Acque agitate in casa Pd: la possibile adesione di Carta riaccende il correntismo

La possibile candidatura alle regionali del sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, con il Pd scuote e sconquassa lo stesso Partito Democratico. Dopo aver faticosamente ritrovato l’unità tra le correnti, prima le dimissioni del segretario Adorno e adesso l’ipotesi Carta (idealmente contrapposto alla candidatura forte di Cutrufo) provocano reazioni e liti sotto la coltre di una apparente tranquillità.
Dal canto suo, Carta parla di “fase interlocutoria” nessun accordo insomma. E in ogni caso, in discussione ci sarebbe l’adesione al Pd e non una candidatura alle regionali. “Nessuno a titolo individuale o in rappresentanza della propria corrente è legittimato ad arruolare personalità esterne al partito, promettendo loro candidature senza l’avallo degli organismi del partito”, sbotta Salvo Baio che tira così le orecchie al Pd di Melilli. E ancora, “sia esponenti locali del Pd di entrambe le frazioni dell’AreaDem e dell’Area Orlando, sia dirigenti provinciali hanno in vario modo incoraggiato la candidatura di Carta. Ciò conferma quello che da tempo vado denunciando sulla degenerazione delle correnti, che si comportano come partitini nel partito, avvelenando il clima interno e appannando il ruolo esterno del Pd”. E come se non bastasse, Baio denuncia questo modo di fare “estraneo alla tradizione del Pd” e che “sta provocando un clima di tensione tra le correnti e in particolare in quella che fa riferimento a Pupillo, Giuca, Cutrufo e Firenze, l’ex minoranza con la quale è stata siglata, si fa per dire, la pace. Il motivo è chiaro: si teme che si voglia usare spregiudicatamente la candidatura di Carta contro Cutrufo.
La verità – dice ancora Baio – è che il partito stenta a formare con propri candidati una lista forte e rappresentativa del territorio. Il punto politico dirimente, secondo me, è che, dopo le dimissioni di Adorno, il partito non può restare acefalo e bisogna procedere, senza incertezze e tentennamenti, all’elezione del nuovo segretario”.
Le parole di Baio chiamano indirettamente in causa Bruno Marziano e la sua area. Sarebbe, insomma, la mano dietro l’ipotesi candidatura di Carta? “Leggo e sento da più parti che mi si attribuisce velatamente o esplicitamente la titolarità del percorso di ingresso nel Pd del sindaco di Melilli. Voglio allora chiarire che l’ho conosciuto personalmente appena qualche giorno fa, nel corso di un incontro cordiale che mi è stato chiesto”, si affretta a dire proprio Marziano. “Anche la nomina nella sua giunta di Flora Incontro esponente dell’area Orlando, di cui faccio parte, è il frutto di un percorso politico di interlocuzione col sindaco Carta avviato esclusivamente ed unitariamente dal circolo del PD di Melilli che ha visto prima nella precedente amministrazione l’ingresso del PD di Melilli nella maggioranza e in queste elezioni amministrative il sostegno esplicito del PD alla candidatura di Carta attraverso la presenza di una sua esponente nella lista”, prosegue l’ex assessore regionale. “Il problema del possibile ingresso del sindaco Carta nel Pd è dunque materia, come giusto che sia, di decisione degli organismi dirigenti e dovrà essere sottoposta agli organismi dirigenti provinciali del partito”.