Patenti facili, la Polizia scopre il “sistema”. Bufera su Motorizzazione e diverse autoscuole

La Motorizzazione Civile di Siracusa e diverse autoscuole del siracusano sono finite al centro di una vasta operazione della Polizia di Stato. Sono oltre 100 gli indagati e innumerevoli le perquisizioni, ispezioni e sequestri di faldoni.
Le indagini sono state condotte dal Commissariato di Avola e dalla Stradale di Siracusa, con la collaborazione del Commissariato di Lentini e il coordinamento della Procura di Siracusa. Secondo quanto emerge, sono state accertate centinaia di pratiche validate da funzionari della Motorizzazione Civile e dai gestori di diverse autoscuole, relative al rilascio delle patenti di guida a persone che però, nei fatti, non l’avrebbero mai realmente conseguita. Il tutto in cambio spesso di somme di denaro.
L’articolato “sistema” escogitato prevedeva la conversione di patenti militari o di patenti estere in patenti civili nei confronti di soggetti che, in realtà, non possedevano i requisiti. Gli investigatori hanno infatti notato che molti di questi soggetti non hanno mai prestato servizio militare oppure non hanno mai ottenuto il titolo di guida all’estero.
Le indagini sono ancora in corso per accettare la reale dimensione del fenomeno.




Distacco parziale di un controsoffitto in una scuola di Avola, era stata dichiarata “sicura”

Brutta sorpresa questa mattina per l’istituto comprensivo Bianca di Avola. Prima della campanella d’ingresso, alcuni collaboratori scolastici si sono accorti del parziale distacco di una porzione di controsoffitto in cartongesso, in uno dei locali interni. In via precauzionale è stato deciso di non far entrare gli studenti nelle classi, in attesa di accertamenti.
Sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco, i Carabinieri e la Polizia Municipale di Avola. Secondo le prime informazioni, non sarebbe emerso alcun problema di ordine statico o strutturale.
Il sindaco di Avola, Rossana Cannata, ha convocato i responsabili degli uffici insieme alle ditte che hanno effettuato recenti verifiche nella scuola, dichiarata sicura.
La scuola è stata ristrutturata con investimenti per circa 2 milioni di euro (fondi ministeriali) ed è stato effettuato un controllo, proprio nei soffitti, da parte di una società di ingegneria specializzata in diagnostica strutturale con indagini e verifiche sui solai. “Attendiamo l’accertamento tecnico a garanzia della sicurezza”.




Fermata generale Isab, cento milioni di investimento in manutenzione e sicurezza

Presentato in Confindustria a Siracusa l’importante fermata di Isab che, con i suoi impianti strategici per il sistema energetico italiano, rappresenta il cuore del polo petrolchimico siracusano. Fermata al via il prossimo 26 aprile, con una durata prevista di 46 giorni e un investimento complessivo di poco inferiore ai cento milioni di euro. Sessanta ditte specializzate eseguiranno gli interventi previsti, a regime saranno 2.100 gli operai ed i tecnici coinvolti, principalmente in lavori di manutenzione, sostituzione, controllo e sicurezza. L’obiettivo finale è quello di ottimizzare e rilanciare gli impianti, anche attraverso nuove certificazioni di legge. Con uno sguardo, ovviamente, al futuro prossimo che in Europa sembra puntare verso l’idrogeno verde per il mercato dell’energia. E massima attenzione al tema della sicurezza sul lavoro, visto anche l’altro numero di imprese e lavoratori coinvolti: Isab punta ad una fermata a rischio zero sul fronte incidenti, infortuni e problematiche ambientali.
Altro dato interessante: oltre il 90% delle imprese e dei lavoratori coinvolti nella fermata generale Isab è della provincia di Siracusa. Solo una parte marginale dal resto della Sicilia e da altre parti d’Italia.




Medicane, c’è anche la firma di Siracusa nello studio italiano che ne spiega l’origine

Anche il Consorzio Amp Plemmirio di Siracusa ha contribuito alla scoperta sulla formazione dei medicane, gli ormai noti uragani mediterranei. L’istituzione siracusana ha partecipato al lavoro del team di ricerca che ha come capofila l’Università Aldo Moro di Bari, insieme a studiosi delle università di Catania, Genova, Cà Foscari e Cnr-Isac.
Lo studio “Fingerprinting Mediterranean hurricanes using pre-event thermal drops in seawater temperature” è stato pubblicato sulla rivista internazionale Nature-Scientific Reports, e presenta il risultato delle analisi delle temperature superficiali del Mediterraneo nei giorni precedenti la genesi di 52 differenti eventi di cicloni avvenuti dal 1969 al 2023. Le immagini ed i dati forniti dal Consorzio Plemmirio di Siracusa hanno corroborato le conclusioni che valgono una scoperta: prima dell’arrivo di un uragano mediterraneo, la superficie del mare subisce un sensibile raffreddamento già alcuni giorni prima dell’evento estremo. Una diminuzione della temperatura che può raggiungere anche i 4 gradi.
Primo autore della ricerca è Giovanni Scardino, coadiuvato a Siracusa da Gianfranco Mazza (Amp Plemmirio). Sono stati utilizzati per lo studio anche i dati del servizio Copernicus marine environment monitoring service. Le immagini delle telecamere puntate sul mare del Plemmirio in occasione del primo medicane (Zorbas) e i dati dei sensori di rilevamento in continuo della temperatura marina, da 5 a 40 metri dalla costa, sono alcuni degli elementi raccolti a Siracusa e subito condivisi con il team di ricerca. La significativa scoperta fornisce una evidenza importante sulla formazione dei medicane ma non sarebbe ancora sufficiente per la creazione di affidabili modelli previsionali.




Scuola, Flc Cgil: a Siracusa l’assemblea regionale. Personale Ata in stato di agitazione

A Siracusa nel primo pomeriggio si è tenuta l’assemblea regionale del personale Ata e Dsga della scuola siciliana, chiamato a raccolta dalla Flc Cgil. Diversi i punti all’ordine del giorno: il personale Ata nel nuovo Ccnl, progressioni verticali, posizioni economiche, lavoro agile e da remoto, Dsga ed elevate qualificazioni, rinnovo terza fascia, protagonismo Ata nel rinnovo del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. All’incontro hanno partecipato Gianni La Rosa, segretario generale Flc Cgil Siracusa, Paolo Italia, segretario regionale con delega personale Ata Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, segretario generale Flc Cgil Sicilia, e Anna Maria Santoro, responsabile politiche personale Ata – coordinamento contrattazione scuola Flc Cgil Nazionale.

La dichiarazione di Adriano Rizza, segretario Flc Cgil Sicilia:

Le parole di Paolo Italia, segretario regionale Flc Cgil Sicilia:




“Mai più morti sul lavoro”, presidio dei sindacati sotto sede Inail di Siracusa

Una piattaforma per la salute e per la sicurezza sul Lavoro. La rivendicano, ancora una volta, Cgil e Uil che questa mattina a Siracusa hanno scioperato prima alle portinerie industriali e poi in presidio davanti alla sede dell’Inail, nei pressi del Ponte Umbertino. “Quattro ore di sciopero perché occorre far sentire sempre più forte il malessere generato dalle insufficienti e talvolta assenti misure di sicurezza sul lavoro”, spiegano i lavoratori dopo la tragedia di Suviana.
“Gridiamo ancora una volta basta per il preoccupante e irrefrenabile dato delle morti sul lavoro – dicono i segretari Roberto Alosi (Cgil) e Ninetta Siragusa (Uil) – e lo facciamo chiedendo che una volta per tutte si cancellino tutte quelle leggi che hanno reso sino ad ora il lavoro precario e frammentato. Occorre inoltre superare il subappalto a cascata e rafforzare le attività di vigilanza incrementando le assunzioni nell’Ispettorato del Lavoro e nelle Aziende sanitarie locali. E poi mai pensare ad un lavoro senza un’adeguata formazione in tutti i campi”.
I segretari di Cgil e Uil hanno poi aggiunto che – per tutte le aziende – occorre una vera patente a punti che “blocchi le attività alle imprese che non rispettano le norme sulla sicurezza con il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di eleggere in tutti i luoghi i propri Rappresentanti per la Sicurezza. E, altresì, l’obbligo delle imprese ad applicare i CCNL firmati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative ed al rispetto delle norme sulla sicurezza, quali condizioni per poter accedere a finanziamenti e incentivi pubblici”.
Lo sciopero di stamani è stato inoltre incentrato su altri due nodi fondamentali a tutela dei lavoratori stessi: “Occorre una giusta riforma fiscale – hanno chiosato Alosi e Siragusa – in quanto lavoratori dipendenti e pensionati pagano oltre il 90 per cento del gettito Irpef, mentre intere categorie economiche continuano a non pagare fino al 70 cento delle imposte dovute. Ed è necessario ridurre la tassazione sul lavoro dipendente ed i pensionati, tassare le rendite e contrastare l’evasione”.
E “per un nuovo modello sociale di fare impresa – concludono – vogliamo rimettere al centro delle politiche economiche e sociali del Governo e delle imprese il valore del lavoro a partire dal rinnovo dei Contratti nazionali e da una legge sulla rappresentanza, la centralità della salute e della persona, la qualità di un’occupazione stabile e non precaria, una seria riforma delle pensioni, il rilancio degli investimenti pubblici e privati per riconvertire e innovare il nostro sistema produttivo e puntare alla piena e buona occupazione a partire dal Mezzogiorno”.




Approvato il piano delle alienazioni e della valorizzazione degli immobili

Il consiglio comunale di Siracusa oggi ha approvato il piano delle alienazioni e della valorizzazione degli immobili, atto propedeutico all’approvazione del bilancio pluriennale, assieme al programma triennale dell’acquisto di beni e servizi e al piano triennale dei lavori pubblici, proposte anche queste all’ordine del giorno della seduta odierna.
​Il piano delle alienazioni e della valorizzazione degli immobili comunali è composto da 15 voci. Cinque sono gli stabili messi in vendita per un valore indicativo di mercato che ammonta a poco meno di 3,8 milioni. Il più importante lo stabile della Biblioteca comunale di via dei Santi Coronati stimato 2 milioni 250 mila euro. Gli altri, tutti non utilizzati, sono: un basso adiacente alla Biblioteca, lo stabile dell’ex Ente comunale di assistenza in via Privitera, quello dell’ex Scuola rurale di via Avola, un terreno agricolo a Terrauzza (in via Blanco) di 55.270 metri quadrati.
​Nella lista degli immobili comunali da valorizzare inserti nella proposta ci sono alcuni tra quelli maggiore pregio: Antico Mercato, Villa Reimann, ex liceo classico di via Gargallo, ex convento del Ritiro, ex chiesa dei Cavalieri di Malta, la biblioteca di via San Pietro, la Galleria Montevergini, Palazzo Montalto, Palazzo Impellizzeri e il palazzo di piazza Minerva.
​La proposta, poi parzialmente modificata dall’assise, è stata illustrata dall’assessore Salvatore Consiglio. L’elenco, ha spiegato, è stato stilato dopo il confronto con le commissioni consiliari competenti con l’obiettivo non di fare cassa ma di alienare gli immobili che non sono realmente funzionali alle attività comunali.
​Al dibattito hanno partecipato Andrea Firenze, Angelo Greco, Franco Zappalà, Cosimo Burti, Ferdinando Messina, Paolo Cavallaro, Paolo Romano, Luciano Aloschi, Sergio Imbrò, Ivan Scimonelli, Damiano De Simone, Giuseppe Casella.
​La proposta è stata cambiata da alcuni emendamenti. Il terreno di Terrauzza è stata tolto dal piano delle alienazioni per effetto di una modifica presentato da Paolo Cavallaro e Paolo Romano, secondo la quale la posizione dell’area è tale da poter essere destinata alla realizzazione di un parcheggio.
​Anche l’elenco dei beni da valorizzare è stato modificato dall’Aula. Con due emendamenti a firma Imbrò e Ortisi, integrati con un sub-emendamento di Messina, sono stati inseriti i campi da tennis della Cittadella dello sport e di villa Formosa (in viale Santa Panagia), i campi da calcio di via Pachino e di Cassibile, l’impianto sportivo di Belvedere, la palestra della scuola di via Algeri, oggi diventato “presidio di legalità”, l’ex convento di via Grottasanta e la scuola di via di Villa Ortisi. Approvando un emendamento di Scimonelli alla lista sono stati inseriti anche la piscina grande e quella piccola della Cittadella e l’impianto sportivo di via Lazio.
​Alla fine, il piano delle alienazioni e delle valorizzazione emendato è stato approvato dal consiglio comunale con 16 sì tre no e tre astensioni. Approvata a maggioranza anche l’immediata esecutività.
​I lavori sono stati interrotti alle 14,30 per riprendere alle 16.




Incendi, ecco perchè la Regione ha sorprendentemente escluso Siracusa dai ristori

Fa rumore l’esclusione di Siracusa dalla lista delle province per le quali la Regione ha stanziato somme per ristorare i cittadini dei danni subiti a causa degli incendi dell’estate del 2023. Nonostante le eccezionali ondate di calore che hanno avvolto il territorio siracusano e la catena di rovinosi incendi che, soprattutto a luglio, hanno causato notevoli danni da Epipoli a Targia, senza trascurare la zona sud del capoluogo e vaste aree in provincia, la Regione non ha ritenuto di dover prevedere ristori per i cittadini siracusani.
Nei mesi scorsi, il Comune di Siracusa aveva però raccolto le istanze di risarcimento presentate da quanti hanno subito danni alla propria abitazione o attività. Ed a gennaio ha inviato a Palermo tutto l’incartamento. A fine febbraio, le prime avvisaglie di qualcosa di imprevisto. Il Consiglio dei Ministri deliberò, su proposta del ministro per la Protezione Civile Nello Musuneci, lo stato di emergenza per 12 mesi ma solo nei territori delle province di Catania, Messina, Palermo e Trapani “a seguito dei gravi incendi e dell’eccezionale ondata di calore che si è verificata a partire dal 23 luglio dello scorso anno”. Una delibera accompagnata dallo stanziamento da parte del Dipartimento della Protezione Civile di Roma di 6,1 milioni di euro. Escluse quindi Siracusa e la sua provincia.
Il settore comunale di Protezione Civile, ad inizio marzo, inviò una richiesta di chiarimenti alla Regione “sullo stato delle istanze siracusane di indennizzo e ristoro, a vario titolo formulate”. E con, in subordine, la richiesta di accedere a risorse regionali per i rimborsi. A nessuna delle due domande la Regione ha però dato riscontro positivo. Secondo gli uffici palermitani – spiegano fonti del Comune di Siracusa – siccome non c’è stata alcuna ordinanza di chiusura di strade o di blocco della circolazione, non vi sarebbe stato realmente alcun grosso pericolo per la popolazione e di conseguenza Siracusa non dovrebbe rientrare tra le province beneficiarie. Un abbaglio a cui la Regione avrebbe potuto facilmente porre rimedio semplicemente visionando i servizi e le immagini pubblicate dai media, anche nazionali, sull’emergenza incendi vissuta da Siracusa nell’estate scorsa.




Lucchetto ai campi da tennis in Cittadella, è scontro tra l’assessore e la società sportiva

Rischia di sfociare in un contenzioso giudiziario lo scontro tra il settore Sport del Comune di Siracusa e la società dilettantistica Country Club Tennis Siracusa 2.0. Ad accendere lo scontro, la decisione adottata dagli uffici retti dall’assessore Giuseppe Gibilisco con cui è stato inibito l’accesso ai campi da tennis presenti in Cittadella dello Sport con l’apposizione di un lucchetto.
“All’associazione sportiva sono state fatte nelle settimane scorse delle contestazioni. A nostro avviso, deteneva questi campi senza alcun titolo. Ci sono anche ordinanze del dirigente dopo dei lavori che sono stati fatti senza autorizzazione”, spiega sereno l’assessore Gibilisco. “Stiamo per pubblicare un avviso per mettere a bando la gestione dei campi. Un avviso pubblico, aperto a tutti e con precisi requisiti come da riforma dello sport del 2021. Chi ha i requisiti partecipa e continuerà l’attività”, aggiunge in diretta su FMITALIA.
“Penso che per il loro ingresso in Cittadella ci sia stato un accordo con il precedente gestore privato. Ma ora è direttamente il Comune ad occuparsi della struttura sportiva pubblica ed a tutela di tutti stiamo cercando di chiarire le posizioni di ogni società. Vogliamo riportare delle regole, non quelle svizzere ma almeno quelle base. Solo che quando si mettono dei punti, succede sempre che qualcuno si ribella. Ma il patrimonio pubblico – insiste l’assessore – lo dobbiamo tutelare”.
All’apposizione del lucchetto, secondo quanto spiegano gli uffici del settore sport, non si arriva dall’oggi al domani. “Avevamo invitato tre settimane fà a consegnare le chiavi. Non si è presentato nessun esponente della società all’incontro. E quindi abbiamo messo il lucchetto”.

In un mix di rabbia e amarezza, replica all’assessore il vicepresidente della Asd Country Club Tennis Siracusa 2.0, Ivan Marotta. “E’ un discorso complesso quello della Cittadella che parte dal vecchio gestore. Voglio subito chiarire che noi non siamo lì per caso, altrimenti tutte le società sono lì senza titolo. Quando a ottobre 2021 è subentrato il Comune al precedente gestore, nel trambusto che si è generato tutti ci siamo adoperati per recuperare una situazione che sembrava quasi surreale per la struttura. Il Comune ci hanno sempre detto che avrebbero tutelato le società che c’erano col vecchio gestore e che avevano fatto investimenti migliorativi. Come noi, appunto. E non è vero che non sanno chi siamo. I nostri pagamenti alle loro fatture sono dimostrabili”, attacca Marotta.
L’associazione sportiva conferma di aver ricevuto una diffida e di aver avviato delle interlocuzioni, anche attraverso gli avvocati. “Mi chiedo perchè il nostro è l’unico spazio da mettere a bando. Perchè non anche la palestra, la piscina, il campo di calcio. Noi siamo perfettamente in regola con i pagamenti e questa scelta del lucchetto ci ha danneggiato. Stiamo pensando di presentare un esposto su quanto accaduto e sulla situazione”.




Contrabbando di gasolio, scoperta evasione da oltre un milione di euro

I funzionari del reparto Antifrode dell’Ufficio delle Dogane di Siracusa hanno accertato un’evasione fiscale milionaria perpetrata dal gestore di un deposito commerciale, attivo nel settore dei prodotti energetici. Secondo quanto appurato dai controlli dell’ADM, sarebbe stato distratto gasolio agricolo ad aliquota agevolata dall’impiego previsto, violando così le disposizioni vigenti. In particolare, sarebbero state simulate “cessioni ad un deposito commerciale che non prendeva in carico il prodotto nel relativo deposito”.
Dai controlli effettuati con l’ausilio delle banche dati e mediante l’acquisizione di vari documenti, sono stati accertati oltre 2.000.000 di litri di gasolio agricolo impiegato per fini diversi dall’uso agevolato, per un totale complessivo di 1.331.838 euro di imposte evase, di cui 969.242 a titolo di accisa e 362.596 a titolo di IVA.
Il responsabile dell’illecito è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per contrabbando aggravato.