Area di sosta di via Damone, “tempesta in un bicchiere d’acqua”
“Tempesta in un bicchiere d’acqua”. Così il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, liquida la querelle sull’area di sosta realizzata in via Damone. L’opposizione, con una interrogazione a firma di Fernando Messina ed Ivan Scimonelli, ha fatto emergere come il parcheggio sia stato realizzato in una zona in cui il Prg prevedeva invece area a verde e giochi. Da qui il timore di dover chiudere l’area di sosta – come esplicitamente consigliato dal Rup – per scongiurare un procedimento per abuso edilizio.
“In questa storia, per mettere me in cattiva luce c’è chi ha deciso di fare del male ai siracusani”, ha detto in conferenza stampa Italia. “La difformità urbanistica? Sono sorpreso che un Rup non sapesse del progetto che ha più di 12 anni. Proveremo comunque a dipanare la matassa, a partire dal fatto che aree destinate a verde possono essere utilizzate per simili attività. Chiudere? Al momento giudico l’interesse dei cittadini e dei commercianti preminente, rispetto a quello che sembra apparentemente cavillo burocratico. Se dirigente responsabile e tecnico hanno compiuto abusi, ne risponderanno. Io non sono esperto di urbanistica ma c’è del verde in quell’area di sosta dove abbiamo piantumato alberi. E non abbiamo asfaltato.. Se ci sono cose da affrontare urbanisticamente, lo faremo. Per noi, quell’area a verde può essere impiegata anche per la sosta delle auto”.