Abusivismo e cemento sfregiano il paesaggio: Siracusa prima provincia in Sicilia per reati
Palermo è la provincia siciliana dove si concentra il maggior numero di reati ambientali, ben 3.863, accertati dalle forze dell’ordine e dalle Capitaneria di porto dal 2017 al 2021, seguita da Catania (1.975) e da Messina, con 1.701 infrazioni. Subito dietro Siracusa, con 1.675 reati ambientali accertati, 1.402 persone denunciate, 3 arresti e 313 sequestri. E’ una delle principali “istantanee” fornite dal rapporto Ecomafie 2022 di Legambiente e che fotografa l’impatto della criminalità contro l’ambiente nell’Isola, aggredita da 16.852 reati, alla media di 3.370 illeciti ogni anno, con 15.834 persone denunciate, 162 ordinanze di custodia cautelare e 4.256 sequestri.
Il settore in cui si registra il numero più alto di illeciti penali è quello contro la fauna: 5.604, di nuovo con Palermo in cima alla classifica (2.058), seguita ancora una volta da Catania e poi Trapani. In questa classifica, Siracusa è quinta con 475 reati, 461 denunce, 2 arresti e 24 sequestri.
A sfregiare il patrimonio naturale della Sicilia sono, subito dopo quelli contro la fauna, i reati relativi al ciclo illegale del cemento, dalle cave illecite alle case abusive. E la provincia di Siracusa è la peggiore, seguita da Palermo e Messina. I numeri siracusani relativi al ciclo illegale del cemento: 618 reati accertati, 588 denunce e 185 sequestri. I numeri sono stati elaborati da Legambiente su dati forze dell’ordine e Capitanerie di porto (dal 2017 al 2021).
Il maggior numero di ordinanze di custodia cautelare si registra, invece, nel ciclo illegale dei rifiuti, dagli
smaltimenti illeciti ai traffici: nel periodo 2017-2021 sono state ben 90. I dati disponibili su base provinciale
vedono al primo posto come numero di reati ancora una volta la provincia di Palermo (496) seguita da
Agrigento e Catania. La provincia di Siracusa si attesta al quinto posto in Sicilia, con 234 reati accertati, 200 denunce, un arresto e 85 sequestri.
La piaga degli incendi boschivi ha ridotto in cenere 203.109 ettari di boschi e patrimonio naturale siciliano, con Palermo al primo posto come numero di reati (738), seguita da Messina e Catania. Siracusa è, fortunatamente, penultima in Sicilia con 178 reati, 4 denunce e 2 arresti.
Campania, Puglia, Calabria e Sicilia sono le quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa che subiscono il maggiore impatto di ecocriminalità e corruzione. Qui si concentra il 43,8% dei reati accertati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto, il 33,2% degli illeciti amministrativi e il 51,3% delle inchieste per corruzione ambientale sul totale nazionale.
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