“Accertamenti Tari: evasori o cartelle pazze?”, l’affondo dell’opposizione
“Cartelle pazze” o cittadini evasori?” A porsi la domanda è il movimento politico “Civico 4″ , che interviene così sul recapito degli accertamenti che molti residenti si stanno vedendo recapitare, relativi ad anni passati, anche quando in realtà i pagamenti sono stati regolari. Il movimento di Michele Mangiafico riparte dall’approfondimento della relazione dei Revisori dei Conti che accompagna la delibera di approvazione del Rendiconto del 2021.
“Nel documento – spiega Mangiafico- si legge che l’Amministrazione comunale di Siracusa – nel corso del 2021 – ha accumulato un ulteriore disavanzo di 2.993.436,22 euro, che si aggiungono al disavanzo già esistente a fine 2020, per un totale di 18.937.325 euro. Si aggiunge l’allerta relativa ai debiti fuori bilancio su cui trovare copertura nel triennio 2022-24 e le passività potenziali per le quali, ad oggi, il fondo accantonato è inferiore alle necessità che il collegio certifica alla luce dei riscontri effettuati. Una gestione fallimentare e pericolosa per la città- la definisce Mangiafico- che meriterebbe azioni scrupolose e veritiere di contrasto all’evasione. Invece, siamo costretti ad assistere alla trasmissione ai cittadini di “cartelle pazze” in relazione alla tassa sui rifiuti, a quella sulla proprietà degli immobili e alle contravvenzioni”.
Il movimento politico esprime preoccupazione e ritiene che il Comune si sia mosso in maniera superficiale, anziché lavorare per rintracciare i reali evasori della Tari. Le “cartelle pazze”- prevede Mangiafico- produrranno adesso ricorsi e questo si potrebbe tradurre in maggiori oneri a carico dei cittadini.
“Dai documenti analizzati-dice ancora il leader del movimento- emerge che fino a dicembre 2021 il totale dei residui attivi sulla Tari ammontava a 74.455.526 euro, di cui circa il 30% appartiene ad esercizi precedenti alla sua sindacatura ed il 70% è interamente maturato durante la sindacatura Italia. In soldoni, somme che l’Amministrazione comunale ha iscritto in bilancio e ritiene ad oggi di incassare. L’Amministrazione Italia ha interrotto il processo virtuoso iniziato dall’Amministrazione Garozzo dopo l’operazione di accertamento straordinario dei residui attivi e passivi, lasciando che il disavanzo comunale riprendesse a galoppare e cumulando ulteriori passività, raggiungendo ad oggi la cifra “monstre” di 110 milioni di euro di residui attivi nel loro complesso”.