Alta tensione a Priolo, il gruppo Biamonte attacca: “Nessuno mistifichi la realtà”

“Nessuno si illuda di mistificare la verità”, è il monito lanciato dal gruppo consiliare di Identità Priolese. “Non siamo noi a non saper accettare la sconfitta ma è l’attuale sindaco, con il gruppo Siamo Priolo, che non sa accettare la vittoria, dal momento che non si sanno confrontare e si sentono solo perseguitati”, dicono i consiglieri del movimento che fa capo ad Alessandro Biamonte.
A Priolo sono i giorni dei “veleni” a Palazzo di città, dopo la diffusione sui social di conversazioni privati ed altri elementi che hanno sollevato perplessità e prese di posizione su alcune scelte compiute in particolare dagli uffici delle politiche sociali. “Abbiamo invitato il sindaco di Priolo Gargallo a relazionare circa la sussistenza delle dichiarazioni e registrazioni di un funzionario del II settore e sugli eventi riportati nei social dai blogger, di evidente dominio pubblico”, raccontano i consiglieri di opposizione. “In riferimento al post pubblicato oggi sui social da parte dell’assessore ai servizi sociali, coinvolto nei suddetti eventi, facciamo presente di non giustificarsi cercando di attribuire responsabilità politiche a coloro che hanno perso la campagna elettorale: non gli rende merito, né tantomeno giustizia. Sarebbe stato più onesto ed elegante chiarire ai cittadini ed eventualmente denunciare il tutto alle autorità competenti, per eliminare qualsiasi dubbio sull’ onorabilità del suo operato e su quello dell’amministrazione”.
Dal canto suo, il sindaco Pippo Gianni esclude “qualsiasi coinvolgimento personale nella vicenda”. Ai suoi legali ha dato mandato di denunciare i “veleni” all’autorità giudiziaria. “Ho chiesto anche che vengano avviate le procedure del caso da parte dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari, per accertare eventuali responsabilità da parte dei dipendenti interessati”, aggiunge il primo cittadino di Priolo.
“Siamo certi che sarà fatta chiarezza nelle sedi opportune ed auspichiamo che ciò venga fatto al più presto, al fine del sereno proseguo dell’attività amministrativa, che possa svolgersi nell’esclusivo interesse di Priolo e senza delegittimazioni, diffamazioni ed altri atteggiamenti di dubbia liceità”, dicono in una nota i consiglieri comunali di Siamo Priolo.