Siracusa. L'Annunciazione non c'è più, trasportata a Palermo: che gaffe sul trasloco
Sotto una timida pioggia, l’Annunciazione ha lasciato Siracusa. In coda ad una giornata frenetica condita da esposti, carabinieri del Nucleo Tutela Artistica, fastidio montante a Palermo alla fine il delicatissimo dipinto di Antonello da Messina è uscito dalla Galleria Bellomo per aggiungersi, proprio nel capoluogo regionale, agli altri capolavori in mostra a Palazzo Abatellis.
Sorprendenti le modalità di trasporto per un dipinto estremamente fragile e considerato dalla stessa Regione (con decreto del 2013) “inamovibile”. Chiuso in una cassa, su di un carrellino, è stato trasportato a braccia sino al mezzo blindato che lo ha poi condotto a Palermo. Non esattamente quel dispositivo moderno e sicuro che aveva garantito l’assessore regionale Tusa per un dipinto assicurato per 30 milioni di euro. Il responsabile dei Beni Culturali si è preso una enorme responsabilità e non solo politica, disponendo d’imperio il trasferimento. E a poco o nulla è valsa la timida opposizione del direttore del museo, Lorenzo Guzzardi, che non ha firmato per il trasporto. Clicca qui per il video.
Il Comitato “Nessuno Tocchi Antonello” (Salvo Salerno, Corrado Giuliano, Palo Giansiracusa etc) ha presentato un esposto che ha spinto i Carabinieri del Nucleo Tutela Artistica a valutare nel dettaglio ogni passaggio e ogni aspetto della vicenda. Per il momento, però, il quadro non c’è più. Tornerà a fine febbraio 2019.
Mariarita Sgarlata, oggi consigliera del ministro dei Beni Culturali, nel 2013 era al posto di Tusa e con decreto stabilì le 23 opere inamovibili: c’era anche l’Annunciazione. Cinque anni dopo, uno dei suoi successori, ignora quel provvedimento. Anche nel 2016 la Sgarlata aveva alzato la voce, mostrando la sua contrarietà al prestito dell’Annunciazione a Palermo.