lella Costa e Sartori

 Stagione Inda, in scena Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Fotinì Peluso, Lella Costa e Sartori

Stagione numero 60 per le rappresentazioni classiche al teatro greco di Siracusa. Questa mattina a Roma la presentazione delle nuove produzioni, in scena dal 9 maggio al 6 luglio. In cartellone quattro grandi spettacoli (Elettra, Edipo a Colono, Lisistrata e L’Iliade) che vedranno in scena, tra gli altri, Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Fotinì Peluso (al debutto al Temenite), Lella Costa e Giuseppe Sartori. A firmare la regia saranno Robert Carsen (Edipo a Colono di Sofocle), che torna dopo l’esperienza del 2022, e poi Roberto Andò (Elettra di Sofocle) e Serena Sinigaglia (Lisistrata di Aristofane). Due tragedie e una commedia a cui poi seguirà l’attesa, nuova creazione originale di Giuliano Peparini, tratta dall’Iliade.
Ci sono tutte le premesse per una stagione capace di superare la soglia dei 340mila spettatori, fresco record stabilito nel 2024. Di certo aiuterà anche la traduzione in simultaneo in inglese, francese e spagnolo assicurata dall’intelligenza artificiale, grazie ad un progetto innovativo della Fondazione Inda.
Ad inaugurare la stagione, il 9 maggio sarà Roberto Andò che – dopo aver diretto nel 2018 Andrea Camilleri in Conversazione su Tiresia – esordisce nella regia di un classico al Teatro Greco, mettendo in scena l’Elettra di Sofocle, con musiche di Giovanni Sollima. Elettra avrà il volto di Sonia Bergamasco, mentre Anna Bonaiuto vestirà i panni di Clitennestra. Coproduzione con il Teatro di Napoli, lo spettacolo resterà in scena a Siracusa fino al 6 giugno, per poi andare in tournée a Pompei il 10, 11 e 12 luglio. “L’Elettra di Sofocle è un’opera audace, e sperimenta una nuova drammaturgia del tragico – dice Roberto Andò – Se è vero che in ogni tragedia alberga un conflitto che prima o poi deve risolversi, nell’Elettra il problema è delegato interamente alla protagonista, al punto che si potrebbe dire che lei stessa è il problema. Come una moderna figura della depressione, Elettra non fa altro che esibire le proprie emozioni, rendendo irrilevante la questione della ragione o del torto del suo comportamento e di quello di Oreste”.
Dopo il grande successo del suo Edipo Re, messo in scena nel 2022, Robert Carsen torna al Teatro Greco per dirigere dal 10 maggio al 28 giugno Edipo a Colono, nella traduzione di Francesco Morosi, con le scene di Radu Boruzescu, i costumi di Luis Carvalho, le musiche di Cosmin Nicolae, i movimenti di Marco Berriel, le luci dello stesso Carsen e Giuseppe Di Iorio. Giuseppe Sartori torna a interpretare Edipo, mentre esordisce al Teatro Greco nel ruolo di Antigone la giovane e talentuosa Fotinì Peluso. “Si tratta di un’opera poetica, elegiaca, non guidata dalla paura o dall’ansia – spiega Carsen -. Edipo ha elaborato il dramma terribile che ha vissuto ed è pronto a lasciar andare, ad andare avanti. In questo senso c’è qualcosa di molto sacro nell’opera di Sofocle; è come se assistessimo alla metamorfosi di un uomo che si sta liberando dagli obblighi politici e sociali, dalle necessità e dalle ambizioni, per diventare un tutt’uno con la natura e ciò che lo circonda”.
Il 13 giugno debutterà al Teatro Greco di Siracusa Serena Sinigaglia, nella Lisistrata di Aristofane, in scena fino al 27 giugno con la nuova traduzione di Nicola Cadoni, musiche di Filippo Del Corno, scena di Maria Spazzi, costumi di Gianluca Sbicca, coreografie di Alessio Maria Romano, luci di Alessandro Verazzi, e arrangiamenti di Francesca Della Monica. Protagonista sulla scena sarà Lella Costa che torna a Siracusa dove, nel 2020, si cimentò ne La vedova Socrate, il testo dell’indimenticabile Franca Valeri. “Lisistrata – dice Serena Sinigaglia – si regge su un presupposto terribilmente serio e grave, qualcosa che affligge da sempre l’umanità e che pare essere da sempre inarrestabile: la guerra. Lisistrata stessa sembra scritta come un’eroina della tragedia. Altro che commedia!”. Lo spettacolo andrà in tournée a Pompei, il 19, 20 e 21 luglio e al Teatro Romano di Verona, l’11 e il 12 settembre.
La stagione si chiude con in anteprima mondiale, dal 4 al 6 luglio, la nuova creazione originale di Giuliano Peparini tratta dall’Iliade, su testi scelti e tradotti da Francesco Morosi. Coprodotto con il Parco archeologico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai, dopo il successo de “Ulisse, l’Ultima Odissea” vedrà il debutto al Teatro Greco di Siracusa (nel ruolo dell’Aedo) di un grande attore italiano protagonista al teatro, al cinema e nelle serie tv: Vinicio Marchioni; amato dal pubblico siracusano, Giuseppe Sartori sarà Achille mentre Giulia Fiume interpreterà Andromaca. Le musiche saranno del maestro Beppe Vessicchio. “L’Iliade è il testo più antico della cultura europea, ma è anche il più contemporaneo – dice Giuliano Peparini -. Non solo per il soggetto — la guerra —, ma soprattutto per la sua straordinaria potenza creativa: la lingua, la costruzione poetica, la struttura dell’azione, la caratterizzazione dei personaggi, la visione del mondo dell’Iliade la rendono tuttora un’opera di avanguardia, capace di comunicare in modo diretto ed emozionante con la nostra contemporaneità. Per questi motivi, mettere in scena l’Iliade oggi è non solo possibile, ma necessario”. Lo spettacolo coinvolgerà oltre 80 artisti tra i quali anche gli allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico e della Peparini Academy.
Il manifesto della 60. Stagione al Teatro Greco di Siracusa, frutto della collaborazione con il MAXXI, rappresenta un’opera inedita di Giulio Paolini, artista, pittore e scultore fra i più importanti nel panorama contemporaneo.
Dall’11 maggio al 3 giugno, intanto, a Palazzolo Acreide, XXIX edizione del Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani, con la partecipazione di circa 2.000 studenti di 85 istituti nazionali e internazionali, impegnati nella riduzione e nell’allestimento dei classici del teatro greco e romano nell’antico teatrino di Akrai.

 

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