Asacom, problema risolto? “Nessuna soluzione dalla Regione, fondi sempre insufficienti”
Le somme annunciate dalla Regione per il servizio Asacom “non risolvono il problema e non consentono, in provincia di Siracusa, l’avvio del servizio con il nuovo anno scolastico”.
Confcooperative, con il presidente della sede territoriale, Alessandro Schembari non appare sollevata dalle dichiarazioni dell’assessore regionale della Famiglia, Nuccia Albano,che nulla cambierebbero rispetto all’allarme lanciato ieri con LegaCoop e Anffas.
“Questi fondi- spiega Schembari- sono stati stanziati ad inizio anno per un totale di poco più di 27 milioni di euro. Ne sono stati erogati in prima battuta 13 milioni e mezzo, poi altri 9 milioni ad Aprile, su richiesta dei Liberi Consorzi Comunali. Mancava il residuale di 4 milioni e mezzo, somme liquidate nei giorni scorsi. A questi importi erano stati aggiunti nel frattempo 2,9 milioni di euro”.
Circa 30 milioni, dunque, su base regionale per i servizi da finanziare, non solo Asacom, ma anche Trasporto degli studenti disabili, convitti, semi-convitti.
Fondi che, secondo le cooperative, sulla base di quanto appreso dagli uffici dell’ex Provincia, non sono sufficienti per coprire i costi del servizio. Potrebbero esserlo se riguardassero solo l’assistenza alla comunicazione e non anche gli altri servizi collegati.
Nel caso specifico locale, inoltre, le somme erano già state impegnate dal Libero Consorzio e usate attraverso anticipazioni di tesoreria. Le nuove liquidazioni, pertanto, andranno a onorare l’impegno con la banca che ha anticipato le somme.
Si riparte, insomma, praticamente da zero e il Libero Consorzio Comunale di Siracusa continua a non poter coprire la chiusura dello scorso anno scolastico e tantomeno l’avvio del prossimo.
Le ex Province dovrebbero compartecipare. Alcuni enti hanno stanziato dei fondi , disponendone. Ragusa, per fare un esempio, ha aggiunto un milione di euro. Siracusa, con la situazione finanziaria in cui versa, non può farlo e, secondo indiscrezioni, non sarebbe nemmeno convinta che la compartecipazione sia dovuta.
Intanto il deputato regionale Tiziano Spada del Pd risponde “presente” all’appello lanciato alla deputazione siracusana da Confcooperative, LegaCoop e Anffas, ssicurando “una battaglia serrata per non lasciare in difficoltà – afferma – 320 famiglie e per garantire ad altrettanti ragazzi il diritto allo studio”.
Il parlamentare regionale spiega: “Alla base di questa criticità, che ancora una volta si presenta alla vigilia dell’inizio dell’anno scolastico, ci sarebbe la mancanza di circa un milione e 200 mila euro per avviare il servizio, ovvero la quota di compartecipazione dell’ex Provincia regionale. Ma – aggiunge Tiziano Spada – quello di Siracusa è l’unico Libero consorzio della Sicilia in dissesto. Per cui non reputo opportuno che sia trattato come gli altri dell’Isola, anche perché, ancora una volta, a pagarne le conseguenze sarebbero sempre e soltanto i cittadini di Siracusa. Anzi, proprio quei cittadini per i quali alcuni servizi, come questo dell’assistenza all’autonomia e alla comunicazione, risultano essenziali per l’inclusione scolastica”.
Il deputato regionale assicura di avere “avviato tutte le interlocuzioni necessarie per giungere quanto prima ad azioni mirate e oculate che consentano di risolvere questa criticità. Perché è inconcepibile che, ancora oggi, per tanti ragazzi disabili, concetti preziosi e fondamentali come diritto allo studio e inclusione scolastica, restino solo belle parole e non si tramutino in fatti come, fortunatamente avviene, anche in Sicilia, nella stragrande maggioranza dei casi”.
Nei prossimi giorni, a Siracusa, si dovrebbe svolgere un incontro tra le parti in causa, proprio con i deputati regionali, l’Anci, l’ex Provincia, allo scopo di individuare la strada da percorrere per risolvere il problema anche in prospettiva.