A Cassibile sventola la bandiera di un altro Municipio: violazione del Decreto del Presidente della Repubblica?
Il dettaglio – se di dettaglio vogliamo parlare – non è passato inosservato. A Cassibile accanto alla bandiera della Regione, dell’Italia e dell’Europa sventola quella di un altro Municipio. Anzichè la classica aquila turrita di Siracusa – di cui Cassibile è frazione – c’è il logo e la dicitura “Municipio di Cassibile e Fontane Bianche”.
Una nuova, provocatoria iniziativa che si inserisce nel filone autonomista. Richiesta mai sopita lungo via Nazionale ma decisamente meno avvertita a Fontane Bianche.
La bandiera, su sfondo bianco, riproduce lo “stemma araldico” recentemente realizzato su iniziativa del Consiglio di Circoscrizione. Richiamo alle tradizioni locali con in bella vista una colomba bianca che reca un ramoscello di ulivo. E’ stato realizzato da Angelo Rullini, cassibilese doc.
Ma al di là della denominazione (stemma araldico), la scritta “Municipio di Cassibile e Fontane Bianche” e l’esposizione della bandiera accanto a quelle istituzionali rende chiaro il suo messaggio.
Peccato, però, che esista un regolamento che disciplina l’uso delle bandiere in Italia ed è contenuto nel decreto del Presidente della Repubblica numero 121 del 7 aprile del 2000 dove sono fissate le regole per l’esposizione del Tricolore.
Il Tricolore e la bandiera dell’Unione Europea possono essere esposte accanto a quelle della Regione, della Provincia e del relativo Comune solo nelle sedi Regionali, Provinciali e Comunali. E Cassibile non ha sede comunale se non la Circoscrizione dove andrebbe esposto, quindi, lo stemma di Siracusa.
Corretto, invece, l’ordine di esposizione (foto sotto): la bandiera regionale in prima posizione a destra, a seguire quella italiana, quella europea e, in ultimo, quella provinciale/comunale. Peccato sia di un Municipio che non c’è.