A Siracusa l’anatema di Bonelli (Verdi): “bonifiche, qui il fallimento dello Stato”
Le mancate bonifiche nel quadrilatero industriale siracusano devono finire in Consiglio dei Ministri. Il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, ne è sicuro. E questa mattina da Siracusa è tornato ad attaccare governo e Regione per i rispettivi ritardi in una storia ormai ventennale. “Il Governo deve assumersi la responsabilità di fare partire le bonifiche, valutando la posizione delle imprese presenti sul territorio dal punto di vista del danno ambientale che è stato causato alla cittadinanza”.
“Questo territorio – ha proseguito Bonelli – è da tempo alle prese con una grave emergenza ambientale, che rappresenta il fallimento dello Stato. Qui purtroppo viene applicato il principio in base quale chi inquina non paga e questo è inaccettabile”.
Bonelli ha affrontato anche la questione inerente alle trivellazioni nella Val di Noto: “Il presidente Musumeci scarica le responsabilità sul governo nazionale, giocando a ping pong, ma – ha spiegato Bonelli – la legge parla chiaro: la Regione rilascia le autorizzazioni per la terra ferma, quelle a mare invece vengono rilasciate dallo Stato. Ecco perché è già partita una diffida alla Giunta siciliana perché ritiri l’autorizzazione e lo faccia entro i prossimi trenta giorni. Le trivellazioni sono un modo preistorico e barbaro di produrre energie e noi riteniamo irresponsabile l’atteggiamento della Regione”
Per quanto riguarda la costruzione di un resort a 5 stelle nell’isolotto di Capo Passero, Bonelli sottolinea come “si tratti di un’operazione che determina un processo di privatizzazione delle bellezze ambientali e dei siti archeologici del nostro paese. Inaccettabile che la Regione non sia intervenuta prima. Mi muoverò presso il ministero dell’ambiente chiedendo anche l’immediato intervento dell’Unione Europea”.
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