Augusta. Nessuna intesa sui 51 pulizieri della Marina: "Niente forzature o tutto può succedere"
Ancora nessuna schiarita nella vicenda dei 51 lavoratori che si occupavano delle pulizie all’interno della base della Marina Militare di Augusta. Anche l’incontro con l’azienda che si è aggiudicata il nuovo appalto, la Lamper Fm srl di Roma, si è concluso con un nulla di fatto. “Il rischio adesso è che i lavoratori che sono stati licenziati dal 1 maggio possano reagire in maniera inconsulta”, dice non senza preoccupazione Stefano Gugliotta, della Filcams Cgil.
“Hanno sentito mille promesse ma non si è mosso nulla. Ora la beffa di vedersi soffiare il posto di lavoro. Qui si rischiano anche conseguenze di ordine pubblico. Lo abbiamo detto al Prefetto. E la Marina Militare, come ente committente, non può restare a guardare”.
Il 26 maggio a Roma ci sarà una manifestazione nazionale, sotto il Ministero della Difesa. Parteciperà anche una delegazione da Augusta.
Dalla base megarese, intanto, trapela il malcontento di parte del personale civile che riscontra condizioni di scarsa pulizia nei locali.
La Lamper Fm ha illustrato le condizioni del nuovo appalto: contratto a ore con la ripartizione ai 51 lavoratori di Augusta del monte ore disponibile per una media di circa 5 ore settimanali.
Netto il rifiuto dei sindacati. “Il contratto nazionale prevede un ingaggio minimo di 14 ore settimanali. Umiliante la proposta di assunzione per un lavoro che li impegnerebbe per 45 minuti giornalieri”, spiega ancora Gugliotta.
L’azienda, in alternativa, ha proposto di ridurre l’organico dagli attuali 51 lavoratori a circa 30 unità, per arrivare a circa 10 ore settimanali. “Inattuabile”, la replica dei sindacalisti.
Con le posizioni quindi ancora distanti, il rischio è che la Lamper Fm srl possa, in assenza di un accordo, ricorrere a suo personale. “Una forzatura che potrebbe avere conseguenze imprevedibili”, ricorda ancora Gugliotta.