Augusta. Beni per 3 milioni di euro sequestrati a società consortile, contestata l'evasione fiscale
Beni per tre milioni di euro sono stati posti sotto sequestro agli amministratori della Set Impianti Group. Si tratta di una società consortile dell’hinterland megarese che opera nel settore dei montaggi industriali di strutture metalliche.
Il provvedimento di sequestro preventivo è stato eseguito dalla Guardia di Finanza di Siracusa, su delega della Procura. A dare il via alle indagini, verifiche della Compagnia di Augusta che avevano consentito la constatazione di mancati versamenti delle imposte, sia dirette che indirette. Anche il successivo atto di contestazione formulato dall’Agenzia delle Entrate ha confermato il quadro complessivamente già delineato dalle Fiamme Gialle.
Si è così mossa la Procura che ha ricostruito il quadro debitorio della società costituita nel 2012 con scopi consortili e senza fine di lucro.
Sarebbe stato accertato che l’amministratore del Consorzio Set Impianti Group, come in passato la parallela Set Impianti srl, nell’anno 2013 non avrebbe versato ritenute fiscali operate ai propri lavoratori per 700mila euro ed omesso di versare Iva per quasi 400mila euro.
Ma la fetta più consistente sottratta all’erario è stata rilevata nell’anno 2014, in cui
l’amministratore del Consorzio, nel frattempo sostituito, avrebbe omesso di versare Iva per 1,9 milioni di euro.
Le mirate indagini patrimoniali, condotte con l’ausilio di banche dati e interrogazioni all’Anagrafe dei Rapporti sui conti correnti del Consorzio e su quelli nella disponibilità degli amministratori che si sono alternati, hanno consentito alla Guardia di Finanza di fornire alla magistratura prove e materiale necessario affinché il Giudice per le
Indagini Preliminari – Andrea Migneco – potesse emettere un provvedimento di
sequestro preventivo dei conti correnti bancari intestati al Consorzio e, per equivalente, i beni mobili e immobili riconducibili al patrimonio personale dei due amministratori, compresi i depositi bancari e postali a loro riconducibili per un valore corrispondente all’evasione fiscale accertata.