Accertamenti Tari 2017-2021: errori nei calcoli, l’amministrazione ammette

Accertamenti Tari errati, inviati a  cittadini che il Comune ritiene morosi ma che, in realtà, sono perfettamente in regola con i pagamenti.

Il dubbio che ci si ritrovi davanti ad un’altra ondata di “cartelle pazze” è concreto. Numerose le segnalazioni da parte di utenti che ritengono di aver ricevuto delle comunicazioni, relative agli anni 2017-2021, in cui l’Ufficio Tributi indica delle cifre che i destinatari non avrebbero versato e che adesso sarebbero chiamati a saldare. Capita, tuttavia, che questi calcoli risultino errati.

Compito dei cittadini produrne prova al Comune, motivo di disagio per chi si ritrova a doversi “difendere” .

Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia riconosce il problema. “Me ne scuso- dichiara il primo cittadino. Capita che tra gli accertamenti inviati, qualcuno non sia corretto. Stiamo ripulendo i nostri data base affinché in futuro questi errori non siano più commessi. Importante, però, agire nel segno del recupero dell’evasione”.

Intanto il Comune pensa alla tariffa puntuale. “Vogliamo operare un censimento di tutte le utenze e dei relativi mastelli, taggati con un codice univoco- spiega Italia-  Stabiliremo, dunque, il principio del “chi inquina, paga”.  Vuol dire che i cittadini che produrranno meno indifferenziata, risparmieranno. Questo ci consentirà di ridurre la produzione di rifiuti e al contempo di premiare chi correttamente effettua la raccolta differenziata”.