Allarme droga, a Siracusa consumo elevatissimo. E crescono i reati legati agli stupefacenti

 Allarme droga, a Siracusa consumo elevatissimo. E crescono i reati legati agli stupefacenti

La provincia di Siracusa è tra le più “attive” in Italia, quanto a reati legati agli stupefacenti e quindi al consumo di droga. Un dato tutt’altro che lusinghiero e che, per certi versi, può sorprendere. Eppure emerge netto dall’ultima statistica elaborata dal “Sole 24 ore – Indice di Criminalità”.
Siracusa è settima in Italia, nonostante si tratti di un territorio dalla densità demografica di gran lunga inferiore rispetto ad altre province siciliane. Però precede Messina, Catania e Palermo ovvero le tre città metropolitane dell’Isola.
Messina, per entrare più nel dettaglio e rendere chiaro il paragone, è 33esima nella stessa classifica, Catania 47esima e Palermo 48esima. Siracusa è settima.
Giulia Guarino, Dirigente delle Volanti della Questura di Siracusa, spiega che questi dati sono conseguenza diretta dell’altissima richiesta di droga nel territorio. “Un consumo particolarmente elevato – conferma a SiracusaOggi.it – che coinvolge tutte le fasce d’età, sempre più anche i giovanissimi”.
Nella Top 30 delle province con più reati denunciati, Siracusa figura al 25esimo posto in Italia (su 106). Significa 14.139 denunce presentate, contro le 40.679 di Catania e le 45.451 di Palermo. L’emersione significativa è, in questo contesto, un aspetto positivo, analogo a quanto si registra per il numero di denunce di violenza di genere.
I dati che riguardano i reati per droga sono anche il risultato di un’attività antidroga particolarmente intensa sul territorio, più di quanto non accada in altre aree siciliane, e condotta in primo luogo proprio dalla Questura. Le forze dell’ordine sono ogni giorno impegnate in controlli specifici, con le principali piazze di spaccio al centro di interventi continui, quotidiani, costanti. E arrivano sequestri, denunce, segnalazioni, arresti. Questo fa si che il fenomeno emerga in maniera importante.
Tornando alla causa principale di questo stato di cose, secondo la disamina della Dirigente delle Volanti, “è senza dubbio l’altissima domanda. Al consumo di droga e soprattutto di alcune tipologie di stupefacenti, crack in testa, sono poi connessi altri reati, commessi proprio per dare a chi li compie la possibilità di acquistare droga”. Un circolo vizioso, insomma. “Il crack – prosegue Giulia Guarino – incide fortemente sulle capacità mentali di chi lo consuma, determinando effetti di gran lunga peggiori rispetto ad altre droghe, come la marijuana, e forme di dipendenza elevatissime. I nostri interventi continui tolgono alle organizzazioni criminali denaro, arrecano danni, tolgono uomini. Perché l’offerta cessi, però, dovrebbe fermarsi la domanda. Una cosa è certa – aggiunge – noi siamo e saremo ogni giorno in luoghi come via Santi Amato, perché quella via è dello Stato non degli spacciatori. Questo affermiamo con la nostra presenza costante”.

 

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