Latitante da due anni, si nascondeva sotto al materasso: arrestata dai Carabinieri

Al termine di una lunga latitanza, i Carabinieri di Belvedere hanno arrestato una pregiudicata di 45 anni. Era destinataria di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Palermo. Da due anni era ricercata perchè riconosciuta colpevole di furto commesso nel 2011 a Palermo e condannata a 1 anno e 3 mesi di reclusione. Sino ad ora era sempre riuscita ad eludere i controlli delle forze dell’ordine e l’arresto.
Questa volta, però, il solito espediente non è bastato. All’arrivo dei Carabinieri nella sua abitazione, la 45enne si è rifugiata in una roulotte posta nel cortile per poi nascondersi sotto il materasso. Uno stratagemma che non ha ingannato i Carabinieri.
Dopo le formalità di rito, la donna è stata associata alla Casa Circondariale “Piazza Lanza” di Catania, come disposto dall’Autorità giudiziaria.




Beni culturali, cambia la norma per gli oneri concessori. “Fondazione Inda tutelata”

Il Ministero della Cultura ha modificato il decreto 161/2023 in materia di oneri concessori per l’utilizzo di beni culturali per eventi e spettacoli. Non appena la novità verrà recepita anche dalla Regione Siciliana, a beneficiarne sarà la Fondazione Inda di Siracusa che, in quanto ente culturale patrocinato dal Ministero, non sarà tenuta a corrispondere alcun ulteriore importo per gli spettacoli classici che richiamano ogni anno migliaia di spettatori al teatro greco.
“Sono certo che il Governo regionale con il presidente Renato Schifani e l’assessore Francesco Scarpinato, il direttore generale Mario La Rocca e il direttore del parco Carmelo Bennardo, che si sono già dimostrati attenti alle ragioni della Fondazione, provvederanno prontamente a recepire e applicare la nuova normativa”, commenta il deputato Luca Cannata (FdI). L’esponente di maggioranza si dice pienamente soddisfatto. “Ancora una volta con il Governo Meloni dimostriamo attenzione e concretezza. Il ministro Gennaro Sangiuliano ha accolto, per mio tramite, le indicazioni della Fondazione Inda che sono sempre state a vantaggio della cultura espressa dal territorio aretuseo”.




Perde il controllo dell’auto e impatta vettura in sosta, succede in viale Santa Panagia

Una qualche forma di distrazione è verosimilmente alla base del pericoloso incidente avvenuto ieri pomeriggio in viale Santa Panagia, nei pressi del Tribunale di Siracusa. Per cause che dovranno essere meglio definite dalla Polizia Municipale, l’uomo alla guida di un’auto che stava muovendosi in direzione viale Teracati ha perduto il controllo del mezzo. Il veicolo è andato così a sbattere su di un’auto regolarmente in sosta, per poi concludere la marcia salendo sul marciapiede. Dalle prime informazioni, sembrerebbe escluso un possibile malore. Nessuno è fortunatamente rimasto ferito.
Il guidatore è stato sanzionato ai sensi dell’articolo 141 del Codice della Strada che disciplina l’obbligo di rispettare una velocità adeguata ad evitare pericolo per la sicurezza.




Giornata mondiale dell’acqua, “Sicilia in crisi idrica, Siracusa non rischia razionamento”

Oggi si celebra la Giornata mondiale dell’acqua. Diversi gli appuntamenti anche a Siracusa, con il coinvolgimento di scuole e associazioni. Previsti anche laboratori alla fonte Aretusa e al museo del Mare. Anche Siam, la società che gestisce il servizio idrico a Siracusa, partecipa al momento di riflessione sull’uso consapevole della preziosa risorsa idrica. “Il cambiamento climatico è un problema globale che sta già producendo i suoi effetti. In questa prima parte del 2024, ad esempio, la Sicilia si trova a fronteggiare le conseguenze della siccità che ha svuotato gli invasi dell’isola. Qualche giorno fa è scattato un nuovo piano di razionamento idrico, dopo quello già adottato a gennaio. Il piano riguarda ben 93 comuni delle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Palermo e Trapani, per un totale di circa 850 mila residenti. Un’area vasta nella quale si avranno riduzioni della portata di acqua potabile che vanno dal 10 al 45%. A Siracusa, per fortuna, la risorsa idrica non necessita di razionamento e il servizio viene garantito regolarmente, nonostante i seri problemi di vetustà della rete che comportano perdite e guasti, rispetto a cui i tecnici e le squadre operative di Siam agiscono quotidianamente con competenza e tempestività, sia attraverso attività di monitoraggio e prevenzione, laddove possibile, sia attraverso interventi immediati ed efficaci che permettono di risolvere i problemi nel più breve tempo tecnicamente possibile”, spiega una nota dell’azienda. Nonostante la siccità che ha ridotto al minimo gli invasi siciliani, Siracusa gode ancora di una posizione di discreta sicurezza.
Ma rimane prioritario sensibilizzare tutti sull’importanza di ridurre lo spreco della risorsa idrica e di adottare comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico. “Nella nostra attività di gestore a tempo determinato – spiega Siam – abbiamo sempre svolto una costante azione di lotta allo spreco, grazie alla soluzione tempestiva delle problematiche dell’infrastruttura e grazie anche a iniziative volte alla sostenibilità ambientale e al risparmio, come ad esempio le casette dell’acqua”.
Dal canto suo, il gestore rivendica la sua responsabilità sociale che ha sin qui reso possibile che “la situazione non ottimale della rete non pesi troppo sui cittadini, che abbiamo anche sinora tutelato (non adeguando le tariffe del Servizio) dalle conseguenze dell’aumento spropositato dei costi dell’energia negli ultimi due anni”.




Alice, unica studentessa siracusana alla finale nazionale delle Olimpiadi di Matematica

È Alice Spadaro l’unica studentessa che rappresenterà la provincia di Siracusa alla finale nazionale delle Olimpiadi di matematica, prova individuale. A maggio a Cesenatico l’appuntamento conclusivo con l’importante iniziativa che coinvolge le scuole superiori italiane.
Alice, che frequenta la classe 4A del liceo scientifico Einaudi di Siracusa, dopo aver superato la fase di istituto e la gara distrettuale/provinciale (a cui hanno partecipato più di 120 studenti) si è posizionata al primo posto per la provincia di Siracusa, garantendosi l’accesso alla finale in occasione della quale si confronterà con gli studenti provenienti da tutta Italia.
Alice non è nuova a queste imprese: è componente della squadra femminile di matematica dell’Einaudi (costituita da Giulia Sambataro, Noemi Carnevale, Alessandra D’Agostino, Anna Maria Spadaro, Alice Spadaro, Maria Sole Fiorino e Giulia Capodicasa), unico team della Sicilia orientale qualificato alle prove Nazionali che si svolgeranno sempre a Cesenatico. Inoltre, si è qualificata anche alla finale dei giochi matematici della Bocconi.
“Sin da piccola – racconta Alice – la matematica è stata la mia passione, e queste gare rappresentano non solo l’occasione per coltivarla, divertendomi, ma anche per dimostrare che le ragazze possono eccellere nelle materie Stem. Ringrazio la mia scuola e, in particolare, la Preside e i miei professori per il loro supporto e per avermi dato l’opportunità di partecipare”.




Pallanuoto, EuroCup: l’Ortigia a Milano sfida lo Spandau Berlino per i quarti di finale

Due settimane dopo il pareggio conquistato in Germania, l’Ortigia si tuffa in EuroCup Len per inseguire la qualificazione ai quarti. Domani alle ore 18.00, nell’impianto dell’Aquamore Bocconi Sport Center di Milano, i biancoverdi sfideranno lo Spandau 04 Berlin. Il risultato dell’andata (8-8) lascia tutto aperto e rende impossibile qualsiasi pronostico.
Servirà un’altra prova maiuscola, specie in fase difensiva, cercando di tenere alti ritmo e intensità fino all’ultimo secondo. L’Ortigia ha già raggiunto in tre occasioni i quarti di finale di EuroCup. Il match sarà trasmesso in diretta streaming su LEN TV.
Alla vigilia, coach Stefano Piccardo parla della condizione della squadra e analizza la sfida contro i tedeschi: “Dal punto di vista fisico abbiamo qualche giocatore che ha qualche problema, ma nel complesso in questa settimana abbiamo cercato di lavorare al meglio. Domani ci aspetta un match molto difficile, una delle partite più importanti, se non la più importante della stagione. Giochiamo contro una squadra che all’andata, a meno di venti secondi dalla fine, ha avuto l’occasione per vincere. Pertanto, dovremo affrontare lo Spandau giocando una gara molto attenta nelle fasi di transizione, poiché a Berlino abbiamo pagato a caro prezzo gli uno contro uno, soprattutto quando eravamo scoperti, con la palla viva sull’esterno. L’uno contro uno, con il nostro giocatore spalle alla porta, diventava difficile da difendere. Questo è un aspetto a cui dovremo fare molta attenzione”.
Il tecnico biancoverde spiega cosa serve per battere lo Spandau: “A differenza dell’andata, loro dovrebbero avere il mancino americano, quindi avremo più problemi sul lato cattivo, soprattutto in situazione di inferiorità numerica. Dovremo essere bravi a non farci prendere, giocando il più orizzontale possibile e, in transizione offensiva, attaccando la prima linea con più uomini possibili, in modo da provare a schiacciarli. Credo che queste siano le partite dei giocatori, devono essere loro ad avere il piacere di interpretare al meglio la gara. Spero di trovare una cornice di pubblico bellissima, penso sia la prima volta che si disputa un ottavo di finale con la squadra di casa che, di fatto, gioca in trasferta. Ci sono mille motivazioni per affrontare questo match con la giusta testa. Poi, vedremo alla fine chi avrà vinto e meritato il passaggio ai quarti di finale”.
Il centrovasca dell’Ortigia, Filippo Ferrero, parla invece dello spirito con cui il gruppo si sta avvicinando a questa importante sfida: “Fisicamente stiamo bene, ci siamo preparati due mesi per arrivare a questo momento al meglio della forma. Dal punto di vista mentale, queste partite non hanno bisogno di particolari motivazioni, siamo tutti carichi e siamo contenti anche di giocare in questa piscina, perché è veramente un bel palcoscenico. Poi è un ottavo di finale europeo, una gara secca, considerato il pareggio dell’andata. Insomma, c’è tutto quello che uno sportivo del nostro livello può desiderare. Quindi, motivarsi è semplice. Non vediamo l’ora di giocare”.




Disturbi alimentari, sondaggio a scuola, “in Sicilia ne soffre uno studente su cinque

Su un campione di 1.470 giovani, più di un adolescente siciliano su cinque ha risposto a un sondaggio sul tema della nutrizione e dei disturbi alimentari ottenendo un punteggio che, secondo gli esperti, può essere letto come un primo campanello d’allarme. Si tratta di casi per i quali un intervento preventivo permetterebbe di scongiurare un’evoluzione patologica del problema ed evitare di arrivare per esempio all’anoressia o alla bulimia. Il dato statistico è emerso dal questionario sottoposto in numerose scuole secondarie di secondo grado tra Palermo e provincia nell’ambito di una ricerca condotta grazie a un lavoro sinergico tra l’Ordine degli psicologi della Regione Siciliana, il Dipartimento di scienze psicologiche, pedagogiche, dell’esercizio fisico e della formazione dell’Università degli Studi di Palermo e l’Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica del Consiglio nazionale delle ricerche. I dati sono stati presentati all’Ars, durante un convegno organizzato dall’Oprs in occasione della Giornata del fiocco lilla istituita nel 2012 e dedicata a questa tematiche.
“Un soggetto su cinque può essere considerato potenzialmente a rischio”, spiega Salvatore Gullo, professore di psicologia clinica di Unipa che ha condotto la ricerca insieme alla dottoressa Silvia Ruggeri del Cnr. “Il 10% dei partecipanti – aggiunge – ha ottenuto punteggi tipici dei soggetti che hanno dei disturbi alimentari. I risultati sono andati oltre le aspettative ed è la ragione per cui consideriamo allarmanti questi numeri. Ecco perché l’Organizzazione mondale della sanità ha utilizzato l’espressione epidemia nascosta”. Nella strutturazione della ricerca sono stati considerati anche numerosi fattori fra i quali l’utilizzo dei social network, il bullismo e altri più tecnici come l’Imc, l’indice di massa corporea. “Circa il 40% dei giovani intervistati – prosegue il professore Gullo – aveva un Imc al di sotto o al di sopra della soglia del range normopeso. Di questi, il 10% addirittura si trovava al di sotto del 17,5 che indica invece una condizione di sottopeso già preoccupante”.
Stando agli ultimi dati disponibili in Italia (estrapolati dai report clinici sui Dna del 2023) ci sono circa 3 milioni di persone (il 5% della popolazione) che hanno un disturbo della nutrizione. Ogni anno vengono diagnosticati 8-9 casi ogni 100 mila abitanti. Dati parziali perché legati alla formalizzazione di un percorso terapeutico e dunque all’ospedalizzazione del paziente. “E’ necessario – afferma Rosalba Contentezza, psicologa e psicoterapeuta coordinatrice del Gruppo di lavoro dell’Oprs – fare un lavoro integrato perché, come Ordini delle professioni sanitarie, si possa fornire un contributo nei tavoli tecnici per analizzare il fenomeno e strutturare gli investimenti di spesa in chiave preventiva. Uno studio inglese ha analizzato l’impatto diretto del disagio psicologico sull’economia. Il risultato è stato la triplicazione delle risorse pubbliche per giocare d’anticipo e prevenire ulteriori spese, fra le tante cose, per indennità di occupazione, farmaci e cure. L’Italia oggi si colloca agli ultimi posti come spesa sostenuta per la sanità mentale. Con questa ricerca, e grazie alla collaborazione con le famiglie e le associazioni, sono state raccolte storie di sofferenza e numeri spendibili perché la politica sappia come muoversi”.
Secondo la presidente dell’Ordine degli psicologi della Regione Siciliana, Gaetana D’Agostino, la ricerca condotta in sinergia con Unipa e Cnr “introduce alcune interessanti novità su un fenomeno che coinvolge sempre più frequentemente anche preadolescenti e bambini rappresentando un’enorme sfida per la salute pubblica. Stando agli ultimi dati ministeriali, in Sicilia le persone affette da disturbi dell’alimentazione sono aumentate del 30% rispetto al 2018. Bisogna intervenire tempestivamente per contribuire a fermare questa epidemia nascosta. Ecco perché i dati raccolti grazie a questa ricerca rivestono un’importanza considerevole poiché forniscono uno sguardo approfondito sul fenomeno non limitato alle sole ospedalizzazioni, dove la patologia è già evidente, ma includono anche dati di difficile reperimento, offrendo così una prospettiva più completa e articolata del problema”.

foto fornita da Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana




Garozzo sul rimpasto: “Cose strane e nessuno si meraviglia. Perchè Forza Italia silente?”

“Cose strane di cui nessuno si meraviglia”. Con queste parole Giancarlo Garozzo descrive il primo rimpasto di giunta a Siracusa ed il percorso con cui si è consumato. Per l’ex sindaco, oggi nella direzione regionale di Italia Viva, la giunta comunale è l’emblema “dell’evoluzione in negativo della politica locale”. Non ci vuole un grosso sforzo per capire che Garozzo faccia riferimento a quella trasversalità spinta che ha portato in giunta (e in maggioranza in Consiglio) anche quanti erano inizialmente intesi come avversari politici. Non che ci sia scandalo o che la cosa rappresenti una novità assoluta. “Però era impensabile una situazione di questo tipo durante le sindacature di Bufardeci, di Visentin e durante la mia. Magari – dice Garozzo su FMITALIA – si sono registrati cambi di casacca da parte di singoli consiglieri che dall’opposizione sono passati alla maggioranza. Ma parliamo di situazioni singole. Quello che adesso mi lascia perplesso è vedere come interi blocchi e interi partiti che hanno sostenuto un candidato sindaco alle elezioni, si siano ora spostati sul vincente”.
Il riferimento al Movimento per l’Autonomia è diretto. E allora Garozzo mette il naso dentro il centrodestra siracusano. “Non capisco i silenzi di Forza Italia, della Lega che ha in Consiglio il gruppo Insieme. Non dicono nulla. Che io sappia, però, Forza Italia è il partito del presidente della Regione che per il candidato sindaco Messina ci ha messo la faccia, venendo tre volte a Siracusa. Poi vedo che vicesindaco è un assessore regionale all’agricoltura che ha tradito il suo partito e forse compromesso anche l’esito elettorale per il centrodestra. E niente, Forza Italia continua a tacere”, pizzica Giancarlo Garozzo come a sottintendere una sorta di vicinanza non dichiarata degli azzurri siracusani alla giunta Italia. “Non mi spiego come a Palermo governino insieme e qui non dicano nulla dopo la decisione del Mpa di andare con Francesco Italia che di centrodestra non mi pare”, aggiunge l’esponente di Italia Viva.
Però anche Garozzo – un passato recente nel Pd prima di Italia Viva – al ballottaggio ha appoggiato il candidato del centrodestra. “Il nostro è stato un apparentamento tecnico a destra deciso solo per non far scattare il premio di maggioranza a Francesco Italia. Io non ho obblighi nei confronti di Messina, in quella coalizione io non c’entro”.
Al suo ex compagno di viaggio (Italia fu vicesindaco con Garozzo, ndr) non risparmia un’altra stoccata. “Ho letto che avrebbe definito le quota rosa un problema. E ne ha scaricato la soluzione sugli alleati. Gli ricordo che lui è il sindaco ed ha la regia del rimpasto. Certo, se ha chiuso accordi promettendo assessorati ad alleati vecchi e nuovi facendosi dare solo nomi al maschile, la cosa alla fine gli è scoppiata tra le mani”.




Allargamento della maggioranza, il PD: “noi all’opposizione e non chiediamo assessori”

“Con l’ingresso in giunta dell’Mpa, l’amministrazione Italia ha dato vita ad una operazione spregiudicata di allargamento della maggioranza che governa Palazzo Vermexio, spostando a destra la propria collocazione”. E’ il giudizio di Santino Romano, segretario cittadino del Partito Democratico.
“Il sindaco non ha saputo dare una sola motivazione degna di considerazione per giustificare tale operazione sul piano politico e programmatico. Si è trattato, come ormai è chiaro a tutti, di una spartizione di potere che ha comportato la mortificazione della presenza femminile in giunta dove è rimasta una sola donna su otto assessori, in violazione del principio che garantisce la rappresentanza di genere”, attacca l’esponente Pd.
Il partito rimane all’opposizione e precisa che “nè da parte del gruppo consiliare, nè da parte di dirigenti del Pd è stata fatta richiesta al Sindaco di un nostro ingresso in giunta e non c’è stato nessun avvicinamento in senso opposto”.




Sport e tariffe, Gibilisco: “La Cittadella costa 800mila euro all’anno e ne incassa 160mila”

Sono diverse le ragioni alla base dell’aumento delle tariffe per l’utilizzo degli impianti sportivi pubblici di Siracusa. In estrema sintesi, si possono riassumere in due punti: sono aumentati complessivamente i costi di gestione e per alcuni – specie gli impianti natatori – sono stati effettuati importanti investimenti.
Ma quanto costa al Comune la gestione di un impianto sportivo? Prendiamo ad esempio la Cittadella dello Sport. Secondo i dati forniti dalla ragioneria generale dell’ente, richiede circa 800mila euro all’anno tra utenze, manutenzione e gestione ordinaria. Se ne incassano, di converso, poco più di 160mila proprio dalle tariffe che vengono versate le società sportive che ne utilizzano impianti e spazi. Solo le due piscine, la Caldarella e la vasca piccola, richiedono una spesa mensile vicina ai 40mila euro (acqua, cloro, luce, riscaldamento).
“Sono spese importanti che solo un ente pubblico può permettersi”, sottolinea l’assessore allo sport Giuseppe Gibilisco. Il che però non significa automaticamente che, siccome paga Pantalone, tutto allora debba essere gratis. “Il pagamento delle tariffe per gli spazi e gli impianti è una forma di responsabilità verso le strutture, che sono la casa dello sport siracusano, e di compartecipazione alle spese per fare in modo che gli impianti pubblici continuino ad esistere”, aggiunge l’ex campione del mondo di salto con l’asta, prestato alla politica. Senza scomodare il principio di regolarità contabile, secondo cui i servizi a richiesta individuale vanno pagati (in quota parte) anche dai cittadini.
“Nel caso delle palestre scolastiche abbiamo abbassato le tariffe (da 20 a 15 euro l’ora, ndr), tranne che per le due strutture nuove (Martoglio e Archia) per le quali il Comune ha speso circa 2mln di euro in riqualificazioni”, aggiunge ancora Gibilisco. Ma non si vuole solo “prendere” dalle società sportive, anche “dare” ad esempio attraverso nuovi programmati lavori. “Stiamo ultimando il progetto per trasformare la piscina piccola della Cittadella in una semi-olimpionica e quindi rifare anche gli spogliatoi, pure quelli a servizio della vasca grande. L’altro giorno ci sono entrato e me ne sono vergognato. Investiremo per questo una somma vicina al milione di euro”. Per il palazzetto dello Sport è arrivato dalla Regione il decreto di finanziamento (300mila euro) per rifare l’impermeabilizzazione del tetto (emendamento Gilistro, ndr). Rimane il problema dell’accesso del pubblico e della possibilità di utilizzare il palazzetto anche per gare ufficiali: bisogna risolvere il problema della certificazione anti-incendio. L’impianto relativo, messo in pressione, perde da tutte le parti. Anche su questo fronte, l’assessore promette lavori. Come quelli appena finanziati per le torri faro dello stadio De Simone, “in tempi record” sottolinea Gibilisco. In precedenza, sempre per il De Simone, arrivati dalla Regione 300mila euro per interventi manutentivi (emendamento Sud Chiama Nord, ndr).
“Sappiamo che con le sole tariffe non ammortizzeremo le spese. Ma è anche vero che una corsia nuoto non la si può pagare appena 4 euro l’ora. O ancora – prosegue Gibilisco – nel caso del campo scuola Di Natale, l’utilizzo annuale della pista portato a 2.000 euro all’anno (era 1.500, ndr) non è uno scandalo. Sapete quanto costa solo accendere le luci dell’impianto? E poi ci sono segreterie che da anni sono lì, senza pagare per gli spazi. Io sono figlio dell’atletica, conosco le situazioni. Serve ordine e proviamo a portarlo. Troppa autogestione. Dobbiamo riordinare, predicando in proporzione equità di trattamento per tutti”.
Per smontare sul nascere ogni sorta di polemica, Gibilisco ricorda il valore dello sport che è sancito in Costituzione e il suo significato sociale. Motivo per cui, varrà la gratuità per quelle società sportive che accolgono soggetti in condizione di difficoltà economica (sotto determinato Isee) o disabili; sconti del 20% per le società che svolgono attività sportiva in favore degli over 64. E c’è allo studio la possibilità di inserire una norma che vada incontro alle famiglie numerose, al di là dell’indicatore economico, con altra scontistica. Le nuove tariffe diverranno esecutive dalla prossima stagione sportiva, quindi da settembre 2024.