Amarezza Confindustria Siracusa, il ministro in visita non trova tempo per un incontro
Trapela un retroscena non da poco sulla giornata siracusana del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. Nel giro di poche ore ha incontrato sindaci e associazioni ambientaliste, cittadini ed autorità. E con loro ha parlato di bonifiche ed ambiente. Non ha, però, incontrato quegli industriali a cui pure si è rivolto, invitandoli a seguire il nuovo metodo per il risanamento ambientale presentato con il coinvolgimento di Eni Rewind (ex Syndial).
Da Confindustria Siracusa filtra un certo malumore. Nessuna dichiarazione ufficiale, le bocche sono cucite. Di sicuro però l’associazione degli industriali non ha gradito di essere stata tagliata fuori dai momenti di confronto ufficiali. Pare che dalla sede di Scala Greca sia partita nei giorni scorsi una richiesta di incontro con il ministro in occasione della sua visita a Siracusa. Dall’entourage di Costa avrebbero però inviato come risposta un educato “non è possibile, troppi impegni”.
Il fatto poi che il tempo per andare in Eni ci sia stato, pare abbia creato più di un malumore. Come se dal ministro fosse indirettamente arrivata una indicazione circa l’esistenza di un interlocutore privilegiato, che sarebbe poi un’azienda a partecipazione statale. Fuori dalla porta Lukoil (che pure il ministro cita), Sonatrach, Air Liquid, Sasol. Non sfugge dai nomi che si tratti di gruppi stranieri. Una scelta operata per “stimolare” una corsa alle bonifiche, dando un esempio “italiano”? Una nuova gerarchia? Una scelta casuale? Tutto possibile.
Il sistema promosso dal ministro Costa ha comunque un precedente. Nel 2011 Isab siglò un accordo con il ministero dell’Ambiente in tema di bonifiche, con un investimento da 30 milioni di euro che si andarono ad aggiungere ai 10 già spesi. Interventi per risanare aree all’interno del vasto sito industriale, sotto il controllo ministeriale ed oggi quasi del tutto completati.