Acqua, Siracusa verso il razionamento ma la colpa non è della siccità
Una siccità senza precedenti sta flagellando la Sicilia. Anche in provincia di Catania si sono resi necessari provvedimenti di razionamento dell’erogazione idrica nelle ore notturne, in alcuni centri dell’hinterland. Misura precauzionale, spiegano i vertici della società che gestisce il servizio nel catanese. Qual è la situazione nel siracusano? La natura è stata generosa con questo territorio e l’acqua non manca. Non è infinita, certo. Ma i livelli di falde e serbatoio, al momento, non giustificano alcun allarme. Semmai, il problema per Siracusa città è l’enorme prelievo che, in certe zone, da giugno a settembre emunge costantemente grandi quantità di acqua. Tremmilia e Plemmirio in particolare. Zone di ville e villette, piscine e giardini da irrigare. Ecco allora spiegata la grande richiesta di acqua, non sempre giustificata, che manda in crisi il sistema.
A Belvedere ad esempio, conferma Siam in una nota, “la carenza di risorsa idrica è determinata dal consistente abbassamento del livello idrico nel serbatoio (alimentato dal pozzo Grottone) che fu costruito per servire il solo comprensorio di Belvedere ed al quale furono poi connesse anche le zone di Sinerchia e Tremmilia. Un abbassamento causato dai consistenti prelievi idrici di questi giorni, aggravato da un uso sconsiderato della risorsa idrica per l’innaffiamento di prati, terreni, giardini e per il riempimento di piscine. Tutto ciò provoca le riduzioni del livello di servizio specie nella parte alta dell’area vicina al suddetto serbatoio. Riduzioni che si alternano a condizioni di regolarità, soprattutto a partire dalla tarda serata/nottata, ovvero quando il livello idrico del serbatoio raggiunge la quota necessaria per servire anche le zone più alte di Belvedere”.
Per limitare i disagi (interruzioni nelle ore notturne), la società ha attivato alcune misure di garanzia. “Tuttavia, se l’attuale tendenza di prelievo dovesse continuare, il problema della non regolarità del servizio potrebbe verificarsi anche nei prossimi giorni, con possibilità persino di peggioramento della situazione”, avvisa Siam.
Il caso Belvedere vale però per gran parte della città. Una problematica determinata dalle attuali condizioni ambientali e dall’aumento esponenziale, in questo periodo, delle presenze e delle attività commerciali, per via degli ingenti flussi turistici che interessano Siracusa, il suo centro storico e le località balneari, a cui si aggiungono la crisi idrica che sta colpendo l’intera Sicilia (“con conseguenze molto più gravi e diffuse rispetto a Siracusa”) e – non ultima – l’annosa questione della vetustà e delle perdite della rete idrica cittadina, “su cui Siam può solo intervenire in emergenza con continue e costose attività di riparazione”.
Un contesto complicato, in cui – spiegano i tecnici della società – “si può operare solo con l’acqua residua a disposizione che, non essendo ormai sufficiente, può essere distribuita soltanto operando delle turnazioni e dei razionamenti notturni da attuare presso i serbatoi cittadini, essenziali per ripristinare volumi e livelli di pressione adeguati a normalizzare il servizio idrico durante il giorno”.
Riduzioni che saranno operate a partire da questa settimana sui serbatoi di tutta la città (Ortigia, frazioni di Belvedere e Cassibile e zone balneari) e di cui la cittadinanza verrà informata con 24 ore di preavviso attraverso gli strumenti e i canali di comunicazione della nostra società.