Alessia, disabile gravissima perde l’assistenza domiciliare: “Umiliati e disperati”
Alessia è una giovane siracusana, disabile gravissima. Dal 25 gennaio prossimo non avrà più alcuna assistenza domiciliare. La madre, Rosanna Tartaglia si è rivolta all’avvocato Marco Nocera perché sospendere il servizio destinato a sua figlia significa disperazione.
Alessia è affetta sin dalla nascita da lissencefalia con grave tetraparesi spastica, con grave ritardo psicomotorio, oltre che da disfagia, epilessia farmaco resistente e insufficienza respiratoria cronica in ventilazione meccanica invasiva tramite tracheostoma 24/24 e pratica alimentazione enterale attraverso PEG.
A causa della sua condizione di salute è classificata come disabile gravissimo, per questo ha goduto sino al mese di ottobre 2021 dell’assistenza domiciliare infermieristica per otto ore al giorno.
“Improvvisamente -racconta l’avvocato della famiglia- senza alcuna comunicazione da parte dell’ASP di Siracusa si è vista prima ridurre drasticamente l’assistenza a sole due ore al giorno sino alla data odierna in cui le è stato comunicato da terze parti che il servizio le sarebbe stato totalmente revocato dal prossimo martedì giorno 25 gennaio. La signora e la famiglia, umiliati a causa di questa situazione, sono ormai allo stremo delle forze e dal prossimo martedì si troveranno costretti ad assistere la figlia allettata per 24 ore al giorno ( la sua vita dipende da macchinari sia per la respirazione che per la nutrizione) senza alcuna competenza infermieristica il tutto con estremo pericolo di vita per la giovane Alessia”.
La richiesta è dunque quella di un intervento immediato a supporto di Alessia e della sua famiglia da parte dell’Asp. “Ricordiamo- conclude l’avvocato Nocera- che la legge regionale sull’assistenza domiciliare infermieristica in situazioni simili prevede l’assistenza h 24” .
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