Asp, ancora i commissari. Gilistro: “Centrodestra senza pudore, sanità ostaggio della politica”
“La proroga dei commissari della sanità è la certificazione del pantano in cui è finita la sanità siciliana, preda della insaziabile logica ‘spartizionistica’ del centrodestra. I partiti che sostengono il governo Schifani non riescono a trovare un accordo e a farne le spese è l’intera assistenza sanitaria siciliana, che rimane impantanata. E dire che le emergenze non mancherebbero: il nuovo ospedale di Siracusa, le liste d’attesa, la carenza di medici, la medicina del territorio. Solo per citarne alcune. Ma per Schifani e i suoi una poltrona val bene l’immobilismo”. Così il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S), componente della Commissione Sanità dell’Ars, commenta la proroga dei commissari fino a gennaio 2024.
“Questa battaglia che il centrodestra sta conducendo al suo interno per spartirsi nomine e incarichi straccia l’ultimo pezzo di pudore che la politica siciliana poteva mantenere. Noi del M5S continuiamo a ripetere, purtroppo inascoltati, che se si vuole il bene della sanità siciliana, la politica deve restarne fuori”.
Con un nuovo dietrofront, il governo regionale ieri ha prorogato i manager delle aziende sanitarie e ospedaliere pubbliche siciliane fino al 31 gennaio 2024. La decisione arriva “per garantire la continuità gestionale e funzionale degli enti sino al completamento della procedura di selezione dei nuovi direttori sanitari e amministrativi”, si legge in una nota della presidenza della Regione. “La proroga potrà avere una durata inferiore nel caso in cui le procedure di nomina vengano completate prima della scadenza”, spiega il presidente Schifani. Ma a meno di novità, il complicato risiko per la nomina dei manager della sanità siciliana non avrà soluzione prima del prossimo anno. Sino alla fine di gennaio 2024, quindi, Salvatore Lucio Ficarra resta al comando dell’Asp di Siracusa.
La proposta di proroga è stata sottoposta alla giunta regionale anche a seguito di un parere dell’Avvocatura distrettuale di Palermo, in risposta a una richiesta di chiarimento da parte dell’assessorato, in merito alla possibilità di incarichi da direttore ai soggetti in quiescenza.
Eppure, ad inizio ottobre il governo Schifani si diceva certo di riuscire a nominare i manager delle aziende sanitarie e ospedaliere pubbliche siciliane “entro la scadenza degli attuali mandati”.