Augusta. Mobilitazione generale per il porto. Tutti uniti venerdì 10 febbraio
Augusta e la provincia di Siracusa tuta chiamate alla mobilitazione generale per difendere il porto dopo lo scippo subito con la scelta di Catania come sede dell’Autorità Portuale di Sistema della Sicilia Orientale. Venerdì 10 febbraio, alle 16.30, un corteo prenderà le mosse dalla porta Spagnola per arrivare al Comune dove, nel salone di rappresentanza, si svolgerà la conferenza stampa conclusiva.
E’ corale il sì alla mobilitazione indetta dai segretari generali provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, rispettivamente Roberto Alosi, Paolo Sanzaro, Stefano Munafò e Antonino Galioto. L’adesione generale è stata accolta questa mattina, nel corso della riunione organizzata dal sindaco di Augusta, Cettina Di Pietro, a Palazzo San Biagio.
L’ipotesi della mobilitazione era emersa durante il Consiglio comunale aperto, ad Augusta, che aveva visto nell’aula consiliare, oltre ai sindacati, anche i deputati nazionali e regionali, i sindaci della provincia, i rappresentanti di Assoporto, parti attive che questa mattina hanno pienamente condiviso il programma dei sindacati. Anzi l’asse di adesione quest’oggi ha visto anche Confindustria e Cna, a conferma di quanto importante sia il futuro del porto megarese per tutta la provincia siracusana e non solo per Augusta.
Non solo, stamane il sindaco Di Pietro ha suggerito di estendere il fronte della sensibilizzazione anche alle scuole e alla Chiesa.
“E’ solo la prima di una serie di iniziative il cui obiettivo è la revoca del decreto ministeriale che assegna altrove l’Autorità Portuale”, commentano Roberto Alosi, Paolo Sanzaro, Stefano Munafò e Antonino Galioto. “L’adesione generale alla mobilitazione è stata determinante per fissare la mobilitazione per venerdì pomeriggio, per consentire ai deputati, regionali e nazionali, di poter partecipare”.
Cgil, Cisl e Uil hanno inoltre stabilito di indire, per la prossima settimana, una seconda manifestazione popolare ad Augusta, a cui sono invitati a partecipare cittadini, parlamentari, rappresentati istituzionali e operatori economici.