Airbnb “stoppa” gli annunci di immobili privi di CIN, dal 2025 fuori tutti gli irregolari

Airbnb non accetterà più annunci di strutture turistico-ricettive e immobili in locazione breve o turistica privi del Cin, il codice identificativo nazionale. Dopo l’adozione della normativa nazionale per regolamentare gli affitti brevi, la piattaforma ha informato gli host siciliani circa l’obbligo di registrazione presso il Ministero del Turismo e sull’intenzione di rimuovere nel 2025 gli annunci sprovvisti di codice. Per supportare gli host con gli adempimenti, Airbnb ha attivato una linea di assistenza dedicata in collaborazione con l’associazione Altroconsumo,  e ha lanciato una campagna per offrire linee guida e risorse aggiuntive.Il CIN-commenta Valentina Reino, Head of Public Policy di Airbnb Italia- rappresenta una soluzione semplificata e più fruibile per gli host rispetto alle normative locali frammentate, e consentirà alle autorità di avere maggiore trasparenza sulle dimensioni dell’ospitalità in casa nelle diverse aree geografiche. Siamo lieti di continuare a collaborare con il Ministero del Turismo in questa fase di transizione dai codici regionali al codice identificativo nazionale, con l’obiettivo comune di un’implementazione agevole a beneficio degli host della Sicilia, delle città e del Paese.” La maggioranza degli host italiani sulla piattaforma è composta da famiglie  che utilizzano Airbnb per generare un reddito supplementare, con un guadagno medio annuo di circa 4.000 euro nel 2023 . Due terzi (67%) degli host affermano che ospitare su Airbnb li aiuta a sostenere il crescente costo della vita e tre quarti (76%) dichiarano che la locazione non è la loro occupazione principale.  All’inizio di quest’anno, Airbnb ha introdotto nuovi strumenti per gli host che consentono di trattenere  le tasse automaticamente da Airbnb e versarle direttamente all’Agenzia delle Entrate.