Augusta. Ufficiale della Marina Militare arrestato per concussione, parla il suo avvocato. "Prove da verificare"
E’ sereno anche se turbato l’ufficiale della Marina Militare in servizio ad Augusta, posto ai domiciliari con l’accusa di concussione. Il suo difensore è l’avvocato Francesco Nigroli che racconta di un uomo tranquillo lontano anni luce da alcune ricostruzioni emerse sui media. “E’ stato dipinto come un uomo avvezzo a certe situazioni e meccanismi. Ovviamente non è così. Pensate che fino allo scorso agosto era a Roma e solo dopo è stato trasferito ad Augusta”, spiega come a sottolineare che in così poco tempo non avrebbe certo potuto mettere in piedi un sistema di concussione quale emergerebbe dal quadro accusatorio. Nigroli presenterà lunedì a Catania istanza di scarcerazione al Riesame e rimane in attesa di poter visionare tutte le fonti di prova. Le accuse sono state lette dal gip del Tribunale di Siracusa. “Il mio assistito ha deciso di non avvalersi della facoltà di non rispondere e si è dichiarato totalmente estraneo a quanto a lui contestato”, racconta a SiracusaOggi.it l’avvocato Francesco Nigroli. “A nostro avviso è evidente che lui non c’entra nulla nell’affido degli appalti, non è un suo compito. I lavori al centro dell’indagine, peraltro, non sono stati ancora eseguiti e non è detto che sarebbe stato lui l’ufficiale incaricato del controllo. Anzi, di solito se ne occupa una commissione di tre persone”. Quanto all’assegno che per l’accusa sarebbe stato richiesto a “garanzia” della presunta tangente, per la difesa è invece “il pagamento di un banchetto tenuto presso il ristorante della moglie” dell’ufficiale. In aula si annuncia battaglia, con Nigroli pronto a contestare le intercettazioni ambientali effettuate. “Si tratta di una registrazione fatta con un telefonino. Nella trascrizione mancherebbero peraltro alcuni passaggi. Ma il valore probatorio di una simile intercettazione è tutto da verificare”.
(foto: una banchina del porto militare di Augusta)