Acquistati due taser per la Polizia Municipale, al via la sperimentazione della pistola a impulsi elettrici

La Polizia municipale ha acquistato due taser per una prima fase di sperimentazione di sei mesi, dopo che il Consiglio comunale ha approvato l’adozione dell’arma ad impulsi elettrici nel mese di giugno scorso al termine di diversi articolati dibattiti.
Una volta concluso il periodo di sperimentazione seguirà una relazione della Polizia Municipale al consiglio comunale, per comprendere se l’utilizzo del Taser avrà prodotto risultati tali da rendere fissa la dotazione di tale strumento, sempre su disposizioni del Prefetto.
L’acquisto è stato effettuato dalla ditta Axon Enterprise Italia, con sede a Roma, per un costo complessivo di 16mila euro oltre Iva. L’Opzione Taser 10 è composta da: 2 pistole a impulsi elettrici Taser 10, ad alta visibilità con laser verde (Class 2); 4 Pacco batteria tattico per Taser 10; 2 Fondine Safariland per Taser 10 (Rh — per destrorsi); 1 Fondina Safariland per Taser 10 (Lh — per mancini); 40 Cartucce Taser 10 Live Cartridge; 4 Caricatori Cartucce Live Magazine; 1 Docking station core +6 bay per Taser 10. Sono previste per 10 operatori 3 giornate di attività formativa suddivise in moduli teorici, volti alla completa conoscenza dei dispositivi e moduli pratici, con scenari operativi comprensivi di utilizzo dei dispositivi con cartucce da training e operative. La pistola a impulsi elettrici è un’arma propria in grado di proiettare fino a 8 metri di distanza due dardi, che restano collegati all’arma mediante fili conduttori di corrente elettrica erogata per un tempo non superiore a 5 secondi al fine di inibire tutte le funzioni motorie volontarie del soggetto raggiunto dai due dardi.
L’utilizzo della pistola a impulsi elettrici è previsto come estremo mezzo per rendere innocui soggetti estremamente agitati e aggressivi, armati con armi da sparo, taglio o similari o in possesso di corpi contundenti tali da determinare grave pericolo per l’incolumità pubblica e degli agenti.
“Il Taser – spiegava nei mesi scorsi il comandante della Polizia Municipale, Stefano Blasco – è uno strumento in uso presso quasi tutti i corpi di polizia. Va utilizzato in casi ben individuati e normati. Ha il vantaggio di non essere un’arma letale, tramortisce senza lesioni gravi o gravissime. Può essere utilizzato dagli agenti quando sono in funzione di servizio di ordine pubblico, magari a supporto delle altre forze dell’ordine.”