Angge ritrova la sua bici rubata, il ladro ci ‘ripensa’ dopo l’accorato appello

 Angge ritrova la sua bici rubata, il ladro ci ‘ripensa’ dopo l’accorato appello

Non ci avrebbe scommesso un euro ma la speranza- e forse molto più la disperazione- l’avevano spinta a lanciare un accorato appello attraverso i social. Angge, giovane mamma di un bimbo disabile, la settimana scorsa ha subito il furto della sua bici a pedalata assistita, unico mezzo di trasporto per lei e per suo figlio. Si trovava su una panchina, nei pressi della scuola che frequenta il bambino e, mentre faceva colazione, qualcuno le ha sottratto la bici, parcheggiata alle sue spalle. Tutto si era consumato in pochi istanti. Senza quella bici, ci aveva raccontato Angge, il suo bambino non poteva più andare a alle sedute di terapia, di cui ha bisogno, non si poteva più raggiungere la scuola e nemmeno il posto di lavoro. Un vero guaio. SiracusaOggi.it ed FMITALIA hanno dato voce all’appello di Angge. Il tentativo era soprattutto quello di far conoscere la storia di questa mamma e del suo bambino a chi aveva rubato quella bici, nella speranza che tornasse sui propri passi e che facesse in modo che quella bici, peraltro appositamente attrezzata per le esigenze del bambino, tornasse alla sua proprietaria. Mentre sui social qualcuno ipotizzava di avviare una raccolta fondi per comprarle una bici nuova, un messaggio ha cambiato tutto. Una persona chiedeva di essere subito richiamata perché aveva qualcosa di importantissimo da dirle. Angge ha risposto, sperando potesse trattarsi di buone notizie. Lo erano. La persona che l’ha contattata, le ha detto che la sua bici era stata ritrovata, nella zona della Borgata, e che qualcuno gliel’avrebbe riconsegnata. “Non potevo crederci- commenta felice Angge – Da un lato mi sentivo speranzosa, contenta; dall’altro, nutrivo preoccupazione. Era tutto vero. La bici mi è stata restituita. Mio figlio era felicissimo. La vita può ricominciare e voglio ringraziare tutti coloro i quali si sono interessati in questi giorni. Tante persone ci hanno manifestato solidarietà e l’intenzione di darci una mano in qualche modo. Ringrazio Dio e ringrazio tutti”.
Questa è una storia a lieto fine, le più belle da raccontare.

 

Potrebbe interessarti