Alessandro Schembari riconfermato alla presidenza di Confcooperative Siracusa
Alessandro Schembari riconfermato alla Presidenza della sede territoriale di Siracusa di Confcooperative Sicilia.
L’Assemblea Territoriale, ieri all’Urban Center, ha eletto per il quadriennio 2024-2027 Schembari ed il Consiglio Territoriale.
All’appuntamento di Siracusa ha preso parte il mondo della cooperazione, delle istituzioni, della politica, le associazioni di categoria, dei sindacati, segno di un clima in cui la volontà di condivisione e di una progettualità che coinvolga tutti i portatori di interesse del territorio è un punto fermo, al quale lo stesso Schembari, nell’ultimo anno e mezzo, ha lavorato con determinazione nel territorio.
“Diamo il via ad un quadriennio denso di sfide e opportunità per Confcooperative- le parole del riconfermato Presidente Schembari- Sarà un lavoro stimolante con il nuovo Consiglio Territoriale, che vede giovani insieme a persone -donne e uomini- di grande esperienza, con tutti i settori
del mondo della cooperazione ben rappresentati e con un occhio puntato sullo sviluppo turistico, obiettivo per il nostro territorio”.
Tra le sfide indicate da Schembari durante il suo intervento figura certamente quella legata alla transizione ecologica, “che vede direttamente
coinvolte le nostre cooperative agricole- ha evidenziato il presidente- In provincia di Siracusa ci occuperemo molto anche di turismo, con tutto ciò
che ruota intorno a questa grande possibilità di sviluppo: dalla portualità, sulla quale si aprono nuovi scenari, alla zona montana”.
Un riferimento, poi, al percorso che Confcooperative Sicilia sta portando avanti.
“Stiamo andando verso il futuro con spirito adattivo e stiamo dimostrando – al contempo di saperci guardare dentro- ha detto il presidente Schembari- Proseguiremo nel segno di un’evidente apertura ai giovani, al rinnovamento, valorizzando al contempo le esperienze. In questa direzione abbiamo iniziato il nostro processo di riorganizzazione, regionale e del territorio. Abbiamo il compito di far crescere una nuova classe dirigente a cui far comprendere e acquisire i valori della cooperazione”.