Addio a Totò Schillaci, il ricordo. “Uomo vero, al De Simone si emozionò insieme a noi”

 Addio a Totò Schillaci, il ricordo. “Uomo vero, al De Simone si emozionò insieme a noi”

La morte di Totò Schillaci getta un velo di tristezza su questo mercoledì di metà settembre. L’amato, amatissimo eroe delle mitiche notti magiche del mondiale del 1990 era un simbolo, un’icona. Siciliano di Palermo, orgoglio e riscatto di una terra che del sacrificio sa farne valore. Ecco allora la gavetta nel calcio minore, poi l’esplosione con Juve, Inter e infine la Nazionale.
Se ne è andato a 59 anni, strappato alla vita da un tumore al colon che aveva affrontato a viso aperto, ingaggiando una battaglia coraggiosa con il suo spirito indomito e un cuore generoso. Oggi l’Italia, non solo quella del calcio, lo piange.
Una perdita anche per suoi nuovi amici siracusani, i ragazzi speciali della Fondazione Sant’Angela Merici. Accanto a loro, nell’ultimo anno, lo si poteva frequentemente incontrare. Come quella volta al De Simone, era dicembre del 2023, con gli applausi di tutto il pubblico siracusano per Totò, testimonial di “Together for Inclusion”.
“Sin da quando è arrivato si è messo subito a disposizione, regalando sorrisi ed una gioia immensa ai nostri ragazzi”, racconta oggi Gaetano Migliore che, insieme a Lino Russo, ha creato un felice movimento di inclusione attraverso lo sport. “Ho incontrato un uomo vero, una campione nella sport e nella vita, una persona con una grande umiltà. Ci ha regalato emozioni che difficilmente potremo dimenticare. Mi resterà impresso il suo modo garbato di relazionarsi con i ragazzi, il vederlo parlare con loro di calcio, della vita, di cosa lo sport gli ha dato togliendolo dalla strada, facendo capire l’importanza dello sport e delle opportunità che si creano praticandolo. Mi ha colpito anche il modo in cui motivava i ragazzi a non arrendersi mai, a non perdere mai la speranza
davanti alle difficoltà della vita, a credere sempre in se stessi e di non permettere a nessuno di dire ‘Non puoi farcela’”.
Indelebile il suo sguardo. Non solo quegli iconici occhi spiritati, no. Quello sguardo che trasudava emozione. “Ho l’immagine dei suoi occhi pieni di gioia nel condividere quei momenti con i ragazzi. Vedere un Campione del suo calibro, abituato a palcoscenici internazionali, entrare al De Simone davanti ad uno stadio gremito ed emozionarsi è stato un momento unico”.
E poi le parole, quelle pronunciate poco prima di andare via da Siracusa. “Sai Gaetano, questi ragazzi mi hanno riempito il cuore di luce immensa”. Ciao Totò.

 

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