Abbellire il Talete, Giansiracusa stronca i lavori: “Non si coprono i problemi col ducotone”
Tra le voci particolarmente critiche verso i lavori di maquillage avviati al Talete, spicca quella di Paolo Giansiracusa. Lo storico dell’arte, “famoso” anche per i suoi recenti screzi con Vittorio Sgarbi, ha sonoramente bocciato il restyling della facciata esterna del parcheggio, un casermone in cemento mai apparso realmente armonico con la zona in cui è inserito. E più volte, da più parti, si è usato il termine di “ecomostro”. Sul Talete, peraltro, pende da tempo un contenzioso con la Regione che chiese indietro le somme finanziate per la difformità tra quanto presentato a Palermo e quanto poi realizzato in quella Siracusa anni 90.
Nei giorni scorsi, senza particolari annunci, sono iniziati i lavori che furono al centro nei mesi scontri di un acceso dibattito pubblico. Ringhiera, la posa di nuove piante, la cementite bianca sulla facciata su cui verrà poi stesa la vernice artlite color pietra di Siracusa e gli insert in corten.
“Una bella pittata e… vaiiiii!”, commenta sarcastico sulla sua pagina facebook Paolo Giansiracusa. “Ai novelli imbianchini pagherei un viaggio a Salerno per fargli capire come si fanno i lavori pubblici in una città di mare.
Demolitelo e fate il terzo collegamento come via di fuga. Finitela di coprire i problemi col ducotone. I problemi si risolvono!”, il suo pensiero.
Pochi giorni prima, sempre lo storico dell’arte aveva stroncato il finanziamento per la progettazione di una passerella pedonale con annesso ascensore alla villetta Aretusa (“importo complessivo di 1.063.000 euro”). Seccon il commento di Giansiracusa: “Scarpe rotte e il cappello firmato Borsalino in testa. Come fare: un pisciatoio trasparente. Come amministrare: ciò che non serve a nessuno, deturpa l’immagine storica e naturalistica del contesto”.