Atletica, il campione europeo Matteo Melluzzo in pista a Madrid sui 100 metri

Dopo l’oro agli Europei di Roma con la staffetta 4×100, torna stasera in pista a Madrid il velocista siracusano Matteo Melluzzo. Il fresco campione d’Europa correrà i 100 metri alle 22.00 (streaming qui) nella tappa Silver del Continental Tour, allo stadio Vallehermoso. E’ l’impianto che il prossimo anno ospiterà gli Europei a squadre con l’Italia campione in carica.
L’atleta delle Fiamme Gialle, dopo l’oro con la staffetta, cerca ora una soddisfazione personale nella prova individuale. A Roma ha mancato la finale per una serie di sfortunatamente coincidenze, tra cui il contro-sparo della falsa partenza non avvertito. Tenterà di migliorare ulteriormente il suo miglior tempo (10.13) confrontandosi con l’ivoriano Arthur Cissé, il francese Jimmy Vicaut ed il tedesco Owen Ansah.




Incidente ‘diplomatico’ sfiorato tra Siracusa e Venezia per il corpo di Santa Lucia

Si è rischiato l’incidente diplomatico con il Patriarcato di Venezia. E ad un certo punto c’è stato anche chi ha iniziato a temere per la stessa visita a dicembre del corpo di Santa Lucia. Dai primi anni duemila esiste un’intesa sull’asse Siracusa-Venezia che produce, ogni dieci anni, uno spostamento temporaneo delle spoglie mortali della Patrona dalla chiesa veneta che la custodisce alla sua città natale. Il 2024 è l’anno della terza storica visita.
Ma una mozione recentemente approvata dal Consiglio comunale di Siracusa in un colpo solo ha creato imbarazzo, ha preoccupato il Patriarcato di Venezia e ha messo in difficoltà l’Arcidiocesi di Siracusa. Al punto che la stessa Chiesa siracusana ha dovuto prendere posizione, nei giorni scorsi, con una nota che lasciava trapelare tutta l’irritazione per una mossa che qualcuno nel palazzo accanto al Duomo di Siracusa, sottovoce, non fatica a definire “improvvida” nei modi e nei tempi.
A scatenare reazioni contrastanti da Venezia a Siracusa è stata l’approvazione, da parte del Consiglio comunale, della mozione con cui si chiede il ritorno definitivo a Siracusa del corpo della Santa. Una mozione approvata diventa un atto ufficiale. Ed a Venezia hanno letto quel documento ufficiale del Consiglio comunale come una dichiarazione di “ostilità”, come la precisa volontà della città di Siracusa di fare barricate (non nel senso fisico, ndr) pur di riavere le spoglie della Patrona. Una lettura che avrebbe potuto spingere il Patriarcato di Venezia persino a rivedere la prossima venuta a Siracusa del corpo di Lucia, prevista a dicembre. Solo le buone relazioni con l’Arcivescovado hanno scongiurato ogni rischio di ripensamento.
Di certo, la Chiesa siracusana non ha gradito la mossa del Consiglio comunale. Al punto da arrivare a consigliare, con tanto di nota stampa, di prendersi cura della Borgata abbandonata con interventi per “valorizzazione del quartiere Santa Lucia che custodisce le testimonianze della martire siracusana” se davvero si vuol fare qualcosa nel nome della Patrona. Insomma, più concretezza e meno fantasia pare indicare l’Arcivescovado ai consiglieri comunali.
A presentare quella mozione, approvata all’unanimità, è stato il consigliere comunale Sergio Bonafede (Mpa). “Da cattolico, confido sempre nella chiesa e nel nostro vescovo. Non c’è nessuna volontà di alimentare discussioni tra Siracusa e Venezia. Anzi, anche in Consiglio comunale ho ringraziato il Patriarcato veneto per la generosità e l’impegno con cui ogni dieci anni permette il ritorno in visita delle spoglie mortali della nostra Patrona”, spiega proprio Bonafede. “Credo però che non sia peccato parlare della possibilità che in futuro il corpo di Lucia possa ritornare nella sua città. Sempre, ribadisco, ringraziando i veneziani che lo hanno conservato e protetto”. Nessuna volontà, quindi, di alimentare scontri con il Patriarcato e men che meno di sobillare gli animi a Siracusa. “Qui c’è forte devozione verso Santa Lucia. Questo non significa che qualcuno si sognerebbe mai di fare barricate o trattenere il corpo della Patrona per non farlo rientrare a Venezia. Sono gesti e piani che non ci appartengono. Mi spiace che la mozione sia stata fraintesa sino a quel punto”. Del ritorno definitivo a Siracusa del corpo di Santa Lucia si tornerà a parlare? “Quando i tempi, in futuro, saranno maturi…”, chiosa Bonafede aprendo – più che altro – alla fede ed alla speranza.




Il Pd entra in maggioranza a Siracusa? Il “caso” Greco e la replica, “noi all’opposizione”

La presidenza della quarta commissione consiliare, alla fine, è andata al Pd con Angelo Greco. Da quando è iniziata la nuova consiliatura, è il terzo presidente della commissione che si occupa di personale, polizia municipale, viabilità, protezione civile, servizi demografici, società partecipate, decentramento. Un fatto che è stato letto come una sorta di implicito ingresso del Partito Democratico in maggioranza o, quanto meno, in posizione di non belligeranza con l’amministrazione comunale. Una considerazione politica nata dal riscontro del dato che ha visto, in precedenza, la presidenza di quella commissione assegnata sempre a rappresentanti della maggioranza.
Voci a cui il gruppo consiliare del pd ha subito voluto replicare: “ribadiamo il nostro impegno quale forza di vigile opposizione e tanto nei lavori di commissione quanto in quelli di aula continueremo ad esercitare le prerogative di ispezione e controllo che ci competono”. Così si legge in coda ad una nota inviata alla stampa dai consiglieri comunale del Partito Democratico. Come leggere allora la nomina quasi all’unanimità di Angelo Greco come presidente della commissione? “Rappresenta – rispondono dal gruppo consiliare del Pd – un indubbio riconoscimento della capacità di studio, di approfondimento, di competenza, di analisi e di soluzione dei problemi del consigliere Greco”.




Violenza sessuale, ai domiciliari imprenditore 56enne: abusava del ruolo per molestarla

Un imprenditore siracusano di 56 anni è stato posto ai domiciliari con l’obbligo di braccialetto elettronico. Gli agenti di Polizia gli hanno notificato l’ordinanza del Gip di Siracusa con cui viene disposta la misura cautelare. L’uomo risulta “gravemente indiziato” – spiegano gli investigatori – di violenza sessuale ed atti persecutori ai danni di una dipendente della sua azienda.
Le indagini sono state condotte dalla Mobile di Siracusa, sotto l’attento coordinamento della locale Procura della Repubblica. La donna ha denunciato quelle che vengono definite “reiterate violenze sessuali e molestie”, compiute dal datore di lavoro. Una serie di atteggiamenti che l’hanno spinta a dimettersi.
Le investigazioni hanno accertato che la donna già da alcuni mesi subiva violenze. L’uomo – secondo l’accusa – abusando della sua autorità di datore di lavoro, la richiamava nel proprio ufficio apparentemente per questioni lavorative “per poi molestarla sessualmente lontano da occhi indiscreti e sotto la minaccia di un imminente licenziamento”.
E se non si presentava a lavoro, la donna riceveva numerosissimi messaggi di carattere personale sul telefono aziendale, “con fare volgare ed autoritario”.
Nel corso delle indagini sono stati raccolti diversi elementi di prova che hanno portato alla contestazione della pesante accusa. Gli investigatori parlano di “un cospicuo quadro probatorio”. Tale da determinare il pm a richiedere tempestivamente l’emissione del provvedimento cautelare nei confronti dell’indagato.

foto di repertorio




Troppi rifiuti in strada, la soluzione shock: “non raccogliere più dove non si differenzia”

Dalla Borgata alla Mazzarrona, passando per l’elegante Ortigia e le zone residenziali di Tiche e Akradina. Non c’è parte della città che non stia soffrendo per l’evidente aumento di spazzatura prodotto e smaltita direttamente in strada. Ogni anno, in questo periodo si ripresentano gli stessi problemi, alimentati dall’aumento del volume di rifiuti prodotti dalla città. Se note sono le principali cause che generano centinaia di discariche abusive su strada (cittadini che non differenziano e non rispettano regole di conferimento, parziali ritardi nella raccolta per riassetto e riallineamento), ignote restano le soluzioni.
La prima reazione è quella di invocare maggiore controllo e sanzioni. Ma come presidiare h24 un intero territorio? E basta una foto per individuare un volto e sanzionare un abbandono? I fatti dicono di no. Quasi impossibile, poi, in certe aree risalire ad un capocondòmino, un caposcala, un amministratore di condominio. Dare una regola a centinaia di famiglie diviene così impossibile. Vale per i condomini ritenuti al di sopra di ogni sospetto, da Scala Greca a Zecchino, ed a maggior ragione vale per i grandi complessi popolari di Borgata e Mazzarrona.
Secondo alcuni specialisti del servizio di raccolta rifiuti, se non ci si vuole arrendere e tornare ai cassonetti di indifferenziata in strada, l’unico modo per debellare una volta per tutte certe brutte abitudini passa da una decisione radicale: lasciare i rifiuti in terra, fino a quando le popolazioni interessate, zona per zona, non iniziano a rispettare le regole della differenziata. Si bollina in rosso e non si raccoglie, fino alle estreme conseguenze. La società che gestisce il servizio a Siracusa, la Tekra, ha adottato una linea simile a Gela, con discreti risultati.
L’ordine pubblico, però, potrebbe diventare un problema con possibili manifestazioni di protesta e roghi di rifiuti. I fautori della linea dura tagliano corto: “devono comprendere che quelle azioni continuano a danneggiare le aree dove vivono. Danno fuoco ai rifiuti? I loro stessi palazzi ed i loro vicini respireranno le emissioni”.
Condivisibile o meno, questo livello di analisi segnala come sia arrivato il momento di cambiare strategia e passo. Perpetuare il “gioco” (rifiuti abbandonati-discarica-bonifica straordinaria) legittimerà sempre di più chi smaltisce i propri rifiuti senza alcuna logica ed al di fuori di ogni regola. Cosa fare allora, lasciare davvero per settimane o mesi le discariche in strada?
Ci sarebbe una via più soft, quella della creazione di isole ecologiche in alcune vie ed a servizio dei residenti dei grandi complessi. Via carrellati e cassoni dalla strada, spazio alle isole ecologiche il cui utilizzo andrebbe però spiegato ed incentivato per settimane. Si creerebbe però una differenza di metodo con gli altri quartieri che seguirebbero il sistema del porta a porta. Ecco perchè diventerebbe allora un discorso di equità sociale anche quello di “aggredire” – con controlli e sanzioni puntuali – anche quei condomìni che da Scala Greca a corso Gelone non brillano certo nella gestione dei rifiuti. E se non spariscono sotto tonnellate di spazzatura è solo perchè i passaggi di raccolta sono raddoppiati per evitare che i rifiuti finiscano per invadere le strade e diventare ostacolo per il traffico veicolare.
Diventa chiaro allora che alla sola sensibilità del cittadino, che è causa del problema, non si può chiedere di essere parte della soluzione. A produrre uno sforzo maggiore – anche in termini di coraggio – devono allora essere amministratori locali e società di gestione. Altrimenti non ci sarà alternativa ad incivili, presunti furbi della spazzatura, discariche e bonifiche straordinarie. Come è stato negli anni scorsi e sino ad oggi.




In ritardo la campagna regionale antincendio, le preoccupazioni dei Vigili del Fuoco

Si alzano le temperature e cresce anche il rischio incendi in Sicilia. Oggi (20 giugno) allerta arancione in tutta l’Isola, come segnalato dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile. Sperando di non dover vivere un’altra stagione segnata da rovinosi incendi, i Vigili del Fuoco siciliani segnalano con preoccupazione il ritardo nell’attivazione del sistema anti incendio boschivo (AIB). I sindacati di categoria lanciano l’allarme: “ad oggi non è stato sottoscritto alcun protocollo operativo con la Regione per il 2024”.
La campagna Aib segue l’accordo quadro per il triennio 2023-2025, sottoscritto nel maggio dello scorso anno, tra Regione Siciliana e Dipartimento dei Vigili del Fuoco. Prevede un potenziamento dei Vigili del Fuoco in Sicilia in modo da rafforzare la prevenzione e la lotta attiva agli incendi boschivi. Come? Con una squadra boschiva di rinforzo in ogni comando centrale e – sul campo – specializzazioni come il direttore delle operazioni di spegnimento (il Dos che, in caso di incendio boschivo, dirige le operazioni di spegnimento fornendo da terra preziose indicazioni per la richiesta ed impiego dei mezzi aerei quali elicotteri e canadair) e il Tas per un’informazione geografica avanzata in tempo reale.
“Nessuna risposta dall’Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente, dal Dipartimento regionale della Protezione Civile e dal Comando del Corpo Forestale della Regione Sicilia sulle risorse finanziare a disposizione”, lamentano le sigle sindacali dei Vigili del Fuoco. La campagna Aib, come da accordi, dovrebbe iniziare il 15 maggio per concludersi a fine ottobre.




Taser per la Polizia Municipale, contrario il PD: “servono più agenti non più armi”

Il Consiglio comunale di Siracusa ha approvato la sperimentazione del taser per la Polizia Municipale. Saranno acquistate due pistole ad impulsi elettrici, affidate ad agenti appositamente formati e per un utilizzo rigorosamente normato e limitato a servizi di ordine pubblico.
Il via libera alla sperimentazione non è stato unanime. Contrario, ad esempio, il gruppo Pd (Milazzo, Zappulla e Greco) che ha votato “no”. Una posizione motivata da Angelo Greco. “Non crediamo che l’introduzione di un’arma come il taser possa garantire più sicurezza in città”, dice subito. “Siamo per una condivisione delle regole e dei comportamenti tra istituzioni e cittadini, non con la repressione o con la minaccia dell’utilizzo dello strumento taser. Servono più vigili urbani non più armi, semmai”. E sollevando ulteriori perplessità, Greco ricorda anche che il taser ha provocato anche incidenti spiacevoli laddove è consentito oggi l’utilizzato. A Siracusa, come in gran parte d’Italia, le forze dell’ordine sono già dotate di taser.




VIDEO. Esami di Stato al via con la prova d’italiano, le sensazioni dei maturandi siracusani

C’è chi è uscito solo alle 15, utilizzando ogni minuto delle sei ore a disposizione, e chi già attorno alle 13 aveva consegnato il suo elaborato. In un’altalena di umori e sensazioni, chi ancora confuso e chi soddisfatto, anche i circa 3.200 maturandi siracusani hanno attraversato la prima prova dell’esame di Stato.
Poco dopo le 8.30 aperte le buste con le tracce, accolte in uno straordinario silenzio. Giuseppe Ungaretti per la traccia di analisi del testo 1 con “Pellegrinaggio”. Luigi Pirandello per la seconda traccia, con il brano “Quaderni di Serafino Gubbio operatore”. Per il testo argomentativo, il tema della Guerra Fredda e la questione del conflitto atomico attraverso un estratto da “Storia d’Europa” di Giuseppe Galasso. In alternativa, il “silenzio” partendo dal brano “Riscoprire il silenzio. Arte, musica, poesia, natura fra ascolto e comunicazione” della giornalista e saggista Nicoletta Polla-Mattiot.
Quanto all’attualità, le nuove forme di comunicazione con i social con testo riferimento il libro “Profili, selfie e blog” di Maurizio Caminito, bibliografo e bibliotecario. Altra traccia sul “valore del patrimonio artistico e culturale” (punto di partenza un testo della giurista Maria Agostina Cabiddu). Ancora per l’attualità, da Rita Levi Montalcini ed il suo “Elogio dell’imperfezione” per un elaborato sull’imperfezione come elemento distintivo.




Bypass ferroviario di Augusta, pubblicata la gara d’appalto. Attivazione entro il 2026

Pubblicata da RFI (società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS) in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, la gara per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori del Bypass Ferroviario di Augusta, sulla tratta Catania – Siracusa. L’importo del bando è di circa 121 milioni di euro finanziati con fondi PNRR.
L’intervento prevede la realizzazione di una variante al tracciato della linea Messina-Catania-Siracusa e la costruzione di una nuova stazione passeggeri fuori dal centro abitato di Augusta. L’obiettivo è la riduzione dei tempi di percorrenza, dato che l’opera prevede 2,8 km di tracciato in sostituzione degli oltre 7 km di linea storica e l’eliminazione delle interferenze con la viabilità cittadina.
L’attuale tracciato, infatti, attraversa per due tratti l’area protetta delle Saline di Augusta e presenta tre passaggi a livello all’interno della città. L’opera permetterà invece di dislocare l’infrastruttura ferroviaria all’esterno del centro storico di Augusta e dell’area naturale protetta delle Saline.
Allo scopo di valorizzare il sedime ferroviario che sarà dismesso con la realizzazione dell’intervento, è in corso di definizione un piano di rivalutazione dell’intera area delle Saline, incentrato sugli aspetti culturali ed ambientali caratterizzanti il sito e per il quale sono state avviate le necessarie interlocuzioni con la Regione Siciliana, il Comune di Augusta e gli Enti interessati.
L’attivazione è prevista entro il 2026. Per il completamento dell’opera è stato nominato come Commissario Straordinario di Governo l’ing. Filippo Palazzo.
«Prendo atto con favore che, con la pubblicazione del bando per la progettazione e l’esecuzione del bypass di Augusta, procede celermente l’iter per la realizzazione di un intervento per il quale la giunta di governo, su mia proposta, ha dato il parere favorevole lo scorso mese di aprile. È un intervento fondamentale in vista del completamento della Catania-Siracusa, anche per le ricadute positive sui flussi turistici verso la provincia aretusea, un progetto che consentirà di ridurre sensibilmente i tempi di percorrenza accorciando il percorso della linea, con l’eliminazione di tre passaggi a livello e le interferenze con la viabilità cittadina. Va apprezzato anche l’impatto positivo sul territorio grazie al piano di rivalutazione dell’area delle Saline». Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità Alessandro Aricò in merito alla pubblicazione del bando di gara della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori del bypass ferroviario di Augusta, sulla tratta Catania – Siracusa, da parte di Rfi.




Il comandante Blasco rivolta la Polizia Municipale, “rilanciare sorveglianza ambientale”

Il comandante Stefano Blasco ha ridisegnato la Polizia Municipale di Siracusa. Dal primo luglio, nuovi incarichi e funzioni riviste, per rilanciare le importanti attività del corpo di polizia locale. Ad iniziare, su precisa indicazione del comando, dalla sorveglianza ambientale e dal controllo del territorio.
Cambia la guida del nucleo Ambientale, con l’ispettore Angelo Rubino che torna a dirigere i 12 ispettori che compongono la squadra. Uno dei primi compiti affidati al nuovo responsabile è anche la rivalutazione ed implementazione degli ispettori ambientali comunali volontari. Ne sono stati formati a decine negli anni, ma il loro impiego non è mai stato organico e coordinato, sino a perderne le tracce. La prima urgenza è proprio un maggiore controllo su condomìni e singole utenze, per verificare ed in caso imporre con sanzioni il rispetto delle regole della differenziata. In alcune aree, specie quelle popolari, si sta puntualmente verificando la solita emergenza stagionale delle discariche abusive. Nei mesi scorsi questa azione di contrasto è stata percepita come blanda.
Dal primo luglio torna anche la Polizia Turistica, accorpata all’Annona già diretta con ottimi risultati dall’ispettore Santino Bruno. I sei ispettori e agenti del nucleo dovranno adesso alternare le varie funzioni, anche di polizia veterinaria. La Turistica dovrebbe rispondere alle problematiche segnalate nel corso di un recente incontro dall’associazione Guide Turistiche di Siracusa. “Si va dall’abusivismo di sedicenti guide turistiche, che negli ultimi tempi ha raggiunto livelli intollerabili, ai conducenti di api calesse che, con grande sfrontatezza, non si fanno scrupolo di condurre visite guidate (anche loro abusivamente), come spesso capita di osservare in piazza Duomo, o al Castello Maniace, dove si possono incontrare tali conducenti, a piedi, mentre spiegano agli ignari turisti”, dice la presidente Marialina Ribisi. “Altro problema è quello degli artisti di strada, che rendono difficile, quando non impossibile, procedere con l’illustrazione di un monumento, quando questi si trovino a ridosso con apparecchiature che diffondono musica ad alto volume. E ancora: ragazzi che, con piccoli pappagallini, disturbano l’attività della guida turistica quando, in modo invadente, costringono i turisti ad elargire loro un corrispettivo dopo aver poggiato su di essi i poveri animaletti, per eventuali foto scattate”. Legata alla questione del decoro urbano si è anche parlato di dehors di bar e ristoranti, ormai in numero oggettivamente eccessivo.
Giovanna Di Benedetto, invece, passa dall’Ambientale alla guida del servizio Accertamenti e Quartieri/Anagrafe. Potrà fare affidamento su 14 ispettori, distribuiti nelle varie circoscrizioni.
A tutti, il comandante Blasco ha chiesto “diligenza e responsabilità” nello svolgere ognuno le proprie funzioni “nell’interesse pubblico e del Comune di Siracusa”.