Augusta. Pochi giorni alla chiusura dello sportello Inps, la Cisl: "Grave danno al territorio"
Un nuovo appello, a pochi giorni dalla chiusura dello sportello Inps di Augusta. Questa volta parte dalla Cisl territoriale, attraverso i segretari generale, Paolo Sanzaro e della Funzione pubblica, Daniele Passanisi. Le prime sollecitazioni indirizzate alle istituzioni locali per scongiurare il rischio di chiusura dello sportello dell’Istituto nazionale di previdenza di Augusta sono rimaste, ad oggi, lettera morta. “Chiudere l’Inps significherebbe continuare quell’opera di smantellamento nei confronti della città – tornano a dire Sanzaro e Passanisi – Prima l’Agenzia delle entrate, quindi il nuovo assetto ospedaliero, quindi il commissariamento del Comune, sono già tre tasselli preoccupanti per Augusta. Un depotenziamento continuo di una realtà che resta trainante per l’economia provinciale. Privarla di alcune presenze dello Stato, significa svalutarne il prestigio, l’autorevolezza e la stessa appetibilità per gli investitori. Le scelte dell’Istituto di previdenza – continuano i due segretari – non tengono conto del bacino di utenza seguito dallo sportello di Augusta e lo paragonano, nel programma di riduzione dei costi, a quello di un piccolo centro della provincia di Agrigento. Chiudere una sede che serve oltre 60 mila utenti è una scelta antieconomica e crea disagi ad un intero territorio”.