A processo con l’accusa di essere una falsa Oss, ma era vittima di truffa: assolta

 A processo con l’accusa di essere una falsa Oss, ma era vittima di truffa: assolta

Si è chiusa con l’assoluzione la particolare avventura di una trentenne di Avola, finita sotto processo a Savona perchè ritenuta operatrice socio-sanitaria “abusiva”. Il giudice monocratico del Tribunale della città ligure ha però disposto l’assoluzione perché “il fatto non costituisce reato”.
Nel corso del dibattimento, gli avvocati difensori della giovane avolese – Antonino Campisi ed Antonio Cappello – hanno dimostrato che la loro assistita era stata invece vittima di una truffa. Nel 2013 aveva infatti partecipato ad un corso per il titolo di Oss, con tanto di esame presso la sede dell’ente che figurava come accreditato dalla Regione Lombardia. E grazie all’attestato ricevuto, ha poi lavorato in una clinica savonese. Ma quel titolo professionale, in verità, è risultato non abilitante all’esercizio professionale essendo non riconosciuto. Insomma, quel corso pagato peraltro 2.500 euro si è rivelato una truffa senza che la donna ne avesse contezza, come hanno sostenuto i suoi legali. La loro tesi è stata accolta dal giudice che ha riconosciuto la buona fede della 30enne. L’accusa aveva invece chiesto una condanna 6 mesi di reclusione e 10.000 euro di multa per esercizio abusivo della professione.

foto dal web a scopo esemplificativo

 

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