Agenas e Assessorato in visita nella Casa di Comunità e nell’Ospedale di Comunità del Trigona di Noto

Agenas e Assessorato in visita ispettiva nella Casa di Comunità e nell’Ospedale di Comunità del Trigona di Noto.
L’Asp di Siracusa, già dal 24 marzo scorso, ha reso operativi gli ambulatori medico e infermieristico con la presenza di medici di famiglia, specialisti ambulatoriali e personale infermieristico. Si tratta di un primato che sottolinea l’efficacia e la tempestività dell’operato della direzione aziendale dell’Asp di Siracusa per l’assistenza di prossimità ai pazienti cronici.
A prenderne atto sono stati gli ispettori dell’Agenas, Angelo Pellicanò e Valeria Mantenuto, e quelli dell’Assessorato regionale della Salute, il dirigente del Servizio 8, Francesco La Placa, e la collaboratrice Paola Sciarrotta.
La visita ispettiva è stata guidata dal direttore del Dipartimento ADISS aziendale, Anselmo Madeddu. su delega del direttore generale Alessandro Caltagirone.
“La concreta attivazione degli ambulatori medico e infermieristico, primi in Sicilia, rappresenta un passo fondamentale per la realizzazione del modello di Casa di Comunità previsto dal protocollo che abbiamo siglato con il direttore generale insieme ai medici di famiglie lo scorso 4 marzo – dichiara il direttore del Dipartimento ADISS Anselmo Madeddu – Siamo impegnati a proseguire su questa strada e l’interesse manifestato anche da altri medici di famiglia ci incoraggia a fare sempre di più. Agli ispettori abbiamo consegnato tutta la documentazione e fatto riscontrare i servizi attivati e le procedure adottate nel rispetto di una check list di 44 domande predisposta dalla Regione per la verifica dello stato dell’arte delle Case di Comunità pilota. Ringrazio i medici di medicina generale per l’entusiasmo che hanno manifestato durante la visita ispettiva e, grazie alla sinergia istituzionale tra Asp di Siracusa e Ordine dei Medici, abbiamo già previsto la calendarizzazione di una serie di incontri formativi per uniformare le modalità di azione e di assistenza che i medici di famiglia dovranno applicare in tutte le Case di Comunità nei confronti dei pazienti”.
“Questo modello di buone pratiche, che abbiamo inteso proporre come esempio da esportare in altre realtà e della cui piena operatività hanno preso atto gli ispettori di Agenas e dell’Assessorato regionale della Salute che ringrazio per il supporto – dichiara il direttore generale dell’ASP di Siracusa Alessandro Caltagirone – è il frutto di un lavoro di squadra e di una visione comune. Siamo orgogliosi di questo primo risultato e continueremo a lavorare per migliorare sempre di più l’offerta sanitaria del nostro territorio. L’entusiasmo e la passione dimostrati dai nostri professionisti e dai medici di medicina generale ci accompagneranno nella estensione di questo modello sperimentale a tutte le Case di Comunità e a tutta l’Azienda per garantire ai cittadini un’assistenza sanitaria di prossimità sempre più efficiente e qualificata. Ringrazio i medici di famiglia, gli specialisti, i Servizi Sociali del Comune di Noto, gli operatori dell’Azienda, le associazioni di volontariato e la Rete Civica della Salute per la disponibilità e l’impegno che stanno mettendo in campo al nostro fianco per la migliore riuscita di questo nuovo modello assistenziale che andremo sempre più a perfezionare e che presto, nei tempi stabiliti dalla normativa, sarà esteso a tutta la provincia di Siracusa”.