Arpa Sicilia conferma la piena balneabilità del litorale priolese, anche dopo vicenda Ias
All’indomani del sequestro del depuratore consortile e l’accusa della Procura di Siracusa (disastro ambientale, ndr), il Comune di Priolo ha chiesto ad Arpa maggiori informazioni a garanzia della balneabilità del litorale priolese. “In merito agli ultimi eventi che stanno interessando il territorio e che vedono coinvolto l’impianto di depurazione Ias – hanno fatto sapere il sindaco Pippo Gianni e l’assessore all’Ambiente, Santo Gozzo – l’Arpa ha comunicato che, sia nei precedenti atti d’autorizzazione allo scarico che nel recente provvedimento Aia, la stessa Ias era ed è tenuta ad effettuare periodicamente campionamenti delle acque marine per verificare la rispondenza delle stesse ai parametri consentiti per legge, trasmettendo gli esiti agli uffici regionali e ad Arpa Sicilia”.
L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, dal canto suo, ricorda che “il depuratore Ias è dotato di condotta sottomarina di scarico lunga circa 1750 metri, con sbocco a 35 metri di profondità, e che i prelievi in prossimità dello scarico sono effettuati alla profondità di 30 cm dalla superficie e ad una distanza di 100 metri dal punto o dai punti di scarico, comprese le zone ubicate a valle del punto di scarico rispetto alla direzione della corrente”. Quanto all’ultima relazione, datata 30 dicembre 2021, “non emergono alterazioni delle caratteristiche qualitative delle acque marine prese in esame o effetti negativi sullo stato di salute dell’ambiente marino, dovuti all’attività di scarico a mare”.
Anche il Ministero della Salute, in seguito alle recenti analisi di campionamento effettuate, “ha certificato la balneabilità e la qualità eccellente delle acque di Marina di Priolo”, ricorda il sindaco Pippo Gianni.