Agromafie, il ministro Piantedosi a Siracusa: “Contrastare falso made in Italy e criminalità”
Di “contrasto alle agromafie” si è discusso al Siracusa International Institute, nell’ambito della manifestazione DiviNazione Expo. All’appuntamento hanno partecipato diversi ospiti impegnati nella lotta contro le infiltrazioni mafiose nel settore agroalimentare.
Il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Chiara Colosimo, ha aperto i lavori sottolineato che la “Mafia 4.0 richiede un’analisi profonda. Abbiamo assistito a un passaggio da un approccio parassitario a uno imprenditoriale”, ha dichiarato, spiegando che l’attrazione criminale verso attività illecite genera un giro d’affari di circa 24,5 miliardi di euro. Colosimo ha inoltre ricordato che il settore agricolo è spesso vittima di fondi europei sottratti a imprenditori onesti. Tuttavia, ha evidenziato come il Decreto Ministeriale del 4 agosto 2023 sui controlli relativi ai premi PAC abbia rafforzato tali controlli.
Il Sottosegretario di Stato alla Giustizia, Andrea Delmastro, ha evidenziato l’impegno del Governo Meloni nell’adottare una serie di misure normative sulla contraffazione alimentare: “Le pene sono così basse che certamente non sono un deterrente da propositi criminosi, che se mafiosi non devono essere colpiti solo una volta, non due, non tre, ma due-trecento volte”.
Il Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, ha ribadito: “abbiamo il dovere, come istituzioni, di stare accanto agli imprenditori coraggiosi per consentire loro di fare bene la propria attività aziendale andando a conquistare nuovi spazi di mercato senza dover condividere la loro sorti con le organizzazioni criminali”.
Durante la prima sessione, l’ex Procuratore della Repubblica di Milano, Francesco Greco, e il professor Vincenzo Militello dell’Università di Palermo, Maria Rosaria Laganà, direttore dell’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e l’On. Jacopo Morrone, hanno discusso riguardo l’evoluzione della normativa penale legata alle attività mafiose nel settore.
Nella seconda sessione il Generale di Brigata Donato Monaco del MASAF ha introdotto i relatori, a cominciare da Felice Assenza, Capo del Dipartimento dell’Ispettorato centrale per la tutela della qualità dei prodotti agroalimentari del MASAF, il quale ha sottolineato l’importanza del coordinamento tra le forze di controllo nazionali e internazionali per contrastare le frodi agroalimentari. Al suo fianco, il Generale di Corpo d’Armata Andrea Rispoli dell’Arma dei Carabinieri, e il Contrammiraglio Giovanni Canu delle Capitanerie di Porto hanno approfondito l’importanza del presidio territoriale e della vigilanza continua per la sicurezza delle filiere agroalimentari.
Le conclusioni dell’evento sono state affidate al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha ricordato come “la criminalità organizzata ricavi il 10% del suo PIL dal settore agroalimentare. I danni di queste infiltrazioni – ha ricordato- non sono solo economici, ma anche reputazionali, poiché compromettono il prestigio del Made in Italy. Partendo dalla base normativa vigente, il Governo ha ulteriormente intensificato la pressione contro queste organizzazioni criminali. Inoltre con il ministro Lollobrigida è stato sottoscritto un protocollo d’intesa che consente di destinare i terreni confiscati alla mafia ai giovani agricoltori. Tra le azioni concrete, segnalo il progetto avviato dal Ministero degli Interni a Cassibile, vicino Siracusa, dove uno stabile è stato destinato ad ospitare 251 immigrati regolari, con l’obiettivo di tutelarli dallo sfruttamento”.