Agamennone ed Edipo Re: cinque sold-out in apertura, 80.000 biglietti venduti sinora

Cinque sold out nelle prime dieci giornate, 80.000 biglietti venduti sino ad ora: bastano questi due dati per raccontare della grande attesa per l’avvio della nuova stagione di spettacoli classici al teatro greco di Siracusa, quello del ritorno alla piena capienza ed alla “normalità” post pandemica. Domani e dopodomani le due “prime” – da settimane tutto esaurito – con le solite curiosità mondane che ruotano attorno a questi appuntamenti: gli ospiti vip, le personalità, gli abiti.
Su il sipario il 17 maggio con la prima di Agamennone di Eschilo, con la regia di Davide Livermore. La prova generale ha già “svelato” le scelte in fatto di costumi e scenografia: niente sandali e tuniche, per un ambientazione da inizio del secolo scorso, prima dell’inferno della guerra. Il che non significa stravolgimento del classico, anzi come ha spiegato Livermore – maestro del crossover – Agamennone è “vibrante ed estremamente attuale, motivo per cui va restituito in tutta la sua possanza e forza con un lavoro di altissima filologia”. I costumi sono di Gianluca Falaschi, le scene di Lorenzo Russo Rainaldi. L’idea è quella di un mondo che balla sull’orlo del precipizio, come purtroppo l’attualità della guerra russo-ucraina sembra suggerire.
Uno sguardo al cast: torna protagonista al teatro greco Sax Nicosia-Agamennone; Laura Marinoni festeggia i vent’anni dal suo debutto a Siracusa vestendo i panni di Clitennestra; Stefano Santospago (Egisto) infila il suo decimo spettacolo al Temenite. E poi: Linda Gennari (Cassandra), Maria Grazia Solano (Sentinella), Olivia Manescalchi (Messaggero), Gaia Aprea (Corifea), Maria Laila Fernandez, Alice Giroldini, Marcello Gravina, Turi Moricca, Valentina Virando (coro), Carlotta Messina e Maria Chiara Signorello (Ifigenia), Margherita Vatti (Elettra), Giuseppe Fusciello (Oreste), Diego Mingolla e Stefania Visalli (pianisti).
Il 18 maggio debutta il canadese Robert Carsen – alla sua “prima” da regista a Siracusa – con il suo Edipo Re di Sofocle, nella nuova traduzione di Francesco Morosi. Non ha nascosto la sua emozione particolare, rivelando come il suo primo contatto con l’affascinante teatro greco di Siracusa risalga a 25 anni fa.
“E’ la prima crime story della letteratura”, ha detto nei giorni scorsi Carsen, sfoggiando una buona padronanza dell’italiano. Nel cast (in ordine di apparizione) Giuseppe Sartori (Edipo), Rosario Tedesco (Capo coro), Paolo Mazzarelli (Creonte), Graziano Piazza (Tiresia), Maddalena Crippa (Giocasta), Massimo Cimaglia (Primo messaggero), Antonello Cossia (Servo di Laio), Dario Battaglia (Secondo messaggero), Elena Polic Greco (Corifea). Le scene sono di Radu Boruzescu, i costumi di Luis F. Carvalho, le musiche di Cosmin Nicolae, i movimenti e le coreografie di Marco Berriel. Il coro di Tebani dello spettacolo è costituito da 80 elementi.
Le due tragedie si alterneranno sino al 17 giugno, quando debutterà al teatro greco Jacopo Gassman, regista di Ifigenia in Tauride di Euripide. Doveva andare in scena nel 2020, la stagione che fu poi sospesa a causa del covid. Ma adesso è tutto pronto.