Abbattuto da Anas uno dei cartelli di Frank l’ambientalista, “gesto contro chi pulisce”

Quasi tutti hanno ormai familiarità con il nome di Frank, il cingalese che vive a Siracusa e che da anni porta avanti una solitaria campagna di sensibilizzazione ambientale. Pulisce i bordi di strade insozzate da chi abbandona rifiuti, crea simpatici posacenere per depositare le cicche di sigarette ed evitare che finiscano sui marciapiedi e soprattutto è noto per i suoi cartelloni. Grandi, colorati e di impiatto sicuro sono stati posizionati, nel tempo, lungo diverse arterie, soprattutto fuori città anche se uno fà bella mostra di sè in via Malta.
L’opera di Frank è richiesta. Più delle telecamere, funzionano i suoi cartelloni che chiedono rispetto per il nostro territorio, soprattutto per i bambini che dovranno crescere in mezzo alla spazzatura, altrimenti. Si firma spesso “sono un papà che pulisce per tutti i bambini” non a caso.
Ora, un piccolo giallo riguarda uno dei suoi ultimi cartelloni. Era stato piazzato in una rotatoria lungo la strada per Fontane Bianche, nei pressi di un distributore di carburante e nelle prossimità di un incrocio. Lo sgargiante cartellone avrebbe ostruito la visibilità utile alle auto in transito per un corretto movimento nell’intersezione. Ecco il motivo per cui è stato rimosso. Ad intervenire è stata Anas, con suo personale. Il cartellone è stato poggiato sull’asfalto, per ripristinare le visuale ed eliminare la condizione di pericolo. Anas ha anche chiesto il supporto della Municipale durante la rimozione del cartello.
Frank non l’ha presa bene. Ed anche quanti hanno creato insieme a lui un’attiva e sensibile comunità di volontari che si confrontano anche via messaggistica istantanea si mostrano contrariati dalla scelta. “Ci impegniamo a pulire e tenere pulito, senza che nessuno ce lo chieda. Questi gesti ti tolgono la volontà da fare ogni cosa”, si sfoga uno dei volontari. “Si potevano adottare decine di soluzioni diverse e invece hanno pensato di abbattere il cartellone. E’ il gesto che fa male. Ancora una volta, le istituzioni hanno deciso di dare man forte a chi sporca invece di aiutare chi vuol fare qualcosa di costruttivo”, la conclusione a cui giungono in tanti.
Ed in effetti, con buon senso, si sarebbe magari solo potuto spostare il cartellone