Alla guida ubriachi o sotto l’effetto di droghe, la Stradale sanziona tre automobilisti

I dati raccolti dalle forze dell’ordine segnalano un costante aumento di persone che si mettono alla guida sotto l’effetto di alcol o droghe. Diverse le iniziative su strada per contrastare il pericoloso fenomeno. La Polizia Stradale si è concentrata sul capoluogo e, nel corso di un apposito servizio notturno, ha controllato 23 conducenti, due dei quali sono risultati positivi all’alcol test, con un tasso alcolemico tre volte superiore a quello consentito. Un altro giovane è stato deferito all’autorità per guida sotto l’effetto di droghe.
Altri sei giovani guidatori sono stati sottoposti ad accertamenti sanitari specifici, volti a rilevare l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti. Il test è stato effettuato all’interno del camper attrezzato messo
a disposizione dall’Asp di Siracusa, da parte del personale medico della Questura di Siracusa. Sono risultati negativi. L’attività di prevenzione e repressione continuerà nelle prossime settimane.




Un nuovo modello di cardiologia in rete, da Siracusa a Messina, da Catania a Ragusa

Condividere competenze e risorse disponibili per offrire al paziente cardiologico la migliore prestazione possibile. E’ lo spirito del nuovo progetto ribattezzato “Sicilian Cardiovascular Academy” che guarda anche alla formazione ed all’aggiornamento del personale sanitario (clinico, chirurgico, inferimieristico) sulle rapide evoluzioni del sistema.
Per uniformare i servizi cardiologici sul territorio, fondamentale è proprio la messa in rete delle diverse realtà ospedaliere a partire dalle quattro Unità Operative di Cardiologia della Sicilia orientale (Ragusa, Siracusa, Catania, Messina). Il nuovo progetto verrà presentato ad Aci Castello, a maggio, nel corso di una tre giorni ad hoc.
“Per poter erogare la prestazione sanitaria opportuna, nel luogo e nei tempi corretti, dobbiamo realizzare un nuovo sistema di cura – spiega Antonino Nicosia, Direttore Dipartimento Cardio-Neuro-Vascolare, ASP Ragusa –. Ciò non significa edificare in ogni località un centro ospedaliero completo di ogni strumento, ma servono percorsi interconnessi che offrano al paziente il trattamento adatto, indipendentemente da dove questi si trova e considerando l’attuale limitatezza di risorse: se manca uno strumento in una cardiologia, si procede a un teleconsulto tra tutte le unità e il paziente viene analizzato dai vari specialisti coinvolti. Per questo è necessario un dialogo costante che generi una rete di assistenza. L’Academy si propone proprio di coinvolgere in un network tutti i cardiologi dell’Isola, di fare rete per crescere insieme, per poi formare anche i pazienti”.
Responsabili Scientifici della Sicilian Cardiovascular Academy sono i direttori delle quattro Unità di Cardiologia della Sicilia orientale: Marco Contarini, Direttore del Dipartimento di Emergenza dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa e Direttore della Cardiologia del PO Umberto I di Siracusa; Antonio Micari, Professore Ordinario di Cardiologia presso Università di Messina, Direttore Cardiologia Invasiva; Antonino Nicosia, Direttore Dipartimento Cardio-Neuro-Vascolare, Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa; Corrado Tamburino, Professore Ordinario di Cardiologia Università di Catania, Direttore U.O.C. Cardiologia AOU Policlinico “G. Rodolico – S. Marco”.
Il primo appuntamento del 9-11 maggio, intitolato “Sfide e prospettive”, vedrà la partecipazione di 300 fra clinici e infermieri di tutta la regione. Il secondo incontro si terrà a giugno nel siracusano e affronterà la problematica della gestione “sicura” dei farmaci anticoagulanti e antiaggreganti; mentre il terzo, a ottobre, si occuperà dell’efficacia delle nuovi potenti armi farmacologiche per ridurre il rischio cardiovascolare residuo.
Si svolgeranno poi due eventi in streaming dalle diverse sale operatorie, durante le quali verranno eseguiti interventi di elettrostimolazione, di interventistica strutturale, di elettrofisiologica, che saranno discussi in collegamento con gli specialisti competenti.




Droga nascosta in bagno, arrestato un 49enne con 15 dosi di crack

Un 49enne è stato arrestato a Solarino per detenzione abusiva di stupefacenti. Era sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria ma la misura non lo fatto desistere dalla sua “attività”. Una perquisizione domiciliare ha permesso infatti di rinvenire nella sua abitazione oltre 5 grammi di crack, suddivisa in 15 dosi preconfezionate. Lo stupefacente era nascosto all’interno di un faretto del controsoffitto del bagno, sopra la vasca idromassaggio. In casa trovato dai Carabinieri anche materiale per il confezionamento e la pesatura oltre a 1.035 euro in banconote di vario taglio, ritenuti provento di spaccio.
Lo stupefacente è stato sequestrato per i successivi esami di laboratorio e l’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato posto ai domiciliari presso la sua abitazione. E’ stato denunciato anche per furto di energia elettrica mediante allaccio diretto alla rete pubblica.




Crisi idrica e agricola, la Sicilia pronta a chiedere lo stato di emergenza nazionale

Il governo regionale è pronto a chiedere lo stato di emergenza nazionale per la crisi idrica in Sicilia. Un provvedimento che punta soprattutto a garantire l’approvvigionamento di acqua potabile ai cittadini, di quella per il comparto agricolo e zootecnico, e per consentire alle imprese di continuare a lavorare e di portare avanti i cantieri nell’Isola. È questa la decisione presa oggi nel corso della riunione del tavolo tecnico, convocato a Palazzo d’Orleans dal presidente della Regione Renato Schifani, al quale hanno preso parte l’assessore all’Agricoltura, Luca Sammartino, il capo di gabinetto della Presidenza, Salvatore Sammartano, il segretario generale dell’Autorità di bacino della Sicilia, Leonardo Santoro, il dirigente generale del dipartimento regionale dell’Agricoltura, Dario Cartabellotta, il dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile, Salvo Cocina, il dirigente del Servizio idrico integrato – dissalazione e sovrambito del dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti, Mario Cassarà, e gli ingegneri Massimo Burruano e Giuseppe Alesso per Siciliacque spa.
«La situazione è seria – afferma il presidente della Regione Schifani – e il governo regionale sta facendo tutto il possibile per affrontare l’emergenza coinvolgendo tutti i rami dell’amministrazione competenti e chiedendo adesso il supporto dello Stato. In questo modo avremo non solo le risorse economiche necessarie per gli interventi più urgenti, ma anche lo strumento per accelerare le procedure e sostenere il comparto agricolo e zootecnico. Intanto, abbiamo già attivato gli interventi più urgenti nel breve e nel medio periodo. Occorre, allo stesso tempo, sensibilizzare i cittadini a un uso più consapevole e responsabile delle risorse idriche disponibili. Per questo, nei prossimi giorni, avvieremo un’apposita campagna di comunicazione per un uso intelligente dell’acqua».
La giunta Schifani, lo scorso 13 marzo, aveva approvato lo stato di crisi e di emergenza regionale nel settore idrico-potabile fino al 31 dicembre per le province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo e Trapani. E a febbraio aveva proclamato lo stato di calamità naturale da siccità severa per l’intero territorio siciliano e lo stato di crisi idrica sia per il settore irriguo sia per la zootecnia. Il 2023, infatti, è stato il quarto anno consecutivo con precipitazioni al di sotto della media storica di lungo periodo e anche i primi mesi di quest’anno, caratterizzati da temperature più alte e scarsità di piogge, hanno confermato questa tendenza.
«Stiamo intervenendo – aggiunge l’assessore Sammartino – con un cronoprogramma articolato che prevede, tra l’altro, azioni per la rifunzionalizzazione di alcuni impianti di dissalazione già presenti in Sicilia, come quelli di Gela e Porto Empedocle, ma allo stesso tempo ci stiamo attivando per reperire nuovi moduli di dissalazione che ci aiuteranno a fronteggiare la grave siccità in atto. L’impegno del governo regionale, e del mio assessorato in particolare, è rivolto a sostenere agricoltori e allevatori, che stanno pagando il prezzo più alto di questa crisi».




Tenta la truffa dello specchietto a Belvedere, denunciato 57enne

I Carabinieri di Belvedere hanno denunciato un 57enne, gravemente indiziato di tentata truffa. Hanno raccolto la segnalazione di un uomo che era stato avvicinato da una vettura che ha poi lamentato un danneggiamento allo specchietto, percorrendo una strada periferica della frazione nord di Siracusa.
La vittima, intuito il raggiro ha proseguito la marcia ed ha chiamato i Carabinieri che sono intervenuti intercettando e bloccando l’autore del reato. L’uomo è stato denunciato all’Autorità giudiziaria aretusea alla quale dovrà rispondere di tentata truffa.




Incredibile episodio: lite tra ragazzine in gita scolastica, una col setto nasale rotto

E’ finita con la rottura del setto nasale un’incredibile episodio di violenza che ha per protagoniste due ragazzine 15enne. La lite durante una gita scolastica. Le due adolescenti frequentano lo stesso istituto superiore di Lentini, dove è avvenuto l’episodio.
Secondo una prima ricostruzione, le due avrebbero avuto un diverbio. Una volta a casa, la 15enne autrice dell’aggressione avrebbe contattato la compagna e, con una scusa, le avrebbe dato appuntamento in centro a Lentini. In pochi istanti, dagli insulti si è passati alle vie di fatto. La vittima sarebbe stata raggiunta da calci e pugni, sino al determinante intervento di un passante che avrebbe diviso le due.
Al momento, non sarebbero state presentate denunce sull’accaduto. Ma l’episodio è chiaramente al centro di approfondimenti investigativi.




Respinto il ricorso del Licata, convalidato lo 0-5 del Siracusa

Il Giudice Sportivo ha respinto il ricorso presentato dal Licata dopo gara persa per 0-5 contro il Siracusa, sul neutro di Ravanusa. La società gialloblù aveva chiesto la sconfitta a tavolino degli azzurri perchè verso la fine del primo tempo, dal settore occupato dai tifosi ospiti, sono stati lanciati oggetti in campo tra cui anche una bottiglietta che ha colpito alla testa Matteo Lanza. Il calciatore venne poi sostituito nell’intervallo e condotto in ospedale dove è stato refertato un trauma cranico con prognosi di 7 giorni. Secondo il Licata, quell’episodio avrebbe condizionato il risultato del match.
Il Giudice Sportivo ha rilevato “l’insondabilità della tesi che tenta di far discendere dall’infortunio occorso al calciatore Lanza (…) ‘l’impossibilità di assicurare la regolare effettuazione della gara’ ovvero, per tale via, pervenire ad una dichiarazione di ‘irregolare svolgimento della gara’, anche in ragione dell’espresso tenore dell’art. 10, comma 2 CGS, ai sensi del quale ‘Non si applica la punizione sportiva della perdita della gara qualora si verifichino fatti o situazioni, imputabili ad accompagnatori ammessi nel recinto di giuoco o sostenitori della società, che abbiano comportato unicamente alterazioni al potenziale atletico di una o di entrambe le società'”.




La terrazza del Talete come un grande spazio sportivo per tutti, ecco il progetto esecutivo

Il Talete non piace (quasi) a nessuno. Ma magari può avere un qualche senso, visto che c’è e di abbatterlo non se ne parla. Casermone parcheggio sotto, area viva per la città sopra. Come? Con un progetto esecutivo che conta già anche sulla necessaria dotazione finanziaria e che quindi potrebbe davvero diventare realtà. Una rifunzionalizzazione che trasformerebbe quella desolata terrazza in uno spazio per lo sport e il gioco per tutte le abilità, all’aria aperta, gratis e ogni giorno dell’anno.
Era un pallino dell’assessore Giuseppe Gibilisco che finalmente può parlare di traguardo in vista, dopo mesi di lavoro sottotraccia. “E’ una visione di città che ho condiviso con il sindaco Francesco Italia”, racconta in anteprima su FMITALIA. “Quella terrazza deve diventare un lungomare accessibile. Il progetto è esecutivo, proprio oggi abbiamo avanzato richiesta per i pareri del Demanio, della Capitaneria, della Soprintendenza. Vogliamo realizzare sulla terrazza del Talete un campo da basket, una palestra attrezzata a cielo aperto, un’area kalistenics, un pump track per bici e skate con curve paraboliche, uno spazio gioco inclusivo per tutte le abilità e tutto intorno, tracciata sul pavimento, una pista di atletica. Ovviamente il progetto prevede il recupero dei servizi igienici e un chiosco bar”. Non solo, prima del Talete insiste una strada chiusa con dei massi e direttamente a vista mare. Da lì si realizzerà una discesa a mare, “per prendere un bagno anche al Talete” per dirla con Gibilisco.
Di bei progetti sono pieni i cassetti, questo diventerà realtà? L’assessore ne è certo. “Il progetto è esecutivo, i fondi ci sono. Mancano solo i pareri degli altri enti. Raccolti quelli, spero presto, ci metteremo all’opera per realizzare tutto. So che la burocrazia è una macchina incredibile. Noi ci impegneremo per fare bene e presto, dal momento in cui incasseremo i pareri positivi”, le parole di Giuseppe Gibilisco.
Bisogna riconoscere che l’ex campione del mondo di salto con l’asta ci sta mettendo tempo e idee per portare un ritmo ed un’aria freschi a Siracusa. “Bisogna dare un volto nuovo a questa città, chi viene se ne innamora mentre chi ci vive non ci riesce. Io sono dovuto andare via a 17 anni ma ho sempre sentito l’attrazione magnetico del ritorno a Siracusa. I ragazzi qui devono avere le stesse opportunità di chi vive al nord. Mi sono messo in gioco, mi sto impegnando e ringrazio quanti hanno deciso o decideranno di credere in me e seguirmi sulla strada dell’impegno in prima persona per Siracusa”.




Il Duomo regala sorprese, da una parete “spunta” un’altra colonna del tempio greco

Il Duomo di Siracusa non finisce di regalare sorprese. All’interno della Cattedrale, nei pressi del museo luciano, è stata riportata a vista una delle antiche colonne del tempio greco su cui è stata edificata la chiesa cristiana. Una “riscoperta” che segue quella dell’antico crepidoma meridionale a settembre scorso, sotto un pavimento di legno, sempre nella stessa zona. Erano evidenti anche in quella occasione i segni della presenza di una delle colonne, quella adesso riportata a piena vista. In un primo momento, si pensava fosse stata asportata ma gli approfondimenti svolti insieme alla Soprintendenza hanno invece permesso di liberarla dallo strato di intonaco che l’aveva nascosta alla vista.
Non si tratta comunque di nuove scoperte in senso assoluto, ma sono comunque elementi ora valorizzati che raccontano altri pezzi della particolare ed unica storia della Cattedrale di Siracusa. Il rinvenimento è avvenuto nel corso di alcuni lavori di manutenzione ordinaria all’interno della chiesa, in un locale adibito a deposito. Prima la scoperta del crepidoma, la piattaforma a gradini rialzata in pietra sulla quale veniva costruito il tempio. Poi le evidenze circa la presenza di una colonna, finita murata nel corso dei secoli e adesso di nuovo “scoperta”. I tecnici della Diocesi, d’intesa con la Soprintendenza di Siracusa, hanno redatto anche una progettazione che rende fruibile l’area valorizzandone la rilevanza storico-artistica.
La Cattedrale di Siracusa è stata realizzata sul tempio dedicato ad Atena. Con l’avvento del Cristianesimo fu individuato come sito adatto ad essere trasformato già dai Bizantini e diventò per questo sin dal VII secolo d.C. chiesa cristiana basilicale. Nel corso degli anni ci furono numerose trasformazioni anche per via dei terremoti. Venne rifatto il prospetto principale, aggiunti pesanti decori. La formazione della facciata barocca, costituendo il raddoppio della parete esterna sulla piazza, ha creato il vestibolo d’ingresso con all’ingresso la porta incorniciata da colonne tortili e tralci all’esterno a cui corrispondono all’interno le antiche colonne scanalate del tempio greco. Agli inizi del XX secolo il vescovo Bignami iniziò una grande opera di restauro della chiesa, protrattasi fino al 1927.
“Eseguiamo ordinariamente lavori di manutenzione e restauri nella nostra Chiesa Cattedrale – ha spiegato mons. Sebastiano Amenta – e durante una fase di questi abbiamo ritrovato questi gradoni che erano stati coperti, circa un secolo fa, da un pavimento di legno. Anche se non si tratta di una scoperta, è stato comunque emozionante vedere per la prima volta ciò che resta del basamento del tempio del lato meridionale parallelo al crepidoma visibile in Piazza Minerva. D’intesa con la Soprintendenza ne cureremo la valorizzazione e la fruizione”.




Bar dello stadio, disposta la chiusura perché mancano autorizzazioni

Giù la saracinesca del bar all’interno dello stadio De Simone. Lo ha disposto con ordinanza il Comune di Siracusa, dopo aver verificato la mancanza di autorizzazioni richieste per l’avvio dell’attività.
Lo scorso 20 marzo, i Nas hanno effettuato una visita ispettiva ed in quella occasione è emersa una certa carenza documentale. I Carabinieri del Nucleo Anti sofisticazioni hanno quindi richiesto l’emissione del conseguente provvedimento da parte del Comune di Siracusa.
Nell’ordinanza comunale si dispone “la chiusura immediata dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande all’interno dello stadio comunale Nicola De Simone, attivata senza Scia e preventiva autorizzazione da parte del Comune di Siracusa”.
Alla Polizia Municipale spetta la verifica del rispetto di quanto ordinato.

Foto archivio