La morte del piccolo Vincenzo, indagata anche l’educatrice che tentò di salvarlo

Sarebbero nove, al momento, le persone iscritte nel registro degli indagati nell’inchiesta della Procura di Siracusa per la morte del piccolo Vincenzo. La posizione di altre persone è al vaglio della magistratura, impegnata a ricostruire quanto è accaduto in contrada Falabia, a Palazzolo, quel maledetto 27 giugno.
Tra gli indagato, anche l’educatrice di 54 anni che ha tentato di calarsi a mani nude e senza imbracatura nello stretto pozzo in cui il bimbo di dieci anni era caduto. Un tentativo disperato, che poteva costarle la vita. Quando è stata riporta in superficie dai Vigili del Fuoco, era priva di sensi. Dopo una notte in ospedale, è stata dimessa.
La donna fa parte del team di educatori dell’Anfass, la Onlus che aveva organizzato il campo estivo nel segno dell’inclusione.
L’avviso di garanzia è un atto dovuto per l’espletamento di tutti gli accertamenti che vengono compiuti nelle indagini e consentirà alla donna di nominare un suo consulente tecnico per gli esami irripetibili, a partire dall’autopsia.
Intanto la madre bimbo, Paola, torna a scrivere sui social. Lo fa per ringraziare la comunità di Palazzolo “per l’ affetto che hanno nei nostri confronti per la perdita del nostro piccolo Vincenzo”. Impossibile darsi pace. “Il nostro cuore e anima è distrutta e nera e non ci sarà pace nella nostra vita”.




Turista accusa un malore a Cavagrande, soccorsa dall’elicottero dei Vigili del Fuoco

Una turista inglese ha accusato un malore mentre percorreva uno dei sentieri di Cavagrande, lato Stallaini. Si è reso necessario l’intervento di un elicottero dei Vigili del Fuoco per soccorrerla. La donna è stata raggiunta da personale elisoccorritore che si è calato dall’elicottero. È stata imbracata e issata a bordo del velivolo, con l’ausilio del verricello.
L’elicottero è atterrato in uno spazio poco distante dal luogo del recupero. La donna, di nazionalità inglese – in evidente stato di shock – è stata affidata a personale medico per i controlli sanitari.
Sul luogo dell’intervento anche una squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Palazzolo.




Notte di preghiera per Vincenzo, in chiesa l’abbraccio di Palazzolo ai genitori del bimbo

Chiesa Madre di Palazzolo gremita, ieri sera, per la veglia di preghiera dedicata al piccolo Vincenzo, il bimbo che ha perso la vita nella tragedia di contrada Falabia. Doveva essere la rumorosa vigilia della grande festa del patrono San Paolo. Invece è stato un nuovo giorno del dolore, un altro dopo quel maledetto 27 giugno.
A guardare i volti di quella moltitudine che, silenziosa, arriva in chiesa pochi minuti prima delle 22, non si contano gli occhi lucidi, le labbra serrate. Attonita, Palazzolo si è stretta una volta di più alla famiglia di Vincenzo.
Tra i banchi ci sono anche Paola e Salvo, i genitori dello sfortunato bambino. “Il nostro cuore si è fermato in quel pozzo”, hanno scritto entrambi sui social, cercando un canale per sfogare un dolore che non conosce proporzione.
A guidare la preghiera sono, insieme, tutti i parroci di Palazzolo: padre Marco Politini, di San Paolo, padre Francesco Mangiafico, di San Michele, e padre Salvo Randazzo della parrocchia di San Sebastiano. Con lo sguardo sembrano quasi accarezzare Paola e Salvo, “protetti” da una moltitudine di abbracci.
A Maria Addolorata, verso cui forte è la devozione, viene affidato il difficile compito di dare conforto alla famiglia. Ma non è questo il momento delle parole o della ricerca di una qualche spiegazione, peraltro difficile da trovare. “Il rosario è la preghiera più semplice, senza troppe parole e permette così di evitare sovrastrutture”, spiega padre Francesco. In chiesa intanto non si riesce più ad entrare, ancora altre persone si sono unite alla veglia. E’ un’altra notte rosa da un dolore cieco. “E’ la tragedia di tutti”, ripete il sindaco Salvatore Gallo.




Peparini e le stagioni dell’amore al teatro greco, con Eleonora Abbagnato e Giuseppe Sartori

Cresce l’attesa per il ritorno di Giuliano Peparini al teatro greco di Siracusa. Il regista e coreografo di fama internazionale firma la quarta produzione della 59. Stagione Inda: Horai – Le quattro stagioni. Venerdì 5 e sabato 6 luglio due serate per replicare il successo del 2023.
“Horai – Le quattro stagioni” è una creazione che rappresenta un viaggio tra le stagioni dell’amore, i sentimenti della vita, le emozioni che superano l’età, i luoghi, il tempo. Un racconto che vedrà protagonista assoluta una stella di prima grandezza della danza mondiale: Eleonora Abbagnato, prima italiana a ricoprire il ruolo di étoile dell’Opéra di Parigi, direttrice del Corpo di Ballo e della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma, che si esibirà per la prima volta al Teatro Greco di Siracusa donando il suo talento e la sua forza interpretativa allo spettacolo.
Attraverso un intenso dialogo tra la danza, con le coreografie create da Giuliano Peparini, la musica classica, di Vivaldi e Scarlatti, brani contemporanei, e i versi dei classici della lirica greca e latina tradotti dal grecista Francesco Morosi, lo spettatore verrà proiettato in un percorso dentro l’amore universale: dai primi sguardi al fuoco della passione, dall’inerzia al gelo dell’inverno. A dare voce e corpo alle parole eterne dei poeti classici sarà Giuseppe Sartori, fra gli attori più amati dal pubblico del Teatro Greco di Siracusa. Sul palco anche il primo ballerino Michele Satriano in uno spettacolo che coinvolgerà 25 artisti e 15 allievi dell’Accademia dell’INDA.
“E’ un racconto fatto anzitutto attraverso i corpi e la musica – spiega Giuliano Peparini -. Un tour de force per due ballerini accompagnati da un grande corpo di ballo e proiezioni evocative, completato dai versi dei poeti greci e latini. La poesia classica paragona spesso l’amore ai fiori della primavera, al caldo dell’estate o al gelo dell’inverno. Assecondando questa tendenza abbiamo associato il movimento della danza e i suoni della musica alle parole di Aristofane, Catullo, Apollonio Rodio a Orazio”.




Multe a raffica al Talete, troppe auto non autorizzate occupano gli stalli per i disabili

Non sono cadute nel vuoto le segnalazioni dei giorni scorsi. In molti hanno lamentato come i posti riservati ai disabili, all’interno del parcheggio Talete, fossero spesso occupati da auto che non ne avevano alcun diritto. Una cattiva abitudine che si è diffusa nella convinzione di una sorta di impunità collettiva. Dopo le denunce social di alcune associazioni, la vicenda è finita anche su SiracusaOggi.it (clicca qui).
Per riportare sotto controllo la situazione, è intervenuta la Polizia Municipale di Siracusa. Raffiche di multe alle auto posteggiate sugli stalli disabili, senza averne diritto. Più volte al giorno, gli agenti visitano il parcheggio Talete per verificare – in diversi momento della giornata – la situazione. Più controllo anche sul rispetto delle aree di sosta per i disabili in Ortigia, dove la penuria di posti disponibili porta molti ad abbandonare la propria auto anche dove non è consentito. Dalla Municipale assicurano che il controllo sugli stalli riservati proseguirà per tutta l’estate.




Donne vittima di violenza, anche ad Avola con i Carabinieri “Una Stanza tutta per sè”

Inaugurata la quinta “Stanza tutta per sè” all’interno di una caserma dei Carabinieri del siracusano. Cerimonia ad Avola, con il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Gabriele Barecchia e la presidente nazionale del Soroptimist, Adriana Macchi. Come ormai molti sanno, si tratta di un ambiente dedicato alle donne che accedono in caserma per denunciare violenze e/o soprusi. Nel 2014, in Italia, è nato questo progetto che vede insieme il Comando Generale dell’Arma e il Soroptimist International d’Italia. L’obiettivo è la creazione di locali confortevoli e protetti, dedicati all’ascolto di donne che hanno subito violenza e di altre vittime vulnerabili.




La morte di Vincenzo, si indaga per omicidio colposo. Lo straziante messaggio dei genitori

“Il mio cuore si è fermato insieme al tuo, core nostro, in quel maledetto pozzo. Ti amo Vincenzo mio”. E’ lo straziante messaggio affidato ai social dai genitori di Vincenzo, il bimbo di 10 anni che ha perso la vita cadendo dentro un pozzo. La comunità di Palazzolo Acreide si è stretta attorno ai genitori, alla sorella maggiore ed al fratellino. Il clima è irreale nella cittadina. Luminarie spente, festeggiamenti per San Paolo sospesi, corso semideserto. Tutto appare irrealmente sospeso.
Il sindaco, Salvatore Gallo, continua da ieri nel suo vai e vieni dalla casa della famiglia di Vincenzo. “Qui ci conosciamo tutti, è un tragedia di tutti. Loro devono sapere di avere il sostegno di noi tutti”, spiega.
La Procura di Siracusa, intanto, ha disposto l’autopsia sul corpo del piccolo Vincenzo. Dall’esame autoptico, gli investigatori si attendono risposte che chiariscano le cause del decesso: un trauma durante la caduta o annegamento, le ipotesi.
Nelle ultime ore sono state ascoltate le persone presenti al campo estivo organizzato dall’Anfass, cooperativa sociale per bambini disabili che aveva promosso il grest nel segno dell’inclusione. La Procura di Siracusa si muove per omicidio colposo. Al momento, nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati, in attesa però dei primi riscontri investigativi.
La tragedia è avvenuta in pochi minuti, quando l’attività del campo estivo era quasi conclusa. I bambini stavano per raggiungere i pullmini che li avrebbero riportati a Palazzolo da quella fattoria in contrada Falabia, distante 5km dal centro cittadino. Vincenzo si sarebbe attardato, tra le altalene ed il pozzo. Qualcuno lo invita a scendere. D’improvviso, i supporti della botola avrebbero ceduto verso l’interno. Ed il piccolo è precipitato. “C’era chi chiamava i soccorsi, chi si è precipitato nel tentativo di far qualcosa”, racconta un testimone. Tra chi si adopera c’è l’educatrice di 54 anni. Solo con la forza di mani e piedi prova a calarsi nello stretto pozzo, senza corda come invece filtrato in un primo momento. “Il gesto di una madre disperata. Ha rischiato tanto. Non so con certezza se sia riuscita ad avvicinarsi”, dice il sindaco Gallo presente in quei concitati momenti. “Quando l’hanno riportata in superficie, nel silenzio irreale della zona, era priva di sensi. Ho temuto fosse morta”. Dopo una notte trascorsa in ospedale a Siracusa, è stata dimessa. E’ ancora sotto shock. Non si da pace per non essere riuscita a salvare Vincenzo, rivelano alcuni conoscenti. Non è ancora chiaro se e quanto sia riuscita ad avvicinarsi. Per la poca aria, è svenuta.
Sono stati i Vigili del Fuoco a soccorrerla e riportarla in superficie. Poco dopo, è stata la volta del corpo senza vita di Vincenzo, con i sommozzatori che si sono calati sotto l’acqua putrida che per metà riempie il pozzo profondo 15 metri. Solo in quel momento si è spezzata l’ultima, cieca speranza a cui ci si era tutti aggrappati.




VIDEO. Alga nociva nelle acque di Cala Rossa, verso il divieto temporaneo di balneazione

E’ attesa in mattinata un’ordinanza comunale per disporre il divieto temporanea di balneazione a Calarossa, in Ortigia. Tutta colpa di un’alga potenzialmente tossica, l’ostreopsis ovata, e della sua improvvisa “fioritura”. Il monitoraggio ambientale eseguito da Arpa il 24 giugno scorso ha, infatti, evidenziato il superamento della concentrazione limite dell’alga.
Dell’avvenuto superamento, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale ha dato subito comunicazione al sindaco di Siracusa ed alla Capitaneria di Porto per tutti gli adempimenti del caso.
Si tratta di un fenomeno naturale. L’innalzamento della temperatura del mare favorisce il bloom algale che conferisce alle acqua una particolare colorazione rossastra. Nessun inquinante, tutta colpa dell’ostreopsis ovata e della massiccia fioritura. Il problema non riguarda la qualità delle acque di balneazione, che rimane buona, ma il “bloom” può causare intossicazioni attraverso l’inalazione di aerosol marino. Gli esami di laboratorio saranno ripetuti, con nuovo campionamento, tra sette giorni. Era già successo nel 2020, con analoga ordinanza di divieto temporaneo di balneazione.
Le parole del sindaco di Siracusa, Francesco Italia:

foto archivio




Furto alla farmacia ospedaliera del Di Maria di Avola, rubati medicinali oncologici

Ignoti nella notte si sono introdotti nella farmacia dell’ospedale Di Maria di Avola. Hanno tranciato il lucchetto, dopo aver attraversato alcuni padiglioni ospedalieri. Una volta all’interno, hanno arraffato diversi farmaci molti oncologici. Il nosocomio avolese ospita, infatti, il reparto di Oncologia, in attesa di rientrare tra un mese all’Umberto I di Siracusa.
Un furto odioso e che crea un considerevole danno economico, alla luce del valore commerciali di alcuni dei medicinali trafugati. Un dato che lascia pensare che si tratti di una banda strutturata e che aveva ben pianificato il colpo. Non è la prima volta che la farmacia ospedaliera di Avola subito un episodio simile. Secondo alcune fonti, l’impianto di allarme sarebbe fuori servizio. C’è un servizio di vigilanza privata ma non interesserebbe tutte le aree dell’ospedale di Avola. Le indagini sono affidate alla Polizia di Stato.




Nuove tariffe Tari, per un voto salta immediata esecutività. Ma cambia poco

La delibera sulle nuove tariffe Tari a Siracusa non è immediatamente esecutiva. Nonostante i 16 voti a favore, il provvedimento non è passato. Serviva infatti la maggioranza assoluta, ovvero almeno 17 “si”. Nella sostanza, cambia poco: le nuove tariffe entreranno in vigore comunque, tra una decina di giorni. Quattro i voti contrari.
Secondo le simulazioni fatte dagli uffici, limitatamente alle utenze domestiche, la Tari dovrebbe subire una riduzione per i nuclei familiari più piccoli (che rappresentano l’80 per cento circa del totale) e un incremento per gli altri.
Per le famiglie con 1, 2 e 3 componenti lo sconto sul 2023 dovrebbe essere rispettivamente dello 0,44, del 3,04 e del 3,79 per cento; per quelle con 4, 5, 6 o più persone l’aumento sarebbe del 2,23, dell’1,53 e dell’1,9 per cento.