Antica città sommersa a sudest di Portopalo? La suggestione corre sui social. “Spedizione in estate”

 Antica città sommersa a sudest di Portopalo? La suggestione corre sui social. “Spedizione in estate”

Ha un forte potere suggestivo la notizia rilanciata da alcuni siti web e diventata virale grazie ad alcuni post sui social network, secondo la quale sarebbe stata scoperta una città sommersa ad una quarantina di chilometri a sudest di Portopalo. E’ stato l’ingegnere civile André Chaisson, specializzato nella realizzazione di mappe e carte topografiche e ricercat5ore dei misteri del passato, ad affermare di avere scoperto i resti di un’antichissima città che giacerebbe ad una profondità di 135 metri. Le ha dato anche un nome (Telepylos) in un post pubblicato sul sito di Graham Hancock, un giornalista, scrittore e ufologo britannico, noto principalmente per le sue opere di carattere pseudoarchelogico.
In assenza di prove documentali – foto in immersione o altro – ci si basa sulle mappe dei fondali del Mediterraneo, tratte da un sito online (Emodnet). L’ipotesi, ma si badi bene è appunto un’ipotesi, è che le rovine risalirebbero a circa diecimila anni fà. In quel tempo il livello del mare era più basso e la costa siciliana si estendeva sino a quella distanza. Non è la prima volta che si parla di una città sommersa poco distante da Portopalo. Già il catanese Rosario Pappalardo aveva localizzato i presunti resti.
Dalle mappe dei fondali pare si possono scorgere forme che richiamano un porto, una larga struttura rettangolare e quello che potrebbe essere un canale artificiale lungo una cinquantina di chilometri. Recenti scoperte, come ad esempio quella di Gobekli-Tepe, dimostrerebbero la possibilità di sorprendenti rinvenimenti tali da riscrivere in parte le attuali conoscenze storiche e geografiche. Solo una spedizione archeologica condotta con sub professionisti potrà però confermare o meno quella che oggi si presenta come una forte suggestione.
E ad annunciarla è il siracusano Fabio Portella, ricercatore e ispettore onorario della Soprintendenza del Mare. “Questa estate controlleremo i fondali e verificheremo in profondità”, annuncia alla redazione di SiracusaOggi.it. “Ritengo che sia estremamente improbabile trovare lì manufatti umani. E’ una bellissima suggestione e vale la pena verificarla. E allora questa estate faremo delle immersioni nelle acque internazionali. C’è molta corrente, la visibilità è poca. Potrebbero aiutare strumenti come il rov, un robottino subacqueo dotato di sonar e telecamere. Se la scoperta risultasse reale, sarebbe una cosa eccezionale. Ma non ho molte aspettative, onestamente”, spiega ancora Portella, noto per le tante scoperte nei fondali siciliani (archeologiche e di relitti sommersi).
Cosa sono allora quei rilievi che paiono dare forma a strutture di un’antica città sommersa? “In quella zona, come sanno bene i pescatori di Portopalo e Pozzallo, ci sono dei gradoni naturali. La loro forma potrebbe creare delle suggestioni ed ingannare i rilievi di superficie. Siamo nei pressi della risalita della scarpata ibleo-maltese, un abisso profondo diversi chilometri. La risalita arriva ad un grande pianoro, noto come ‘banco dei cattivi’. Ho già individuato dei relitti proprio nei pressi della presunta città sommersa. Questa estate, quindi, andrò a verificare e controlleremo i fondali”.

 

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