Accessi chiusi al mare, una task force per liberarli
Torna alta l’attenzione sugli accessi al mare chiusi abusivamente. Un tema intorno al quale, negli anni, si sono sviluppate aspre polemiche. Rimangono numerosi, infatti, nonostante le campagne di sensibilizzazione e le fasi in cui si è proceduto per vie più “incisive”, gli sbocchi “sbarrati” abusivamente e che dovrebbero, invece, essere garantiti alla libera fruizione. L’assessorato all’Urbanistica, retto da Paolo Giansiracusa ha deciso di intervenire su questo versante, assumendosi un preciso impegno. A questo scopo, è stata istituita un’apposita task force. Personale dell’ufficio di Vigilanza Urbanistica, della Circoscrizione Santa Lucia e dell’ufficio del Decoro Urbano sta passando al setaccio la città, con particolare riferimento alla zona della Borgata, per censire tutti gli accessi al mare negati e invitare i responsabili di chiusure non autorizzate a rimuovere gli ostacoli per consentire l’accesso al mare a tutti i cittadini, come previsto dalla legge. “Stop”, quindi, a muri, cancelletti, sbarre e a qualsiasi altro elemento che impedisca il flusso pedonale. “La nostra città- spiega Giansiracusa- ha caratteristiche tali da permettere ai siracusani e ai visitatori di godere del nostro mare anche in piena città. Penso a zone come via Riva Dionisio il Grande, ma non soltanto. Eppure, purtroppo, quelle aree sono spesso inaccessibili perché qualcuno, arbitrariamente, ha deciso di appropriarsi di quegli scorci, usufruendone personalmente e in maniera esclusiva. Inviteremo i cittadini che hanno sbagliato a correre subito ai ripari. Nel caso in cui non dovessero esserci i riscontri spontanei richiesti,- avverte l’assessore all’Urbanistica – procederemo con le previste sanzioni e le eventuali conseguenze legali”.