Anni di non scelte, il triste declino dell'ex carcere borbonico. Provocazione: abbattetelo
Abbiate pietà di quell’edificio: abbattetelo. Ovviamente è una provocazione e nessuno può realmente pensare di buttare giù una costruzione storica e tutelata, quale è l’ex carcere borbonico di Siracusa. Certo mette una profonda tristezza vederlo così in balia di un destino di abbandono e trascuratezza. Cadono gli intonaci, cadono le recinzioni ed i cancelli d’ingresso, a due passi dal mercato di via De Benedictis. Neanche un sequestro penale ha spezzato questa routine che permette che vadano in malora strutture storiche e di pregio, specie se di proprietà di enti pubblici.
La casa con un occhio troneggia in Ortigia dal 1854 ed è un edificio vuoto dal 1991, per effetto del terremoto di Santa Lucia e la costruzione della nuova casa circondariale di Cavadonna. E’ di proprietà della ex Provincia Regionale, oggi Libero Consorzio. Nei primi anni del 2000 sono state investite risorse per il rifacimento in particolare di tetti e soffitti. Milioni di euro di soldi pubblici a vuoto, visto che poi l’edificio è tornato nell’oblio anche di una politica che non sa assumersi l’onere di decidere. Albergo no, contenitore culturale si. Una destinazione d’uso che, ovviamente, fa scappare qualunque eventuale investitore privato. Senza certezza di “recuperare” l’investimento iniziale, chi potrebbe mai presentare un’offerta alle periodiche aste pubbliche per l’alienazione di beni immobili del Libero Consorzio, puntualmente deserte? La quotazione attuale è di 3,7 milioni di euro per un rudere da ricostruire, dentro e fuori.
E mentre studiosi statunitensi vengono a studiare la struttura panottica del cortile interno, all’esterno è un trionfo di spazzatura abbandonata e vigilanza mancata. Chi vuole, specie con il cancello abbattuto, entra.
Sembra una sorta di maledizione: Siracusa ha tante bellezze da non riuscire a gestirle. E allora, provocatoriamente, abbattetelo se l’unico destino in mente per l’ex carcere borbonico è attendere il suo disfacimento. Come per l’ex Cinque Piaghe, l’ex ostello della Gioventù, la ex Casa del Pellegrino, l’ex Autodromo. Ex, ex, ex. Il passato che passa senza diventare mai futuro.
Vi riproponiamo il servizio realizzato nel 2015, all’interno dell’ex carcere borbonico di Siracusa.