Ati Siracusa, corsa contro il tempo: costituzione o commissariamento
E’ una nota dell’Assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, a firma del capo di gabinetto Rosaria Barresi ad aver messo in allerta i comuni aderenti all’Ati di Siracusa, l’ambito territoriale idrico, alle prese con un interminabile iter verso la costituzione della prevista società pubblica. Nelle scorse ore si è fatta strada l’ipotesi di un possibile commissariamento. In realtà, sebbene l’eventualità esista perché prevista, non si tratterebbe di un evento probabile secondo i sindaci dei comuni interessati (e nemmeno di un problema soltanto siracusano, sebbene non valga, in questo caso, la regola del mal comune, mezzo gaudio). Tutto parte da una nota inviata alle Ati di Siracusa , Catania, Messina, Palermo, Ragusa e Trapani dall’Assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità. Suona certamente come un ultimatum e ricorda- la firma è del capo di gabinetto Rosaria Barresi- che in caso di ambiti territoriali inadempienti, la Regione dovrebbe provvedere al commissariamento. Nel caso in cui la Regione non lo facesse, subentrerebbe direttamente Roma, sostituendosi e adottando il medesimo provvedimento. Nessuna alternativa, quindi, in effetti. Alle Ati sono concessi tre giorni di tempo per produrre un rendiconto del percorso svolto fino a questo momento e relativo alla costituzione. L’Ati di Siracusa è in ritardo- questo è evidente- frenata dalla mancata adesione di Carlentini- e in parte dalla posizione assunta da Palazzolo, che pur approvando, infine, l’adesione, ha adottato una linea critica dal punto di vista giuridico. Durante l’incontro che si è svolto in prefettura con l’assessore regionale Di Mauro, tuttavia, i toni non avrebbero lasciato intuire alcun intendimento che potesse lasciar supporre un imminente commissariamento. Più probabile, secondo indiscrezioni, che la nota sia frutto della volontà del nuovo governo regionale di farsi un quadro chiaro della situazione. L’Ati di Siracusa sarebbe nelle condizioni di evitare il commissariamento: basterebbe costituire la società pubblica che gestirà il servizio. Insomma, basterebbe fissare un appuntamento. Di certo, la circolare mette fretta e ricorda che le tempistiche sono state fino ad oggi fin troppo dilatate.