Augusta. "Un errore la sanzione per le mancate bonifiche", interrogazione della parlamentare Amoddio
“La comunicazione del Ministero dell’economia con la quale si chiede al comune di Augusta di pagare la sanzione di 800 mila euro comminata dalla corte Europea per le mancate bonifiche di alcuni siti, rappresenta un errore molto grave”. A sostenerlo è la parlamentare Sofia Amoddio, del Pd. “Per questo motivo-prosegue- con una interrogazione ed in attesa di presentarne una ad hoc per Priolo, ho chiesto alla Presidenza del Consiglio di far ritirare l’atto di rivalsa nei confronti del Comune di Augusta. Risulta incomprensibile capire per quale motivo il comune di Augusta sia destinatario della diffida dato che la discarica incriminata ricade nel territorio individuato quale sito di interesse nazionale (SIN) e per il quale le competenze sono attribuite dal testo unico ambientale al Ministero dell’ambiente. Occorre ricordare che la mancata bonifica dell’area oggetto della diffida è dovuta a molteplici fattori e inadempimenti del Ministero dell’ambiente e della Regione Siciliana. L’area oggetto della diffida – continua Amoddio – è stata già inserita nell’accordo di programma sottoscritto nel 2008, modificato nel 2009 e nel quale erano state individuate e rese disponibili risorse finanziarie per oltre 106 milioni di euro”. “Nonostante la disponibilità in capo al Ministero dell’ambiente ed alla Regione siciliana di ben 106 milioni di euro per la realizzazione delle bonifiche dell’area SIN, al 2015, risultavano spesi solo 3 milioni di euro per studi di caratterizzazione e progettazione”. “Inoltre, l’accordo di programma sottoscritto in data 25 giugno 2015 è stato stipulato dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio del mare, dall’Agenzia per la coesione territoriale, dal Ministero dello sviluppo economico e la Regione Sicilia, senza che il Comune di Augusta o altri Comuni siano stati parte del procedimento e men che meno sottoscrittori dell’accordo stesso”. “Il progetto di bonifica è stato affidato ad Invitalia Attività Produttive S.p.A. dal Commissario Delegato per l’emergenza Bonifiche e la Tutela delle Acque della Regione Sicilia, oggi Assessorato Regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità quindi. È incomprensibile in ragione di quale norma o fatto possa essere attribuita la responsabilità al Comune di Augusta oppure al comune di Priolo per la mancata esecuzione delle bonifiche” “Al contrario – dichiara Amoddio – il Comune di Augusta, il comune di Priolo ed i cittadini che risiedono in tutto i territori vicini al sito industriale sono soggetti lesi dagli inadempimenti decennali dell’amministrazione statale e regionale”. “Dal 2013 – conclude Sofia Amoddio – ho presentato diverse interrogazioni aventi ad oggetto le bonifiche dell’area SIN di Priolo Gargallo invitando il Ministero dell’Ambiente ad eseguire le bonifiche.Ho chiesto perfino al Governo di esercitare i poteri sostitutivi nei confronti della Regione Sicilia soggetto attuatore degli interventi di bonifica, ma in nessuna delle risposte alle interrogazioni è mai stato riportato che le mancate bonifiche siano addebitabili a ritardi delle amministrazioni comunali”.