Abusi sessuali, l’accusa shock: sgomento a Francofonte, il racconto del 21enne che ha denunciato

A Francofonte non si parla d’altro. Nei bar, in piazza, ovunque: la storia del 21enne che ha denunciato un sacerdote molto noto nella cittadina siracusana corre di bocca in bocca. E come spesso capita in questi casi, si colora di dettagli e “si dice”. Anche il sindaco, Daniele Lentini, è intervenuto dando voce alla smarrimento di molti davanti alla accuse di abusi sessuali che sarebbero stati perpetrati per nove anni. Ed ha chiesto agli investigatori di fare chiarezza in fretta sul sacerdote in pensione che spesso faceva capolino nella sua città d’origine, Francofonte.
Su La Repubblica, intervistato da Salvo Palazzolo, oggi fornisce la sua versione dei fatti il 21enne siracusano che, con la sua denuncia, ha dato il via alle indagini. Non vive più in Sicilia ed accetta di raccontare al quotidiano come tutto avrebbe avuto inizio. “Avevo perso da poco mio padre. Mia madre era andata via di casa. Così la nonna aveva accolto me e mio fratello. Qualche tempo dopo conobbi il cappellano che mi invitò a casa sua. Mi colpì il lusso della sua villa”, inizia così il suo lungo racconto. In cui non mancano i dettagli su inviti a restare in casa del sacerdote, a dormire insieme, i regali, gli interessi sempre più fisici. E ancora accenni ad app e chat per incontri omosessuali con lui, 14enne, utilizzato come “esca”.
Poi una prima fuga, i giorni in cura a Milano, gli psicofarmaci. E di nuovo il sacerdote che si palesa e ricomincia l’incubo, fatto anche di manovre per screditare quel ragazzo, dipinto come “inaffidabile” ed a cui nessuno sembrava dovesse credere.
L’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto, dopo aver ricevuto la denuncia ha avviato, agendo per delega, un procedimento penale canonico nei confronti del sacerdote che è residente nella Diocesi di Siracusa senza alcun incarico. Lo scorso 31 ottobre il vescovo di Piana degli Albanesi ha già adottato nei confronti del sacerdote un provvedimento di interdizione dall’esercizio pubblico del ministero. “Ma a me risulta che continui a dire messa nella chiesa madre di Francofonte”, replica il 21enne su La Repubblica.